Olimpiadi 2026 a Milano-Cortina, polemiche sul futuro di San Siro
Le Olimpiadi invernali 2026 vengono assegnate a Milano-Cortina, battuto il comitato svedese per Stoccolma-Åre. I Giochi tornano in Italia vent’anni dopo Torino 2006. Polemiche bipartisan per il futuro dello Stadio di San Siro, il sindaco Beppe Sala non le manda a dire.
Olimpiadi invernali 2026, trionfo di Milano-Cortina
Milano-Cortina in un giro di Rolex. Tanto è bastato al Comitato olimpico riunito a Losanna per votare in maggioranza in favore della candidatura italiana per l’organizzazione dei Giochi olimpici invernali del 2026. Il verdetto, comunicato dal presidente del Cio Thomas Bach alle 18.04 di lunedì 24 giugno allo Swiss Tech Center, è univoco: Milano-Cortina batte per 47 voti a 34 l’altra candidata finalista, la svedese Stoccolma-Åre, sulla quale potrebbe aver pesato anche la non irreprensibile organizzazione dei Mondiali di sci alpino dello scorso febbraio.
I Giochi olimpici invernali si disputeranno nel nostro paese per la terza volta nella storia, dopo le edizioni di Cortina 1956 e di Torino 2006. Ad aver svolto un ruolo fondamentale nella decisione, secondo le stesse parole del presidente del Cio, sono stati l’80% del consenso popolare e il 93% delle strutture già esistenti, che contribuiranno a ridurre notevolmente i costi e gli sprechi. Bach ha poi aggiunto:
Ha vinto un Paese con grande esperienza, tradizione e passione.–Thomas Bach, presidente del Cio
L’organizzazione delle Olimpiadi coinvolgerà anche altre province del Nord Italia, come Sondrio (sulla pista di Bormio verranno disputate le gare di sci alpino maschile), Bolzano (Anterselva ospiterà il biathlon), Trento (in Val di Fiemme con lo sci nordico) e Verona, dove si terrà la cerimonia di chiusura nella suggestiva cornice dell’Arena.
Olimpiadi 2026, polemiche sulla demolizione di San Siro
Dopo i grandi festeggiamenti seguiti all’assegnazione dei Giochi, è arrivato anche il momento delle prime polemiche. Il sindaco di Milano Beppe Sala, dopo aver espresso la sua soddisfazione dichiarando che “unire Milano e Cortina ha funzionato”, ha però invitato l’intero comitato organizzatore a “fare le cose per bene da subito” e “a non buttare via tempo”.
Tra i topic più caldi del post-assegnazione ha trovato un posto d’onore il futuro dello stadio Giuseppe Meazza di San Siro, a Milano. La scelta di tempo della dichiarazione del presidente del Milan Scaroni e dell’amministratore delegato dell’Inter Antonello, nella quale veniva espressa l’intenzione congiunta di demolire lo storico impianto meneghino per costruirne uno tutto nuovo, non è piaciuta al sindaco di Milano. Beppe Sala ha infatti dichiarato che una eventuale demolizione non avverrà prima del 2026, perché nelle intenzioni lo stadio di San Siro dovrà ospitare la cerimonia di apertura dei Giochi.
Contro l’abbattimento del Meazza si sono levate voci bipartisan di esponenti milanesi di tutti i partiti politici, a cominciare dal PD con Majorino e Barberis, passando per Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle, e della cultura del capoluogo lombardo, come l’architetto Boeri. Il comune resta proprietario dell’impianto e dunque la partita per il suo futuro rimane aperta e promette una lunga scia di polemiche.