Da ottobre la Serie A sperimenterà il fuorigioco semiautomatico

Il calcio guarda sempre di più al futuro, e nonostante le inevitabili polemiche non intende rinunciare all’aiuto della tecnologia. Anzi, in anticipo rispetto al debutto ufficiale ai Mondiali di Qatar 2022, la Serie A è pronta a sperimentare il fuorigioco semiautomatico.

La Serie A anticipa Qatar 2022: ecco la SAOT

Arbitro di calcio, monitor VAR, logo Serie A

Fuorigioco semiautomatico in Serie A da ottobre

La notizia, riportata da tutti i maggiori quotidiani sportivi, arriva in un momento molto delicato. Sul tema, infatti, non mancano le polemiche e, nonostante i dati abbiano evidenziato una notevole riduzione degli errori da quando è stato introdotto il VAR (acronimo per Video Assistant Referee, tecnicamente “assistente dell’arbitro al video”), è evidente che quelli che ancora vengono commessi nonostante la tecnologia facciano più rumore.

Invece di tornare indietro affidandosi nuovamente ai soli arbitri e assistenti, come invoca la parte più nostalgica del pubblico di appassionati, la FIFA ha deciso di continuare a guardare avanti con l’introduzione della SAOT, cioè la Semi-Automated Offside Technology. Il fuorigioco semiautomatico, appunto, già sperimentato a partire da questa stagione in Champions League e che sarà realtà a novembre e dicembre durante Qatar 2022.

Prima di allora, però, la Serie A dovrebbe essere il primo campionato nazionale ad adottare la nuova tecnologia, pur se in forma sperimentale, anticipando così altri tornei che al momento vengono considerati più rinomati come la Premier League inglese, la Bundesliga tedesca e la Liga spagnola. Già da ottobre, la nostra massima divisione dovrebbe dunque mettere alla prova la SAOT.

Come funziona il fuorigioco semiautomatico

Ma cos’è il fuorigioco semiautomatico? Come funziona? Si tratta della ricostruzione in 3D, realizzata in meno di 30 secondi, di una qualsiasi azione di gioco in cui possa essere necessario stabilire se un attaccante si trovava oltre la linea difensiva avversaria. Una “magia” che è realizzabile grazie all’utilizzo di 12 telecamere apposite in altissima definizione, ognuna impegnata a inquadrare uno specifico punto del campo.

Insieme a un sensore posizionato all’interno del pallone che invia dati 500 volte al secondo la SAOT è così capace di ricostruire ogni azione tracciando linee nel momento in cui avviene l’impatto con il pallone. Uno strumento fondamentale a disposizione dell’assistente VAR, che avrà sempre comunque l’ultima parola ma potendo contare su questo aiuto vedrà le possibilità di errore ridotte al minimo.

La speranza è che l’introduzione di questo nuovo avanzatissimo strumento tecnologico possa servire per evitare in futuro nuove polemiche come quelle esplose nel finale di Juventus-Salernitana 2-2 dell’11 settembre, con il gol vittoria juventino annullato in seguito a una svista del VAR. La dimostrazione che anche la tecnologia, per quanto sofisticata, non è infallibile. O almeno non ancora, perché il futuro sembra voler andare in questa direzione.

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