Ciclismo, il Giro delle Fiandre inaugura le Classiche del Nord
Inizia la stagione delle Classiche del Nord: in aprile andranno in scena il pavé del Fiandre e della Roubaix, poi i muri della Liegi. Le gare più antiche del mondo saranno il palcoscenico dei più forti ciclisti in attività: Sagan, Alaphilippe, Gilbert, Van Avermaet, Valverde cercheranno gloria su questi percorsi leggendari.
Le Classiche del Pavè
Sotto il nome di Classiche del Pavè sono classificate tre corse: il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e la Gand-Wevelgem. Solo le prime due sono considerate “classiche monumento”, perché sono tra quelle che si disputano da più tempo. La Gand-Wevelgem 2019, gara per velocisti, si è corsa il 31 marzo e ha visto la vittoria in volata (come da copione) del norvegese Kristoff sul tedesco Dagenkolb.
Più atteso è però l’appuntamento del 7 aprile con il Fiandre. La “Ronde van Flaanders” prevede 260 chilometri, con una seconda parte di gara durissima, fatta di brevi muri e tratti di pavé micidiali. Lo spettacolo è garantito: per vincere sul traguardo finale di Oudenaarde bisogna essere campioni dotati di fondo. Tra i favoriti principali figurano Sagan e Van Avermaet, con Terpstra (vincitore lo scorso anno), Gilbert o Naesen a fare da possibili outsider.
La Parigi-Roubaix del 14 aprile, chiamata anche Regina delle Classiche o Inferno del Nord, è una gara a sé. Nonostante l’assenza pressoché totale di dislivello, è una delle corse in grado di fare più selezione, soprattutto se affrontata col maltempo. Per vincerla servono fondo, cuore, coraggio e soprattutto tanta esperienza, visti i 55 chilometri di pavé sui 257 totali, ma si viene ripagati con l’ingresso nella leggenda di questo sport. Favorito d’obbligo Sagan, vincitore lo scorso anno, con Van Avermaet, Degenkolb, Dillier e Terpstra che proveranno a rovinargli la festa.
Le Classiche delle Ardenne
Le Classiche delle Ardenne 2019 si correranno tutte nel corso di una settimana alla fine di aprile: apre l’Amstel Gold Race il 21, segue il 24 la Freccia Vallone e conclude il trittico la mitica Liegi-Bastogne-Liegi. Quest’ultima, chiamata la Doyenne, ovvero la Decana, è l’unica delle tre classiche ad affondare le proprie radici nell’800 e ad essere dunque considerata un “monumento”.
Tutte e tre le corse si corrono tra Ardenne e Limburgo e sono caratterizzate da numerose côtes, salite ripidissime, strette e lunghe qualche chilometro: dei veri e propri muri. Per vincere queste gare bisogna avere una gamba da scalatore, ma con attitudine da finisseur. Soprattutto per la Liegi, che conta 4.000 metri di dislivello totale spalmati sui 256 chilometri di corsa totali: per forza di cose, i favoriti qui sono altri rispetto a quelli che si danno battaglia sul pavé. Il campione del mondo Valverde, il vincitore della Sanremo Alaphilippe, il polacco Kwiatkowski e perché no, il nostro Nibali sono tra quelli che hanno maggiori ambizioni. Lo scorso anno trionfò il lussemburghese Bob Jungels.