I più giovani campioni della storia delle Olimpiadi moderne
Siamo abituati a vedere nelle discipline olimpioniche campioni giovani. Ma forse non tutti sanno che alcuni atleti premiati, nel corso della storia dei giochi, sono riusciti a portarsi a casa medaglie d’oro non essendo ancora teenager.
Piccoli atleti crescono sul podio
Nella prima edizione dei giochi moderni, Atene 1896, fu registrato un record mai più superato. Dimitrios Loundras aveva 10 anni quando vinse una medaglia di bronzo con la squadra di ginnastica. Bisogna andare a Roma 1960, per incontrare il tedesco Klaus Zerta: a 13 anni la più giovane medaglia d’oro, ottenuta con il canottaggio, primato che detiene tuttora e lo rende un nome di spicco nella lista dei più giovani campioni alle Olimpiadi.
Sul versante femminile, Kokona Hiraki, skater giapponese, a 12 anni guadagna l’argento alle olimpiadi di Tokyo 2020. Con la sua vittoria è diventata la più giovane medaglia nella storia delle gare olimpiche. Nella stessa edizione Sky Brown, più vecchia di solo un mese, si portò a casa il bronzo per le competizioni di skateboard, un risultato che come il precedente fece felice anche chi, nelle scommesse sulle Olimpiadi, aveva puntato su queste outsider.
Il pattinaggio durante la manifestazione giapponese fu dominato da giovanissime. La 13enne brasiliana Rayssa Leal guadagnò un argento, mentre la nipponica Momiji Nishiya, è diventata una tra i più giovani ad aver vinto le Olimpiadi prendendosi l’oro a soli 14 anni. Andando all’edizione di Lillehammer del 1994, la sudcoreana Kim Yun-Mi vinse l’oro nella staffetta dei 3.000 del pattinaggio di velocità, diventando la più giovane campionessa olimpica ai giochi invernali.
Nessuna regola sull’età dal comitato
Andando a spulciare gli elenchi dei giovani atleti che hanno preso parte ai Giochi Olimpici, senza vincere medaglie, l’età si abbassa ulteriormente. È il caso di Beatrice Huștiu che, con i suoi 11 anni, ha detenuto a lungo il titolo di atleta più giovane, gareggiando nel pattinaggio di figura singolo alle Olimpiadi del 1968 a Grenoble.
Alle Olimpiadi del 1928, che si tennero nei Paesi Bassi, l’Italia partecipò con tre giovanissime ginnaste: Luigina Giavotti, di 11 anni e 301 giorni; Ines Vercesi, che aveva 12 anni e 99 giorni e Carla Marangoni, 12 anni e 269 giorni. Da allora le cose sono leggermente cambiate, anche se non vi sono limiti di età imposti dal comitato olimpico.
Questo infatti non specifica l’età minima dei partecipanti. Tuttavia oggi sono le diverse federazioni sportive internazionali a stabilire le proprie regole in materia, come spiegato sul sito ufficiale dei Giochi Olimpici. Nella ginnastica, ad esempio, a partire dal 1997 le ragazze devono avere l’età di 16 anni per partecipare ai Giochi Olimpici. In precedenza l’età minima era di 15 anni, fissata nel 1981, prima ancora di 14.