Calciatori e food business: chi si è dato alla ristorazione

Ristoranti di carne argentina, bistrot alla moda, pizzerie napoletane, wine bar con cucina dal design raffinato. I calciatori che aprono locali sono sempre di più, con fortune alterne. Vediamo quali sono i più famosi.

Calciatori – ristorazione, un menu pieno di sorprese

Il fine carriera di un giocatore di calcio, a dire il vero il fine carriera di qualsiasi sportivo, è sempre un momento delicato. Quello che però fa la differenza fra un calciatore e (quasi) ogni altro atleta sulla strada del ritiro sono i soldi. Un calciatore di buon livello, infatti, può trovarsi facilmente nella condizione di aver abbastanza denaro per lanciarsi in un’attività imprenditoriale. Ad esempio, può decidere di aprire un ristorante.

L’esempio non è casuale: sono tantissimi, oggi, i calciatori che aprono un ristorante. Il trend, in realtà, è storico. Se pensiamo alla sola città di Milano, ad esempio, troviamo i riferimenti storici di locali come Botinero, lo stravagante ristorante argentino di Javier Zanetti, che nella capitale lombarda ha anche un secondo locale, El Patio del Gaucho, dentro lo Sheraton San Siro.

Ristoranti dei calciatori

Calciatori e ristorazione, un binomio vincente

O ancora, il Finger’s Garden di Clarence Seedorf, specialità giapponesi dal 2004 il cui successo ha portato l’ex centrocampista olandese del Milan ad aprire delle sedi anche a Roma e Porto Cervo. Sempre a Milano troviamo poi Coraje, il ristorante dell’attuale capitano interista Lautaro Martinez e di sua moglie Augustina Gandolfo che, nel cuore di Brera, propone una cucina argentino-mediterranea.

Sempre in Lombardia, a Gallarate, in provincia di Varese, c’è il ristorante di Rino Gattuso, fresco nuovo tecnico dei croati dell’Hajduk Spalato. Si chiama Posteria San Rocco e punta tutto sul pesce. È un progetto più particolare invece quello dell’ex centrocampista brasiliano Hernanes, che a Montaldo Scarampi, in provincia di Asti, ha aperto la Cà del Profeta.

Una villa bellissima con vista sui vigneti, cinque stanze nelle quali poter restare a dormire e un ristorante, citato persino nella guida Michelin, guidato dallo stellato Christian Milone e con prodotti tutti a km 0. Sempre in Piemonte, ma tenendo come punto di riferimento la cucina nipponica, ha iniziato la sua avventura di imprenditore della ristorazione Claudio Marchisio.

L’ex centrocampista bianconero nel 2016 decise di aprire a Vinovo, a pochi chilometri dal centro allenamenti della Juventus, il primo ristorante Legami Sushi & More. Oggi, oltre alla sede piemontese, Marchisio ha aperto altri tre locali, a Bergamo, Roma e sulla Costa Smeralda, a Poltu Quatu.

Un altro grande juventino, forse il più grande degli ultimi trent’anni, Alessandro Del Piero, si è dato alla ristorazione, ma all’estero. Nel 2018, ha aperto a Los Angeles il suo N 10, ristorante italiano contemporaneo nel cuore di Beverly Hills. Del Piero aveva provato a raddoppiare con un’apertura italiana, a Milano, nel 2020, ma il progetto, anche a causa del Covid, è rapidamente naufragato.

Fra gli italiani che si sono cimentati con la ristorazione italiana all’estero troviamo anche Marco Verratti. Il regista ex Paris Saint Germain, oggi alla squadra qatariota dell’Al Arabi, ha aperto, durante la sua esperienza parigina, la Trattoria Giusé, nella zona dei Campi Elisi.

Pazzi per il kebab

Chi si è spinto veramente oltre nella sua attività di imprenditore del cibo è Lukas Podolski. L’attaccante 39enne, una lunga carriera con passaggi, fra gli altri, a Bayern Monaco, Arsenal, Galatasary e Inter oggi, oltre a buttarla ancora dentro con i polacchi del Gornik Zabrze, è proprietario di Mangal Doner.

Appassionato di Kebab, Podolski ha aperto un primo shop a Colonia e nel tempo la situazione gli è sfuggita di mano. Oggi il gruppo vale oltre 180 milioni di euro e i ristoranti aperti in Germania sono 30, tutto nella Ruhr, la regione tedesca al confine con Belgio e Olanda. Tranne uno, l’ultima apertura: a Berlino, nella location hipster di Kottbusser Damm. Podolski, peraltro, è proprietario anche di una gelateria, Ice Cream United, di grande successo a Colonia.

Da menzionare, fra i ristoranti aperti da calciatori internazionali, il mitico VIP di Lionel Messi, nella sua Rosario, o il Chalito, del suo amico uruguagio Luis Suarez, ristorante sudamericano nel cuore di Barcelona, sulle Ramblas. Sempre in Spagna, ma a Madrid, ha aperto recentemente Rhudo, il ristorante di Antoine Griezmann, che prova a unire i concetti di cultura e cucina contemporanea.

Infine, vale la pena menzionare il Londoner Macao, un resort da 2 miliardi di dollari aperto a Macao nel marzo 2021 da David Beckham e Gordon Ramsay. Una struttura gigantesca, con oltre sei ristoranti e il Gordon Ramsay Pub & Grill, un bar di lusso nel quale assaggiare carne di manzo alla Wellington e i mitici fish and chips.

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