Dal curling a wellie wanging: gli sport più curiosi e assurdi del mondo

Quando ci si riferisce allo sport si è soliti pensare a discipline come calcio, pallacanestro, corsa, tennis. Eppure ciò che si può definire come “sportivo” ha confini molto più ampi. Ecco alcuni fra gli sport più strani oggi praticati nel mondo.

Tutto ebbe inizio con il curling

Calcio, pallacanestro, allenamento in palestra: sono questi alcuni degli sport più praticati al mondo, ma non fanno certo parte della strampalata galassia di discipline assurde che stiamo per commentare. Non si può infatti certo paragonare una partita di tennis, ad esempio, a una sfida di hockey subacqueo. Volete mettere, per fare un altro paragone, un cinque contro a cinque a calcetto, con un match a scacchipugilato…non c’è paragone!

Da sempre lo sport è pieno di opzioni davvero incredibili, alcune di più recente fondazione, altre con tradizioni centenarie. Il curling, per esempio, è stato considerato per anni una bizzarria senza molto senso, ma nel giro di pochissimo tempo è passato da sport “strano” per eccellenza ad essere addirittura inserito fra le discipline olimpiche.

Palla infuocata

Fireball soccer e gli sport più strani al mondo

Si narra che le origini del curling vadano indietro nel tempo di circa 700 anni, addirittura alla Scozia del 1500. Due quadri del grande pittore olandese Pieter Bruegel il Vecchio, risalenti al 1565, raffigurano infatti dei lavoratori che, nelle ore di riposo, praticano il curling. D’altronde furono proprio emigrati scozzesi a diffondere il gioco in Canada all’inizio del 1800: oggi nel paese nordamericano risiede il 90% dei praticanti di tutto il mondo.

Fra le discipline sportive più originali al mondo c’è anche, senza dubbio, lo scacchipugilato: come suggerisce il nome, si tratta un misto fra scacchi e boxe. La partita si svolge in sei round di scacchi da 24 minuti, intervallati da cinque round di boxe, ognuno dei quali dura 3 minuti. Un timeout illegale, un knockout o uno scacco matto, portano alla vittoria.

Troviamo testimonianze di questa bizzarria nella Londra degli anni’70, ma per risalire a un punto di riferimento chiaro bisogna arrivare ad Enki Bilal, un fumettista che la inserì nella sua graphic novel Freddo Equatore, pubblicata nel 1992. Da lì fu il performer olandese Iepe Rubling ad aver l’idea di codificarne le regole e farne un vero e proprio sport, che ha oggi più di 2000 praticanti in tutto il mondo.

Restando in tema di stranezze sportive, certo non si può non menzionare il wellie wanging, il lancio degli stivali di gomma, una disciplina praticata in Finlandia sin dal diciannovesimo secolo e divenuta poi popolare in Inghilterra negli anni’70. Oggi esiste addirittura un campionato del mondo, con il record mondiale maschile del lancio di stivali di gomma fissato a circa 68 metri, ad opera del finnico Teppo Luoma. È finlandese anche la detentrice del record mondiale femminile, Sari Tikkon, che nel 1996 lanciò gli stivali a oltre 40 metri di distanza. Le regole del gioco prevedono che gli uomini lancino con la taglia 43 e le donne con la taglia 38.

Il Buzkhashi, dove ci si sfida a colpi di…capra

Andiamo a un livello completamente diverso di stranezza parlando invece di Buzkashi, che agli occhi di noi europei è considerata una pratica ai limiti dell’assurdo, ma che è invece una disciplina storica in Asia Centrale e addirittura lo sport nazionale in Afghanistan, Kirghizistan e Kazakistan. Si tratta di uno sport che ha come elemento centrale la carcassa di una capra o di un vitello.

Si gioca a cavallo, tradizionalmente nella steppa desertica, e prevede che l’animale morto debba essere raccolto da terra, al galoppo, da uno dei cavalieri che si fronteggiano, che deve poi tentare di trasportarlo sino a un’area delimitata, come una sorta di porta per il calcio. Non è uno sport di squadra, si gioca contro tutti e per questo, una volta che uno dei giocatori a cavallo si è impossessato della carcassa, tutti gli altri cercano di sbarrargli la strada, posizionandosi di fronte alla porta.

Se necessario, i partecipanti cercando di evitare che il giocatore in attacco depositi la carcassa persino utilizzando la frusta, sia contro il cavaliere avversario che contro il suo cavallo. Il premio, a tema, è un cavallo, oltre che tantissimo onore nella comunità circostante. Di certo, non è il gioco preferito dagli amanti degli animali.

Infine, una menzione la merita senza dubbio l’hockey subacqueo. Due squadre, ciascuna composta da 6 giocatori, si muovono sul fondo di una piscina, in apnea, cercando di mandare il disco, posizionato alla base della vasca, nella porta avversaria. Bisogna avere molto fiato e grande coordinamento di squadra, visto che a turno si risale in superficie per incamerare area, prima di continuare a giocare. Noto anche con il nome di Octopush, quest’ennesimo strambo sport nasce negli anni ’50 nel Regno Unito e in Italia si gioca dal 1997.

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