Vendita Betaland: il suo futuro si deciderà nei prossimi giorni?
Dovrebbero arrivare nei prossimi giorni novità sostanziali sul bando di vendita di OIA Service Ltd, società in amministrazione giudiziaria che possiede brand di gaming come Betaland, Enyojbet e Riogames. Sarebbero diversi i soggetti potenzialmente interessati.
Bando OIA Service: in ballo il futuro di Betaland
Viaggia verso la conclusione l’intricata vicenda che ha coinvolto alcuni brand in possesso di concessione per il gioco pubblico in Italia. Parliamo di OIA Service Ltd, società che controlla i siti di gioco regolarmente operanti in Italia Enyoybet, Riogames e soprattutto Betaland, tutti riferibili all’imprenditore Antonio Ricci. Quest’ultimo, già al centro di inchieste in passato, ha visto il suo patrimonio sequestrato nel gennaio scorso.
Tra i beni sequestrati, per un valore globale di circa 400 milioni di euro, c’era anche la citata società che controlla i tre brand. Per OIA Service, andata in amministrazione controllata, è stato deciso che verrà indetto un bando di vendita per i suoi asset, in particolare i tre brand che fanno capo ai siti betaland.it, enjoybet.it e riogames.it.
In teoria, il bando era atteso tra metà settembre e l’inizio di ottobre, in base a quanto previsto dal Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, e dalla Procura delle Repubblica sempre del capoluogo calabrese. Sempre le due istituzioni giudiziarie avevano posto il 31 agosto scorso come termine ultimo per inviare le eventuali manifestazioni di interesse, tramite un indirizzo PEC comunicato.
Chi subentrerà in Betaland? I possibili acquirenti
Le tempistiche sembrano destinate a dilatarsi un po’, anche per tutti gli adempimenti del caso, le due diligence da presentare e altro ancora, come del resto si evince dal dispositivo pubblicato il 9 agosto scorso. Ad ogni modo, la curiosità generale è ora tutta su chi potrebbero essere i soggetti interessati a rilevare OIA Service, di cui Betaland è senza dubbio l’asset più attraente.
Secondo quanto riportano alcune fonti, sarebbero una decina le manifestazioni di interesse pervenute. Di questa decina abbondante, tuttavia, fonti vicine al tribunale dicono che i soggetti realmente interessati sarebbero sei: tre in rappresentanza di gruppi esteri, tre invece di gruppi italiani, tra cui un soggetto di primaria rilevanza nel nostro mercato del gioco pubblico. Questi nomi, tuttavia, sono circondati dal più totale riserbo.
Si tratta di un’operazione che ha fascino ma anche incognite. Uno dei punti di forza dei tre operatori oggetto di questa vendita è una rete retail di assoluto rispetto, con quasi 160 punti vendita per le scommesse, la maggior parte dei quali riferibili a Betaland. Negli ultimi tempi, tuttavia, pare siano giunte diverse rinunce da parte di molti gestori, preoccupati per il futuro della società.