Champions League 2019/20, l’ultimo atto tra PSG e Bayern Monaco
Due attacchi stratosferici per una finale inedita: l’ultimo atto della Champions League 2019/20 vedrà sfidarsi i francesi del Paris Saint-Germain e i bavaresi del Bayern Monaco, per una partita che metterà di fronte i “giocolieri” parigini e la perfetta macchina collettiva dei pluricampioni di Germania: mettetevi comodi!
Una sfida, tantissimi spunti
Quella in programma stasera alle 21.00 al Da Luz di Lisbona sarà una finale inedita, per la Champions League 2019/20. Il Paris Saint-Germain la disputa infatti per la prima volta nella sua storia, 41′ club a raggiungere l’ultimo atto del torneo (ma è dal 1997 che una esordiente non vince la finale: allora fu il Borussia Dortmund contro la Juventus). Per il Bayern Monaco, invece, sarà l’undicesima volta: solo il Real Madrid ne ha giocate di più (16): nella bacheca dei bavaresi ci sono già 5 coppe dalle grandi orecchie.
Non è certo questo, l’unico tema interessante di questo match. Innanzitutto, si sfidano i due reparti offensivi probabilmente più incisivi d’Europa: più legato alle individualità quello dei francesi (Neymar, Mbappé e Di Maria), più basato sul collettivo quello tedesco, ma con un centravanti di valore assoluto come Robert Lewandowski, assistito da Müller, Perišić e Gnabry. In questa stagione, il Bayern ha realizzato 42 gol in 10 partite: solo il Barcellona, nel 1999/00, ne segnò di più (45), ma in 16 match disputati.
E ancora, la sfida tutta tedesca in panchina, con Tuchel (PSG) contro Flick, arrivato un po’ in sordina a stagione in corso sulla panchina bavarese ma capace di stringere un patto d’acciaio con lo spogliatoio e ridare fiducia a uomini simbolo come Müller, messi all’angolo nella gestione-Kovac. E poi il duello a distanza tra Neymar e Lewandowski e tra lo stesso Müller e Mbappé, due senatori in difesa come Thiago Silva e Boateng e due grandi portieri, Keylor Navas e Neuer, dei quali però probabilmente solo il secondo sarà presente. Infine, altri grandissimi protagonisti come Kimmich, Goretzka, Gnabry e Alphonso Davies da un lato e Kimpembe, Bernat, Di Maria e Verratti dall’altro.
Il percorso europeo di PSG e Bayern
Sicuramente, Paris Saint-Germain e Bayern Monaco si presentano alla finale di questa sera avendo onorato la competizione e in larga parte dominato i rispettivi cammini europei, anche se quello del PSG è stato più accidentato di quello di Lewandowski e compagni.
I parigini hanno disputato una ottima fase a gironi, chiudendo ampiamente in testa il girone A con 16 punti (5 vittorie e un pareggio contro il Real Madrid) davanti alle Merengues, al Bruges e al Galatasaray. Ottavi di finale col brivido contro il Borussia Dortmund, vincente 2-1 all’andata ma poi rimontato 2-0 al ritorno. Nei quarti, altre grande emozioni contro la nostra Atalanta: la Dea vinceva 1-0 fino all’88’, ma ha subito due gol nel finale. In semifinale, tutto molto facile contro il Lipsia, grande rivelazione del torneo (3-0).
Percorso netto per il Bayern Monaco nella fase a gironi: i bavaresi hanno chiuso in testa a punteggio pieno il girone B davanti a Tottenham, Olympiacos e Stella Rossa. Prova di forza negli ottavi di finale contro il Chelsea, piegato 3-0 a Londra e 4-1 in Germania. Nei quarti di finale, una partita che resterà nella storia: Müller e compagni hanno distrutto il Barcellona 8-2. In semifinale, 3-0 anche per il Bayern contro l’Olympique Lione, in una partita che, specie nel primo tempo, è stata più tirata di quanto dica il risultato finale.
Le probabili formazioni
Diamo adesso uno sguardo alle squadre che scenderanno in campo questa sera a Lisbona, sotto la direzione del “nostro” Daniele Orsato, probabilmente all’ultimo grande arbitraggio di una carriera ormai lunghissima e che si avvia inesorabilmente al termine.
Il Paris Saint-Germain ha il dubbio-portiere: Navas non è ancora al meglio, e tra i pali dovrebbe dunque esserci Sergio Rico. Quattro in difesa, guidati da Thiago Silva e Kimpembe in mezzo e con Kehrer e Bernat sugli esterni. A centrocampo, probabile il ritorno dell’importantissimo Marco Verratti, che sarà coadiuvato da Herrera e Marquinhos. Davanti, Neymar e Mbappé con Di Maria: solo panchina, almeno all’inizio, per Sarabia e Choupo-Moting (e per Icardi, indietro nelle gerarchie di Tuchel).
In casa-Bayern, qualche apprensione solo per Jerome Boateng, toccato duro in semifinale e uscito anzitempo per precauzione. Il berlinese dovrebbe comunque farcela e comporre il quartetto difensivo nel 4-2-3-1 scelto da Flick. Con lui ci saranno Kimmich e Davies sulle fasce e Alaba in mezzo. Sulla mediana, spazio a Thiago Alcantara e all’ottimo Goretzka, mentre alle spalle di Lewandowski i tre trequartisti saranno il rinato Müller, l’ormai imprescindibile Gnabry e uno tra Coman e Perišić, con il croato leggermente favorito.