La rinascita di Mercedes e McLaren in questa stagione di Formula 1

Dopo un triennio di dominio incontrastato di Verstappen sembra tornato un po’ di equilibrio in F1, grazie alla ripresa di due scuderie tornate finalmente competitive. Ecco quali sono le prospettive e segreti di Mercedes e McLaren.

F1 nel segno del passato

Sette vittorie nei primi dieci gran premi e sette pole position consecutive. Così era cominciata la stagione 2024 di Formula 1 di Max Verstappen e della Red Bull, così com’erano finite le tre precedenti: dando la sensazione che, anche per questa tornata, avremmo assistito all’ennesimo dominio incontrastato del racing team con sede a Milton Keynes.

Poi, però, è successo qualcosa, qualcosa di inatteso e imprevedibile, ma che ha sovvertito un ordine di forze che, fino a giugno del 2024, sembrava inattaccabile, come fosse costituito d’ufficio: la Red Bull ha cominciato a perdere colpi, e lo ha fatto perché intorno a sé due squadre, su tutte, hanno cominciato a mostrare grandissimi passi in avanti.

Macchina di F1, logo McLaren Mercedes

La rinascita di McLaren e Mercedes in F1

È così che l’ennesima stagione noiosa e definita è diventate una delle annate di Formula 1 più imprevedibili degli ultimi tempi: negli ultimi otto Gran Premi né Max Verstappen, né la Red Bull, hanno vinto un solo Gran Premio e il campione del mondo in carica ha messo a referto appena tre secondi posti.

E allora, se non si può esattamente parlare di campionato piloti riaperto, visto che il margine del pilota olandese resta comunque abbastanza confortevole, è però di certo possibile asserire che nelle prossime sei corse se ne vedranno delle belle.

Il divario, la distanza, fra Red Bull e gli altri sembra finalmente colmata e la vettura messa in pista dall’ingegnere Pierre Waché ha smesso di essere la più veloce a prescindere, come peraltro ammesso dallo stesso Verstappen, che dopo tre anni si trova a rincorrere.

La sorpresa nella sorpresa è che non è la Ferrari, come molti si sarebbero aspettati (e come molti tifosi italiani sperano da tempo), ad essere diventata la prima antagonista Red Bull, ma il ritorno impetuoso della McLaren.

Per quanto la Ferrari, va detto, sia in grande crescita rispetto al passato, la scuderia che sino ad ora ha dimostrato di poter davvero pensare di giocarsela alla pari con la Red Bull, grazie a una macchina che, da luglio in avanti, ha grandissima affidabilità, è infatti, nemmeno troppo a sorpresa, la seconda più longeva del circus.

La straordinaria stagione della casa del team principal Zak Brown è ben testimoniata dalla classifica costruttori, che a sei Gran Premi dal termine vede la McLaren davanti con un buon vantaggio sulla Red Bull, che è peraltro incalzata anche dalla Ferrari, solida al terzo posto.

Il merito della McLaren è, fra i tanti, quello di avere due piloti costantemente performanti, a differenza della Red Bull, che ha visto Perez, la seconda guida dietro Verstappen, eclissarsi completamente dopo le primissime gare: il miglior risultato del messicano negli ultimi sei Gran Premi è il sesto posto del Gran Premio d’Olanda.

Dal Gran Premio di Cina dello scorso aprile ad oggi invece, quindi per quattordici gran premi consecutivi, almeno uno dei due piloti McLaren, Lando Norris e Oscar Piastri, è sempre andato sul podio.

Piloti in fiducia

Lando Norris, soprattutto, sta facendo una grandissima annata. Venticinque anni ma già alla sesta stagione consecutiva in Formula 1, il ragazzo di Bristol, dopo una lunghissima sequenza di podi, è riuscito finalmente a vincere le sue prime gare e sembra in grande fiducia.

La sua crescita testimonia di un percorso compiuto di pari passo con la McLaren, un progetto nel quale ci si è concentrati soprattutto sui dettagli. Un esempio perfetto in questo senso riguarda le partenze. Spesso Norris, in questa stagione, aveva conquistato la pole position, e sempre aveva però perso la testa della gara al primo giro, dopo la partenza.

L’analisi dettagliata di partenze e primi giri ha permesso di elaborare un piano specifico per controllare meglio frizione e acceleratore e per studiare approfonditamente il comportamento nelle gomme nei primissimi secondi di gare. Il risultato è stata una vittoria travolgente a Singapore, con Norris in testa dal primo all’ultimo giro e capace di dare un distacco di 20 secondi a Verstappen.

Non c’è soltanto la McLaren però ad essere cresciuta in questa stagione, ma anche, e forse ancora più inaspettatamente, la Mercedes. La casa tedesca ha vinto tre Gran Premi (Austria, Gran Bretagna e Belgio) e soprattutto ha fatto vedere alcune migliorie incoraggianti sulla vettura di gara, la W15.

Le due Mercedes avevano mostrato a inizio stagione grandi problemi di aderenza, nonostante un assetto aerodinamico che le manteneva molto basse sull’asfalto. Oggi invece le monoposto di Hamilton e Russell sembrano finalmente più stabili e la sensazione è che nella prossima stagione, quando al posto del pilota inglese già campione del mondo (destinato alla Ferrari) arriverà il diciottenne italiano Kimi Antonelli, il team tedesco possa tornare davvero protagonista.

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