Maratona di New York: storia della corsa più famosa al mondo
Corsa per la prima volta nel settembre del 1970, la competizione podistica più amata dai corridori di tutti il mondo è oggi molto più che una semplice gara, ma un vero fenomeno di costume. Scopriamone la storia.
Come nasce la maratona della Grande Mela
Sono oltre 50.000 i corridori che si lanceranno per le strade della Grande Mela domenica prossima, 6 novembre, data della cinquantunesima Maratona di New York. La prima edizione si svolse cinquantadue anni fa e vide la partecipazione di appena 127 atleti, che pagarono 1 dollaro per l’iscrizione. Un cambiamento radicale rispetto alla manifestazione odierna, che ogni anno riceve oltre centomila richiesta di iscrizione, riuscendo a soddisfarne, tramite una lotteria, meno della metà.
Riuscirono ad arrivare in fondo a quella prima gara del 13 settembre 1970 solo 55 corridori. Fra loro, anche lo statunitense Gary Muhrcke, pompiere e maratoneta che si impose con un tempo di 2 ore, 31 minuti e 38 secondi: in premio, Muhrcke ricevette un orologio di dubbia qualità e dei trofei di baseball riciclati dall’associazione organizzatrice. Il percorso, molto diverso da quello odierno, che percorre tutti e cinque i cosiddetti “boroughs” di New York (Bronx, Brooklyn, Manhattan, Queens e Staten Island), si sviluppava allora lungo il perimetro di Central Park, con decine di giri del parco, fino a raggiungere la distanza di 42 chilometri.
La prima novità arrivò già nella seconda edizione, quella del 1972: vennero ammesse in gara le donne, che riuscirono anche a far annullare la regola secondo cui sarebbero dovute partire dieci minuti prima o dopo gli uomini. Beth Bonner, occhialuta ventenne arrivata da New York da Preston, nello Stato della Virginia Occidentale, non solo divenne la prima ragazza ad aggiudicarsi la mitica corsa newyorchese, ma stabilì anche un nuovo record mondiale, diventando la prima donna a scendere sotto il muro delle tre ore, chiudendo la corsa con il tempo di 2 ore, 55 minuti e 22 secondi.
La corsa procedette in tono molto minore fino al 1976, quando grazie a un’idea di un funzionario del comune di New York, il signor George Spitz, si decise di organizzare la maratona facendo attraversare agli atleti e alle atlete tutta la città, così da commemorare il bicentenario degli Stati Uniti.
La gara, con questo formato, ebbe un successo strepitoso e il sindaco Beame, fino ad allora dubbioso circa la possibilità di estendere la corsa a tutto il perimetro metropolitano, decise di confermare il percorso cittadino dei cinque distretti. Quella del 1976, peraltro, fu anche la prima volta nella storia dell’atletica in cui un corridore con una protesi, in quel caso Dick Traum, riuscì a correre e a finire una gara.
Appena nove anni dopo la prima edizione, grazie a un tam tam internazionale che ne ingigantì rapidamente la portata, la maratona di New York contava già più 10.000 corridori iscritti da ogni parte del mondo. Dalla sua prima edizione, la corsa è stata annullata soltanto due volte: nel 2012, a causa dell’uragano Sandy, e nel 2020, in conseguenza della pandemia da Covid-19.
Fra i momenti storici della corsa da segnalare c’è senza dubbio l’edizione del 1986 (vinta dall’italiano Gianni Poli) la prima disputata nel mese di novembre dopo la grande ondata di calore registratasi nel sino ad allora tradizionale periodo di settembre. Da quel momento, il penultimo mese dell’anno venne confermato come nuova data di partenza della gara. Venne corsa nel 1995, invece, l’edizione più fredda di sempre: appena tre gradi.
Tempi e vincitori storici della corsa
La norvegese Grete Waitz è una delle donne che resteranno per sempre nella storia della maratona di New York grazie ai suoi tre record mondiali consecutivi stabiliti con i tempi di 2:32:30 (1978), 2:27:33 (1979) e 2:25:42 (1980). Come se non bastasse, Waitz si è aggiudicata la corsa per ben nove volta tra il 1978 e il 1988, un record ancora oggi imbattuto.
I top winner fra gli uomini sono invece l’americano Alberto Salazar che conquistò la corsa nel 1980, nel 1981 e nel 1982, e Bill Rogers, che ancora oggi il recordman assoluto con quattro vittorie consecutive registrate tra il 1976 e il 1979. Otto gli uomini che sono riusciti a tagliare il nastro da vincitori per due volte. Fra loro, anche l’italiano Orlando Pizzolato, vincitore nel 1984 e nel 1985.
La keniana Mary Keitany, fra le donne, è invece dietro al mito Waitz, con i quattro successi di 2014, 2015, 2016 e 2018. Dietro di lei la grande Paula Radcliffe, vincitrice nel 2004, nel 2007 e nel 2008. Oggi i detentori dei migliori tempi di sempre alla maratona di New York sono, fra gli uomini, il grande keniano Geoffrey Mutai, con 2 ore, 5 minuti e 6 secondi, fra le donne, Margaret Okayo, anche lei keniana e capace di fermare il cronometro sul tempo 2:22:31: un record che resiste già da vent’anni e che potrebbe essere insidiato quest’anno da Peres Jepchirchir e Brigid Kosgei.