Ferrari, l’addio di Vettel: arriverà Sainz o sua maestà Hamilton?

È giunta come un fulmine a ciel sereno, la notizia dell’addio di Sebastian Vettel alla Ferrari, a fine 2020. I rumours sul nome del sostituto del tedesco sono già a mille, e anche i bookmaker dicono la loro. Gli esperti concordano nel delineare lo spagnolo Sainz come candidato numero uno, ma occhio al sogno-Hamilton.

Vettel-Ferrari, grandi speranze mai esaudite davvero

Il marchio della Ferrari sulla fiancata di una autovettura

Sebastian Vettel dice addio alla Rossa e i bookie si scatenano? Sarà Sainz, o addirittura Hamilton, il sostituto?

Nei giorni scorsi, prima un comunicato ufficiale del quattro volte iridato pilota tedesco della Ferrari, e poi la conferma direttamente da Maranello hanno sancito ciò che forse soltanto gli appassionati più incalliti di Formula 1 sentivano già nell’aria: Sebastian Vettel e la Ferrari si separano.

Passato al volante della Rossa nel 2015, con un pedigree di quattro Mondiali vinti con la Red Bull, Vettel era stato ingaggiato con il malcelato intento di rinvigorire i fasti dell’era-Schumacher, e del resto il carattere riservato e lo stile di guida freddo e calcolatore di Seb, oltre naturalmente all’aura vincente, sembravano confermarlo.

E invece, le cose non sono andate come sperato. Tra il classe 1987 di Heppenheim, la scuderia emiliana e i suoi caldissimi tifosi non è mai nato vero amore, soprattutto perché le grandi speranze sportive non si sono mai concretizzate in realtà, e cioé in trionfi. Certo, tanti G.P. vinti, lotta e impegno, ma lo strapotere delle Frecce Argento, le Mercedes, e soprattutto di Lewis Hamilton, hanno guastato i piani di Maranello.

In cinque anni di Ferrari, Vettel ha racimolato un terzo e un quarto posto, due seconde piazze e un poco onorevole quinto piazzamento nel 2019, quando Seb ha dimostrato di patire non poco l’ascesa di Charles Leclerc, con cui ci sono stati anche episodi di baruffe interne a dir poco imbarazzanti. Ecco perché il triste epilogo della vicenda, pur sorprendente nei tempi, non giunge davvero del tutto inaspettato.

Le mosse per il 2021: Sainz è l’indiziato numero uno

Naturalmente, non appena è giunta la conferma dell’addio di Vettel, si sono scatenate le voci di corridoio e le supposizioni: quali saranno le mosse di Maranello per rimpiazzare il tedesco? Posto che appare abbastanza evidente la volontà di puntare sul monegasco Charles Leclerc come prima guida, viste le ottime qualità messe in mostra nel 2019, le ipotesi sono due, di cui una davvero intrigante.

Addetti ai lavori e bookmaker sono concordi nell’indicare lo spagnolo Carlos Sainz quale candidato numero uno al posto di Vettel. Il figlio del celebre ex campione del mondo di rally è infatti quotato bassissimo, attorno all’1.20, da bookie come SNAI. Decisamente più lontane, nelle quotazioni, ipotesi come quella di David Ricciardo (10.00, come l’italiano Antonio Giovinazzi). A 25.00 sono dati Sergio Perez e Nico Hulkenberg. Poi ci sono le suggestioni: Mick Schumacher, figlio di Michael, a 10.00, mentre Arthur, fratello di Charles Leclerc, è a 33.00. Ancora più improbabili i Grandi Ritorni di Fernando Alonso o Kimi Raikkonen, a 50.00.

E se invece arrivasse Hamilton?

E poi c’è un nome, anzi IL nome, che non può che solleticare le fantasie dei tifosi e di tutto il circus, quello del pilota sei volte campione del mondo che ha letteralmente dominato le ultime stagioni di Formula 1: Lewis Hamilton.

Forse è solo una umanissima speranza dei sostenitori della Rossa, ma l’ipotesi che il britannico possa formare un duo da brividi insieme a Leclerc, facendogli così da chioccia per il futuro, stuzzica i bookmaker. Sisal, per esempio, la ritiene una eventualità non impossibile, visto che ne fissa la quota a 4.00.

Per non illudere troppo gli amanti del Cavallino, precisiamo che, al momento, non ci sono segnali concreti che questa ipotesi possa diventare realtà. Lo stesso Hamilton ha più volte dichiarato di non voler lasciare la Mercedes e di volere anzi vincere il suo settimo Mondiale con la casa di Stoccarda. Tutti sappiamo però che, nello sport, uno degli adagi più veri è “Mai dire mai”.

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