Basket, al via i Mondiali 2019 in Cina: chi sono le protagoniste
Al via da sabato 31 agosto i Mondiali 2019 di basket, che si terranno in Cina e si concluderanno il 15 settembre. Saranno gli USA, la squadra da battere, ma occhio alla fortissima Serbia e alle insidiose Grecia e Spagna. L’obiettivo dell’Italia è invece soprattutto quello di andare il più avanti possibile, ma non è stata una vigilia tranquilla.
I numeri del torneo
L’edizione 2019 dei Mondiali di basket è la numero 18 in assoluto. Il nome ufficiale della manifestazione sarà FIBA World Cup, e per la prima volta vi prenderanno parte 32 squadre. Sono gli Stati Uniti i campioni in carica, e anche la nazione con il maggior numero di vittorie complessive (5), insieme alla Jugoslavia, mentre più indietro ci sono URSS (3 successi), Brasile (2), Argentina e Spagna (1).
Le partite si svolgeranno in 8 diverse città (Pechino, Shanghai, Nanjing, Wuhan, Dongguan, Guangzhou, Foshan e Shenzhen), e le squadre sono state suddivise in 8 gruppi da quattro: le prime due di ogni gruppo accederanno alla seconda fase a gironi. L’Italia è inserita nel Gruppo D, insieme alla Serbia, l’Angola e le Filippine. Gli Stati Uniti sono invece nel Gruppo E, con Turchia, Repubblica Ceca e Giappone.
Stati Uniti, i grandi favoriti
Pochissimi giorni fa, gli Stati Uniti hanno subito la prima sconfitta degli ultimi 13 anni (e dopo 78 vittorie consecutive: l’ultimo ko americano in amichevole era stato contro l’Italia, nel 2004), seppure in amichevole, contro l’Australia, anche’essa peraltro presente al Mondiale, nel difficile Gruppo H insieme a Canada, Senegal e Lituania. Nessun campanello d’allarme, comunque, per la corazzata guidata da Gregg Popovich, che infatti viene considerata da tutti i bookmaker come la principale favorita per la vittoria finale, con quote attorno all’1.50.
Va detto che, nonostante questo, il team USA non appare veramente imbattibile come successo per selezioni passate, anche per le numerose defezioni tra le più fulgide stelle della NBA. Il più forte del gruppo è il playmaker dei Boston Celtics, il ventinovenne Kemba Walker, ma occhio anche a Kyle Kuzma, Harrison Barnes e Donovan Mitchell, anche se il vero asso nella manica siede ovviamente in panchina: Gregg Popovich è un coach da hall of fame e tra i più vincenti di sempre nella National Basketball Association.
La Serbia, la più accreditata tra le outsider
Ha ormai da tempo sostituito la Croazia, tra le nazioni che componevano quella che di sicuro è stata una delle più belle squadre di pallacanestro di tutti i tempi, la Jugoslavia: ha vinto l’argento mondiale cinque anni fa, quello olimpico nel 2016 e quello europeo nel 2017. Stiamo parlando della Serbia, che, sotto la guida tattica di Sasha Djordjevic, si presenta al via della rassegna iridata forte di quattro giocatori titolari nella NBA: Nemanja Bjelica, Boban Marjanovic, Bodgan Bogdanovic e soprattutto Nikola Jokic, centro dei Denver Nuggets e vera rivelazione dell’ultima stagione della lega. Inserita nel girone con l’Italia, la Serbia vanta anche grandissimi giocatori di Eurolega come Nikola Kalinic, Stefan Jovic e Nemanja Nedovic: è di sicuro una candidata per una medaglia, se non proprio per la vittoria finale.
Qualche passo indietro, anche secondo i bookmaker, per altre due grandi del basket europeo: la Grecia vanta un assoluto protagonista del basket statunitense come Antetokounmpo, ma sembra avere qualche chance in meno dei serbi, così come la Spagna di Rubio, la Francia di Fournier e De Colo e la già citata Australia, trainata da Mills e Ingles.
Le prospettive per l’Italia
La nazionale azzurra arriva a questo campionato del mondo con uno spirito che non si può certo definire dei migliori. Coach Meo Sacchetti ha dovuto gestire soprattutto la grana Pietro Aradori, escluso per scelta tecnica a sorpresa dalla rosa a pochi giorni dall’inizio del raduno di preparazione ad Atene. Inoltre, nelle partite di preparazione, sono arrivate sconfitte piuttosto pesanti per mano della Serbia (due volte), della Russia e della Turchia. L’obiettivo minimo è comunque quello di qualificarsi per la seconda fase a gironi, dove con tutta probabilità si ritroverà insieme, nuovamente, alla Serbia, alla Spagna e alla Tunisia.
L’ossatura della nazionale sarà composta dal nucleo storico composto da Marco Belinelli, Danilo Gallinari, Luigi Datome, Daniel Hackett e Alessandro Gentile, cui si affiancheranno Amedeo Della Valle, Paul Biligha, Luca Vitali, Ariel Filloy, Jeff Brooks, Amedeo Tessitori, Giampaolo Ricci, Awudu Abass e Brian Sacchetti. Prima partita sabato 31 agosto contro le Filippine, poi il 2 settembre contro l’Angola e quindi il 4 contro la Serbia.