Da Lopetegui a #nopetegui: quando i tifosi si mettono di traverso
Forse Julen Lopetegui non sarebbe comunque arrivato al Milan, ma la campagna social #nopetegui ha di certo influito. Tuttavia, non è la prima volta che i tifosi si ribellano a un affare del loro club.
Nuovo allenatore Milan: i tifosi si ribellano
Una campagna di opposizione massiccia, feroce, all’insegna dell’hashtag #nopetegui, ha animato le ultime settimane del Milan. I tifosi rossoneri non avevano preso bene la notizia del possibile arrivo di Julen Lopetegui sulla panchina del club, così è partita la ribellione virtuale, che ha invaso i social network prima e le prime pagine dei quotidiani sportivi in seguito. Alla fine, hanno avuto ragione loro.
Julen Lopetegui, allenatore spagnolo con trascorsi nella Nazionale iberica, al Real Madrid, al Siviglia e al Wolverhampton, si è infine accordato con il West Ham per la prossima stagione. Quanto siano stati i contatti tra la dirigenza del Milan e il tecnico a non concretizzarsi e quanto abbia realmente pesato la feroce opposizione della piazza, è difficile da determinare.
Ma perché i milanisti non volevano Lopetegui? Le ragioni si riducono sostanzialmente a due. Da una parte, ci sono le ultime esperienze dell’allenatore che non sono state esaltanti. La motivazione reale potrebbe essere però legata alle prevedibili tempistiche di adattamento al nostro calcio da parte del tecnico, che non ha mai allenato in Italia. E questo, forse, il Milan non poteva permetterselo.
Da Signori a… Allegri: quando i tifosi dicono no
La mobilitazione social dei tifosi del Milan per opporsi all’arrivo di Lopetegui è tuttavia solo l’ultimo episodio di tifoseria che si ribella ad alcune decisioni del proprio club, siano esse relative all’arrivo di un allenatore o all’ingaggio di un giocatore. Un altro esempio è altrettanto recente e lo sta vivendo la Juventus, sempre in relazione al nome dell’allenatore per la prossima stagione.
Infatti, è notizia recentissima il duro comunicato della Curva Sud che annuncia di smettere di seguire la squadra in casa, per ribellarsi ai possibili arrivi di Thiago Motta o Antonio Conte. Curioso, visto che nel 2014 gli stessi tifosi inscenarono vibranti proteste per implorare lo stesso Conte a non andare via e per protestare contro l’ingaggio di… Max Allegri.
Ci sono stati poi altri casi di proteste dei tifosi che hanno fatto saltare affari già fatti. Si pensi a Beppe Signori, il cui trasferimento al Parma era cosa fatta ma i tifosi laziali di mobilitarono e l’attaccante restò in biancoceleste. Esito identico si ebbe con il possibile scambio Vucinic-Guarin tra Juve e Inter, saltato così come l’arrivo di Dejan Stankovic in bianconero.