Livorno – Spezia, scommesse bloccate per le frasi del presidente
Una frase di Aldo Spinelli, presidente del Livorno, causa il blocco delle scommesse su una partita dei labronici, ormai retrocessi matematicamente in Serie C, contro lo Spezia. Si tratta di una “prima volta” per il mondo del betting, ma non certo della prima eccentricità del vulcanico numero uno della compagine toscana.
Aldo Spinelli, un personaggio di altri tempi nel calcio italiano
Classe 1940, calabrese, Aldo Spinelli è una figura quasi mitologica, nel mondo del calcio italiano. Imprenditore attivo nel campo dei trasporti e della logistica, soprattutto per quanto riguarda le attività portuali, è stato negli anni ’80 e ’90 legato al Genoa, squadra di cui era presidente e che in quegli anni ha portato ad alcune importanti affermazioni (il Grifone è stato il primo club italiano a vincere a Anfield Road, “tana” del Liverpool) e a raggiungere le semifinali di Coppa UEFA.
Temperamento vulcanico e fumantino, Spinelli è sempre stato un beniamino della stampa per i suoi modi ruspanti e le sue dichiarazioni polemiche, che in un mondo spesso compassato e all’insegna del “volemose bene” come quello del calcio lo hanno reso popolarissimo e controverso, tra fallimenti e resurrezioni sportive. Che nel 1999, dopo l’esperienza ligure, diventasse presidente di una squadra sui generis come il Livorno è sempre sembrato quindi tutto sommato naturale.
Una frase blocca le scommesse
Con il club labronico, celebre soprattutto per la sua tifoseria decisamente connotata a sinistra e per alcuni giocatori-simbolo come Cristiano Lucarelli (in passato anche allenatore della squadra), Spinelli ha vissuto anni di alti e bassi, scanditi da retrocessioni in Serie C e promozioni. Quest’anno, però, l’avventura in cadetteria è andata male, e i granata si sono ritrovati matematicamente retrocessi in terza serie con quattro giornate di anticipo.
In occasione della 34a giornata del campionato di Serie B, però, è successo un fatto inedito persino per le bizzarrie cui Spinelli ha abituato il calcio italiano. I bookmaker, infatti, non hanno quotato tutte le 10 partite in programma, ma solo 9. All’appello mancava proprio Livorno – Spezia, finita poi con la vittoria di misura dei liguri (0-1). Come mai questa mancanza di scommesse?
Il motivo è da ricercare in un annuncio fatto pubblicamente proprio dal “presidentissimo” Spinelli, che nelle ore precedenti il match aveva comunicato alla stampa l’intenzione di non rinnovare i contratti dei giocatori in scadenza il 30 giugno. La motivazione? Gli scarsi risultati sportivi di questa stagione. La conseguenza? L’addio di molti giocatori della rosa, eccezion fatta per quelli con accordi pluriennali, quelli in prestito con diritto di riscatto e alcuni profili del settore giovanile.
I bookmaker, comprensibilmente, hanno ritenuto il contesto di Livorno – Spezia alquanto instabile, e hanno così deciso quasi unanimemente di non offrire quote sul match, lasciando all’asciutto gli appassionati dei due club ma tutelando indubbiamente gli scommettitori e la regolarità delle operazioni di gioco sulle loro piattaforme.