Calcio e coronavirus: cosa succede a campionati e coppe europee
Cosa succederà ai campionati di calcio e alle competizioni internazionali, con l’Europa in piena emergenza coronavirus? Un giro panoramico per vedere le contromisure messe in campo dalle Federcalcio nazionali per salvaguardare pubblico, atleti e addetti ai lavori. Dalla sospensione della Serie A alle porte chiuse in Bundesliga.
La drammatica situazione in Italia
Purtroppo, il nostro Paese è attualmente quello più colpito in Europa dall’emergenza coronavirus. La nostra penisola è sostanzialmente blindata e in quarantena, con rigidissime misure restrittive per i movimenti della popolazione. Una situazione oggettivamente orribile ma che purtroppo tutti noi dobbiamo affrontare con grande responsabilità per impedire il collasso delle nostre strutture sanitarie.
In questo contesto, anche lo sport, e segnatamente il calcio, è chiamato a fare la sua parte. Con il decreto firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dello scorso 9 marzo, si è deciso, tra gli altri punti, di fermare completamente qualsiasi attività sportiva, a ogni livello, fino al prossimo 3 aprile. Campionato di Serie A sospeso, quindi, con deroga per le squadre impegnate nelle competizioni europee.
Una decisione attesa da molti e necessaria, anche e soprattutto dopo il teatrino di polemiche cui si è assistito negli scorsi 15 giorni, tra partite rinviate all’ultimo minuto, match disputati a porte chiuse e battibecchi tra i presidenti della società. A tal proposito, non si può non registrare la forte contrarietà di Claudio Lotito, presidente della Lazio, alla sospensione del torneo: una presa di posizione molto discutibile, alla luce della situazione emergenziale in cui versa il nostro Paese.
Gli altri campionati europei: Francia, Inghilterra, Germania e Spagna
Sebbene con numeri diversi in termini di popolazione colpita dal Covid-19, gli altri Paesi europei non sono certo immuni dall’emergenza sanitaria. Tra le varie misure di contenimento della diffusione del virus, ci sono quindi anche in questo caso decisioni riguardo alle attività sportive, in particolare per quanto concerne il calcio.
In Francia, il Ministro della Sanità ha annunciato il divieto alla disputa di eventi che radunino più di 1.000 persone. Ciò significa, come ha spiegato il Ministro dello Sport, Roxana Maracineau, che la Ligue 1 dovrà disputarsi nelle prossime giornate a porte chiuse.
Situazione pressoché identica in Germania. Nella sera del 9 marzo, il Ministro della Sanità, Jens Spahn, si è detto orientato alla promulgazione di un divieto uguale a quello presente in Francia, e che già il Land della Baviera starebbe autonomamente per promulgare. La Federcalcio tedesca è quindi orientata, mancherebbe solo l’ufficialità, a far disputare le prossime giornate senza pubblico sugli spalti.
Anche la Spagna, sebbene il comportamento a livello istituzionale sia stato meno compatto che negli altri Paesi, l’orientamento è quello di procedere alla disputa delle partite della Liga a porte chiuse. Il Ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, ha confermato all’inizio della settimana che tale è l’indicazione dell’esecutivo.
Fuori dal coro, tanto per cambiare, la Gran Bretagna: il Ministro della Cultura con delega allo Sport, Oliver Dowden, ha momentaneamente escluso l’impiego di misure precauzionali restrittive in merito al coronavirus e agli eventi sportivi. Il politico ha definito come “altamente prematura” la cancellazione di match e tornei e l’utilizzo delle porte chiuse.
E le coppe europee?
Naturalmente, l’emergenza Covid-19 ha ripercussioni anche nel regolare svolgimento delle coppe europee. In settimana si sono disputati quattro match validi per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League e le gare di andata degli ottavi di Europa League.
In Champions League, sono state disputate senza pubblico sugli spalti tanto Valencia – Atalanta che Paris Saint-Germain – Borussia Dortmund e Lipsia – Tottenham, mentre Liverpool – Atletico Madrid ha visto la presenza dei tifosi.
In Europa League, sia la partita della Roma (a Siviglia) che quella interna dell’Inter contro il Getafe sono state disputate a porte chiuse, ma si è verificato anche il primo caso di match annullato, quello tra Basilea e Eintracht Francoforte.