Microsoft acquista Activision Blizzard per 68,7 miliardi di USD

Se Microsoft era alla ricerca di un modo per emergere ancora di più nel mondo del gaming, ha trovato la soluzione giusta. L’acquisizione di Activision Blizzard è una mossa che darà presto i suoi frutti anche nel mondo dell’esport.

Microsoft si espande e ingloba Activision Blizzard

Ragazzi che giocano ai videogame, logo di Microsoft e logo di Activision Blizzard

I progetti di Microsoft per il futuro sono chiari: avanzare nel mondo del gaming.

Cosa hanno in comune le due società Microsoft e Activision Blizzard? Sicuramente il fatto di essere due big, ognuna nel relativo settore. Anche se non sono direttamente competitor, le due aziende operano in settori complementari: Microsoft è presente nel segmento dei videogiochi grazie alla sua X-Box, oltre ad aver creato titoli di giochi che costituiscono un must per gli appassionati

Activision Blizzard invece produce videogiochi e, a volerla dirla tutta, non si tratta di videogiochi sconosciuti: Call of Duty e Warcraft sono capolavori la cui fama è andata ben oltre il mondo dei videogame. Cosa può venire fuori dall’unione di queste due società? Sicuramente grandi cose, e tanto divertimento per chi ama questo tipo di svago.

Stando alle stime attuali, sembra che l’azienda co-fondata da Bill Gates nel 1975, si posizionerà al terzo posto nell’industria mondiale dei videogiochi, dopo questa mossa. Una posizione di tutto rispetto, e che giustifica il costo dell’acquisizione: quasi 69 miliardi di dollari, non proprio un’acquisizione economico. Riuscirà Microsoft a rincorrere il suo concorrente principale, Sony, a raggiungerla, magari superandola?

Il futuro mondiale del mondo dei videogiochi

Quando ad unirsi sono due società di tale calibro, le conseguenze che ne derivano si avvertono a livello mondiale. Se aggiungiamo il fatto che l’industria dei videogame ha raggiunto solo in Italia un fatturato da 2 miliardi di euro, è facile intuite che la posta in gioco è molto alta.

Ormai l’utilizzo dei videogame si espande su una fascia d’età più ampia di quella prevalente quando hanno iniziato a diffondersi i primi videogiochi. In questo modo non solo si è ampliata la base di acquisto, ma si è estesa a una fascia che ha un maggiore potere d’acquisto. Senza contare che degli effetti della pandemia di Covid ne hanno beneficiato pochi settori, tra cui proprio quello dei videogiochi. Ulteriore conferma è data dal boom degli eSports.

L’impresa su cui Microsoft ha deciso di cimentarsi ha anche dei punti di complessità. Activision Blizzard ha sulle spalle una fama che stride con i principi prevalenti in Microsoft, soprattutto per quello che riguarda il trattamento dei dipendenti e la questione della parità di genere. Ma chi acquisisce sarà la società che detterà le regole, e siamo abbastanza sicuri che Microsoft non tarderà a farlo.

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