Formula 1: quote, favoriti e curiosità sul Gran Premio di Monaco
Insieme a quello di Monza e a pochi altri, è il circuito che più ha contribuito a creare la leggenda della Formula 1: il Gran Premio di Monaco, sul tracciato cittadino di Montecarlo, è in programma oggi. Approfittiamone per vedere le quote sui favoriti, ma anche per raccontare quache aneddoto su questo affascinante evento.
La solita battaglia Mercedes – Red Bull
Iniziamo dall’attualità. L’edizione 2021 del Gran Premio di Monaco, in programma oggi con partenza alle ore 15.00, non sembra poter sfuggire alla lotta tra Mercedes e Red Bull, e più precisamente tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, di gran lunga i favoriti per la vittoria finale anche secondo i bookmaker. Per la precisione, Eurobet quota per esempio il passaggio per primo al traguardo del campione del mondo in carica con la sua Mercedes a 2.20, esattamente la stessa quota riservata all’olandese della Red Bull.
Le possibilità di assistere a un trionfo della Ferrari, che manca in bacheca dal 2017, quando a passare per primo dalla bandiera a scacchi fu Sebastian Vettel, sono piuttosto basse: il successo di Charles Leclerc è quotato a 16.00, mentre quello di Carlos Sainz Jr. addirittura a 36.00. Meglio le quotazioni della seconda guida Mercedes, Valtteri Bottas (8.00) e di quella Red Bull, Sergio Pérez, a 11.00.
Insomma, tutto lascia presagire che la rivalità Mercedes-Red Bull non venga attaccata nemmeno sulle strette strade del Principato. Eppure, gli ultimi anni ci raccontano di un Gran Premio di Monaco piuttosto equilibrato, per lo meno guardando l’albo d’oro. L’anno scorso vinse Hamilton, e prima ancora Ricciardo e appunto Vettel. Il fortissimo inglese trionfò anche nel 2016, interrompendo una tripletta di successi di Nico Rosberg.
Record, curiosità e statistiche del Gran Premio di Monaco
Il fascino di Montecarlo e del suo gran premio travalica l’attualità di una Formula 1 che sta cercando in tutti i modi di rimanere affascinante presso il pubblico degli appassionati anche provando a mutare regolamenti e caratteristiche, per diventare mito e leggenda. Insieme a Monza, quello monegasco è forse il circuito che più ha alimentato l’epopea di questo sport nei decenni.
Del resto, parliamo di un circuito il cui record di vittorie (sei) appartiene a un certo Ayrton Senna, che negli anni ’80 battagliò su queste strade a lungo con Alain Prost e Nigel Mansell. Anche il grande Michael Schumacher era di casa nel Principato, con 5 successi uno più spettacolare dell’altro.
Vincere a Montecarlo, come si suol dire, fa curriculum e aiuta a entrare nel mito del volante. Come dimenticare ad esempio l’edizione 1982, con Prost saldamente al comando con la sua Renault fino a due giri dal termine, quando si scatena un nubifragio e passano in testa prima Riccardo Patrese, poi il povero De Cesaris, poi Pironi e infine di nuovo Patrese, che taglia il traguardo per primo senza nemmeno rendersi conto di aver vinto il primo GP della sua carriera.
Ma le strade di Monaco sono state spesso il tabù di grandi campioni come Nelson Piquet, che nonostante tre Mondiali vinti non ha mai trionfato nel Principato, unico tra gli assi del volante insieme a Nigel Mansell, tanto che ebbe a dire che “guidare a Montecarlo è come andare in bici nel salotto di casa”. Furono anche tanti i rischi corsi dai campioni: a partire da Lorenzo Ascari che nel 1955 finì in mare alla chicane del porto, per continuare con Senna, che nel 1988 sbatté contro il guardrail mentre guidava con un minuto di vantaggio su Prost.
E poi c’è il jet-set
Da sempre, il gran premio di Montecarlo però non è solo sport, ma anche mondanità, VIP e gossip a gogò. Sarà la location esclusiva, saranno il clima di quasi estate e la cornice del Mediterraneo, sta di fatto che tra personaggi del bel mondo (divi e dive del cinema, cantanti e musicisti, modelle più o meno top), sfarzo, feste con celebrità, anche l’aspetto più gaudente del Principato, tra un tavolo al casinò e una cena danzante in terrazza, è parte del contesto della gara.
L’edizione 2021, tra l’altro, vedrà il ritorno, almeno parziale, del pubblico. In seguito all’allentamento delle restrizioni dovute al covid-19, infatti, è previsto l’accesso di un numero di spettatori pari al 40-50% della capienza disponibile, attraverso una sistemazione a scacchiera sulle tribune lungo il tracciato.