Champions League 2019/20: la giornata decisiva con i verdetti
Ultima giornata della fase a gironi della Champions League 2019/20: martedì e mercoledì saranno due notti non adatte ai deboli di cuore, visto che si completerà la griglia delle squadre che accederanno agli Ottavi. Per l’Inter, con il Barcellona, e l’Atalanta, con lo Shaktar, è necessaria l’impresa, ma anche il Napoli rischia. Juve già qualificata.
Le sfide del martedì: una classica notte da Pazza Inter
Anche se si trattasse di una semplice amichevole, Inter – Barcellona farebbe venire i brividi a qualsiasi tifoso. Figuriamoci se invece, come nel caso dell’Inter, la partita di martedì sera alle 21.00, valida per il Gruppo F, può significare il paradiso degli Ottavi di finale, o il purgatorio dell’Europa League. I nerazzurri devono fare punti contro la corazzata blaugrana, già matematicamente prima del girone, o quantomeno fare il medesimo risultato del Borussia Dortmund, impegnato in casa contro lo Slavia Praga, già fuori da tutti i giochi. Questo perché milanesi e tedeschi sono appaiati a 7 punti, ma la squadra di Conte ha una migliore differenza reti negli scontri diretti.
Servirà insomma una partita da grande squadra, qualcosa che l’Inter di questa stagione sta imparando a fare sotto la sapiente guida di Antonio Conte. Certo sarà davvero difficilissimo, anche perché i nerazzurri hanno gli uomini contati: fuori fino a dopo Natale Sensi e Barella, tutto dipenderà dalle condizioni di Candreva (uscito malconcio nella sfida pareggiata 0-0 contro la Roma venerdì scorso) e di Asamoah, non ancora pronto al 100%. L’idea sarebbe quella di un centrocampo che ruota attorno all’inamovibile Brozovic, affiancato dalla garra charrua di Vecino e da Asamoah o Borja Valero. D’Ambrosio e Lazaro saranno le ali, con in difesa Godin, De Vrji e Skriniar. Certezza in attacco, con la LuLa, la coppia Lautaro Martinez – Lukaku.
E il Barça? I catalani sono già qualificati, e in vista dei prossimi impegni nella Liga (trasferta a San Sebastian sabato, clàsico con il Real Madrid mercoledì), Valverde potrebbe anche optare per un robusto turnover. Il tecnico in questi casi schiera quasi sempre un “Barcellona B”, con elementi che comunque sarebbero titolarissimi quasi ovunque: saranno sicuramente out Dembélé, Semedo e Jordi Alba. Possibile riposo anche per Messi e Piqué. Certi a centrocampo Vidal e Rakitic, nemmeno tanto oscuri oggetti del desiderio di Conte per gennaio. In porta l’ex Juve e Fiorentina, Neto. Insomma, anche se fosse imbottito di riserve, il Barcellona spaventerebbe lo stesso chiunque. L’Inter deve fare una gara da Grande, non ci sono altre chance. Ultima nota: i capitani delle due squadre vestiranno una fascia uguale con un messaggio antirazzismo.
Napoli, non fare scherzi contro il Genk
Diciamo la verità: il Genk è squadra che probabilmente farebbe fatica nella nostra Serie B, e infatti in questa Champions League i belgi hanno ottenuto solo un punticino (ironia della sorte: proprio contro Mertens e compagni), facendo la parte della “vittima sacrificale” del Gruppo E. Al San Paolo, però, per la partita decisiva del girone, martedì sera alle 19.00, sarà di scena un Napoli che definire polveriera è quasi un eufemismo: i partenopei hanno stentato a portare a casa un punto dalla sfida di campionato con l’Udinese, e si ritrovano ad anni luce di distanza dall’Inter capolista, ma anche a ben 8 punti dal quarto posto.
Ancelotti è sulla graticola, lo spogliatoio sembra non seguirlo più e De Laurentiis è in pieno contenzioso con la rosa, per l’ammutinamento al ritiro forzato imposto dal presidente qualche settimana fa. Logico quindi che anche un match sulla carta tranquillissimo come quello contro il Genk possa trasformarsi in un generatore automatico d’ansia. Gli azzurri sono chiamati alla vittoria, per blindare il secondo posto nel girone dalla rincorsa del Salisburgo (impegnato contro il Liverpool sempre martedì alle 19.00). Sulla carta, tutte e tre le squadre hanno ancora chance di qualificazione: occhio dunque a non abbassare la guardia e a non giocare per il pareggio (risultato che comunque potrebbe bastare).
Le partite di martedì sera saranno quasi tutte da brividi caldi, e prevedono anche Chelsea – Lille (per la squadra di Lampard, vittoria obbligatoria per passare il turno del Gruppo H, con un occhio anche a Ajax – Valencia, però, visto che entrambe le squadre sono ancora in lizza) e Lione – Lipsia: anche in questo caso, situazione equilibrata nel Gruppo G, perché se i francesi dovessero perdere e il Benfica battesse lo Zenit nell’altro scontro del girone, tutto sarebbe ancora aperto per i portoghesi.
Le sfide del mercoledì: Atalanta, vincere e tifare i Citizens
Partita al cardiopalma anche per l’Atalanta, mercoledì sera alle 19.00. L’atmosfera, nonostante l’inverno di Kharkiv, sarà rovente, perché la squadra di Gasperini e quella del Donbass si giocano entrambe la qualificazione. Certo, per gli orobici il cammino è in salita perché non dipenderà solo da un’eventuale vittoria di Ilicic e compagni, ma anche dal contemporaneo risultato del Manchester City: gli inglesi, già qualificati e certi del primo posto, non devono perdere contro la Dinamo Zagabria, perché in tal caso il secondo posto sarebbe dei croati.
La Dea è reduce dalla vittoria sofferta e in rimonta contro il Verona, nell’ultima di campionato. Gasperini affronterà questa sfida decisiva probabilmente di nuovo senza Zapata (che voci di mercato vogliono in partenza per la Spagna a gennaio), e con l’assetto a due punte (Gomez e Ilicic) con Malinovskyi trequartista e un centrocampo offensivo, con Pasalic, De Roon, Castagne e Gosens. Dopo un girone d’andata disastroso, per i bergamaschi la possibilità di giocarsi il passaggio del turno all’ultima giornata è già di per sé un grande risultato: adesso occorre fare lo step decisivo, e battere gli ucraini.
Certamente la trasferta a Kharkiv non sarà una passeggiata, ma i nerazzurri quest’anno hanno già più volte dimostrato di cavarsela anche meglio quando sono lontani dallo stadio di casa. Certo ci vorrà una prestazione super di tutti, anche perché allo Shaktar potrebbe bastare un pareggio, e sicuramente gli ucraini hanno una maggiore esperienza in Champions e in partite in cui la temperatura emotiva sale.
Juventus, una tranquilla gita a Leverkusen
Per i bianconeri, che sabato sera contro la Lazio hanno conosciuto la prima sconfitta stagionale in campionato, quella di mercoledì sera alle 21.00 sarà una partita del tutto ininfluente: la Juve è infatti già qualificata con il primo posto matematico nel Gruppo D, davanti all’Atletico Madrid, distante ben 6 punti. La trasferta in Germania, quindi, conterà solo per il Bayer Leverkusen, che in caso di successo, e contemporanea non vittoria dei Colchoneros contro la Lokomotiv Mosca, potrebbe addirittura strappare un clamoroso secondo posto.
Difficile comunque che la Juventus faccia sconti, tuttavia è anche lecito ipotizzare che Sarri provvederà a un massiccio turnover, considerati gli impegni di campionato e anche le prestazioni opache delle ultime partite. Senza dimenticare gli infortuni: l’ultimo della lista è Bentancur, che a centrocampo si aggiunge a Khedira. Possibile dunque l’impiego tra i pali di Buffon, con spazio a qualche seconda linea in difesa come Rugani e Demiral. A centrocampo, Pjanic sarà affiancato da Rabiot e Matuidi, mentre davanti, con Ronaldo potrebbe partire Higuain (con Bernardeschi trequartista).
Le rimanenti sfide del mercoledì sono relative a gironi in cui la situazione di classifica è più delineata, ma offriranno comunque spunti di interesse. Nel Gruppo A, il Bruges spera nell’Europa League, ma deve fare risultato contro un Real Madrid in buona forma e già sicuro del secondo posto. Il PSG, dal canto suo, giocherà imbottito di riserve contro il Galatasaray. Nel Gruppo B, Bayern Monaco – Tottenham è ricca di fascino, ma varrà solo per il prestigio, perché tedeschi e inglesi sono già matematicamente primi e secondi del girone. Olympiakos – Stella Rossa Belgrado sarà invece un vero spareggio per l’Europa League, ma per i greci c’è solo l’opzione-vittoria, per raggiungerla.