Beckham la serie e i migliori documentari sui calciatori
David Beckham è degli atleti più influenti di sempre. Le sue abilità tecniche, soprattutto il suo essere glamour, lo hanno trasformato in una celebrità mondiale, ben oltre lo sport. Una serie su Netflix ne racconta la storia senza filtri.
Beckham e la trasformazione del calcio contemporaneo
Beckham, la serie, non è semplicemente uno straordinario documentario su uno dei calciatori più famosi di sempre. È piuttosto, invece, la storia di come un ragazzo di origini umili, nato e cresciuto in un sobborgo popolare di Londra, sia riuscito, insieme alla moglie Victoria, a costruire un incredibile impero commerciale.
“Beckham” non si concentra soltanto sulla figura dell’ex ala destra di Manchester United, Real Madrid, Milan, Paris Saint German, ma spazia, attraverso la narrazione della sua storia, dentro il percorso di una delle coppie più famose del mondo dello spettacolo. Vengono mostrati alti e bassi, celebrità e fallimenti, con una presenza ubiqua e costante: quella di Victoria, che veglia sempre su David.
A differenza del marito, l’ex Posh Spice mostra una dimensione più personale di sé stessa in questa serie, a volte ricorda con nostalgia i tempi delle Spice Girls, soprattutto si concentra sulla sua vita quotidiana. È lei a curare l’immagine di David, è in qualche modo lei (almeno questo si deduce dalla visione della serie), ad aver creato un modello di sportivo che ha oltrepassato i confini dello sport, trasformandosi in un idolo, in un’icona, per milioni di persone in tutto il pianeta.
Beckham parla dei suoi inizi, della madre parrucchiera, del padre che montava i mobili e non lesinva critiche, nemmeno dopo un gol strepitoso segnato nella sua prima stagione al Manchester United. E poi si parla di Sir Alex Ferguson, una sorta di secondo padre, colui che di Beckham ha plasmato il talento e la personalità. Non è lo sport ad ogni modo ad essere protagonista della serie, ma l’uomo, il ragazzo, l’essere umano considerato fra i più belli e affascinanti al mondo.
La serie Netflix “Beckham”, ad esempio, mostra che Victoria e David sono ancora innamorati l’una dell’altro. Un amore, come i due hanno dichiarato tante volte, nato a prima vista, con lei che gli lascia il suo numero di telefono sulla ricevuta di un biglietto aereo, lui che la richiama poche ore dopo: era il 1997.
La serie si concentra inoltre sul’eliminazione subita dall’Inghilterra ai Mondiali del 1998, un’uscita di scena che molti tifosi imputarono al cartellino rosso ricevuto da Beckham contro l’Argentina, dopo una reazione ai danni di Diego Simeone, e che porterà il numero 7 inglese a diventare il nemico pubblico numero uno.
Da idolo assoluto i tabloid britannici cominciano a insultarlo, la gente per strada gli sputa addosso: la serie ricostruisce minuziosamente come, nel giro di pochi giorni, un’intera nazione si lanci all’attacco di Beckham, distruggendolo. Ancora, la serie-documentario racconta del periodo in Spagna, di come Victoria non volesse spostarsi a Madrid, del periodo in chiaroscuro in campo e del passaggio in pompa magna ai Los Angeles Galaxy, che segna la fase crepuscolare della sua carriera, in un campionato nel quale David non si diverte, ma in un posto che va benissimo alla moglie.
Da quel momento in poi Beckham, se possibile, estremizza ancora di più il suo status da imprenditore di successo e sex symbol. Diventa uno dei proprietari dell’Inter Miami, fa l’apicoltore, mentre la moglie disegna vestiti. La storia, quella di David e quella di Victoria, non è ancora finita.
Altri documentari monografici sul calcio da non perdere
Quello su David Beckham è solo l’ultimo di un filone, quello dei documentari incentrati sul calcio, e nello specifico dei documentari biografici su personaggi che del calcio hanno fatto, per diversi motivi, la storia, sempre più florido. Sempre Netflix, ad esempio, sta uscendo in questi giorni con la serie Higuita, The Way of the Scorpion, una lavoro che rivive le rocambolesche vicissitudini del mitico portiere colombiano anni ’80 e ’90, René Higuita appunto.
Straordinario resta Maradona, di Emir Kusturica, girato nel 2008 a metà fra film e documentario, con uno sguardo inedito sul più grande giocatore di calcio di tutti i tempi. Sempre sul “Diez”, è del 2019 il Maradona di Asif Kapadia, unico in quanto costruito a partire da oltre 500 ore di girato recuperato dagli archivi personali di Diego Armando.
“Messi”, girato nel 2022 dalla BBC, è un altro lavoro che non si può non menzionare quando si discute di monografie documentaristiche sul calcio. Incentrato sulla figura del grande talento argentino, ripercorre tutta la carriera della Pulga, in un arco temporale che ne ricostruisce i tanti successi e i momenti più difficili della sua vita di uomo e di calciatore.