Sei Nazioni 2019: la guida al più importante torneo di rugby in Europa
Nel primo weekend di febbraio è partito ufficialmente il Sei Nazioni, il torneo più importante e prestigioso per quanto riguarda il rugby in Europa. La prima giornata ha visto le affermazioni di Galles e Inghilterra, due tra le favorite assolute, oltre alla sconfitta dell’Italia, che pare destinata ancora una volta a essere la più papabile delle candidate al cucchiaio di legno, il simbolico trofeo destinato all’ultima in classifica.
Le squadre favorite per la vittoria
L’edizione 2019 del Sei Nazioni si presenta come una delle più equilibrate di sempre, nella gloriosa storia di questa competizione. L’Irlanda, detentrice del titolo, se la gioca alla pari con Galles ed Inghilterra: le tre squadre occupano la seconda, terza e quarta posizione nel ranking mondiale dietro agli All Black neozelandesi, il che fa capire l’altissimo livello tecnico della competizione. I bookmaker vedono bene la vittoria dell’Inghilterra, quotata a 1.72 da bet365: i Verdi irlandesi hanno però tutti gli occhi addosso e sono chiamati a compiere l’impresa del secondo Grande Slam consecutivo (la vittoria di tutti i match del torneo). Un gradino sotto queste tre squadre c’è la Scozia, in cerca di conferme e ormai da anni in grande crescita a livello internazionale. Non si può poi non menzionare anche la Francia: i galletti sono sempre una mina vagante della manifestazione, capace di grandi imprese come di tonfi incomprensibili.
Non sono invece molto rosee le prospettive della nazionale italiana, che pare inesorabilmente destinata a conquistare il suo quattordicesimo Wooden Spoon (il cucchiaio di legno riservato all’ultima squadra classificata) su venti partecipazioni. L’ultima partita vinta dagli azzurri risale al 2015 (19-22 contro la Scozia). Da allora è stato un pianto greco o poco meno, per tutta una serie di ragioni: la crescita del rugby irlandese e gallese, in primis, ma soprattutto la mancanza di visione della nostra Federazione, di cui giocatori e tecnici sono le prime vittime. L’obiettivo della nazionale, realisticamente, sarà quello di non finire ultimi: e non sembra oggettivamente un obiettivo alla portata dei nostri.
I risultati della prima giornata
Una giornata non priva di risultati sorprendenti, la prima del Sei Nazioni 2019. Venerdì 1 febbraio il Galles ha espugnato lo Stade de France, battendo i nostri cugini d’Oltralpe per 24-19. Non è stata esattamente una passeggiata, per i gallesi, che erano sotto addirittura 16-0 all’intervallo ma che nella ripresa si sono scatenati, guidati da un George North stratosferico, mentre i francesi hanno commesso un vero e proprio harakiri, confermandosi una squadra “pazza” e con qualche problema di tenuta mentale.
Sabato 2, invece, la giornata si è aperta con la nostra sconfitta in casa della Scozia. Il punteggio di 33-20 (12-3 nel primo tempo) racconta di un match mai davvero in discussione, con i nostri che si sono trovati ad inseguire fin dai primi minuti, nonostante la buona prova di Palazzani e Padovani e il record di presenze nel torneo di Sergio Parisse (66). Gli scozzesi hanno sfoderato un grandissimo Blair Kinghorn, che con tre mete ha di fatto piegato la nostra difesa. Peccato, perché era forse la partita per noi più abbordabile.
Il vero colpaccio lo hanno fatto però gli inglesi, che sono andati a vincere a Dublino contro i campioni in carica dell’Irlanda: 20-32 lo score finale, un punteggio che non ammette repliche e racconta di una gara molto ben amministrata dai Red Rose, in vantaggio anche all’intervallo per 17-10. Niente Grande Slam, quindi, per i Verdi, e sconfitta che potrebbe avere impensabili ripercussioni a livello di morale, così come anche, in senso ovviamente opposto, per gli inglesi, guidati da un ottimo Henry Slade, autore di due mete.
Nel prossimo weekend altre tre sfide in programma: l’Irlanda va a far visita alla Scozia e deve assolutamente trovare la vittoria per non abbandonare anzitempo i sogni di gloria, mentre l’Italia ospita il fortissimo Galles con ben poche speranze di poterne contenere gli assalti. Promette scintille infine Inghilterra – Francia, con i britannici in grande spolvero e che proveranno a mettere in saccoccia punti importantissimi per la vittoria finale.