Speciale Euro 2024 – Turchia, gioventù e speranze di gloria

Dopo la delusione di Euro 2020 la Turchia intende riscattarsi e vuole rappresentare la sorpresa di quest’estate. Potrebbe essere l’occasione giusta, visto che talento e compattezza non mancano. Scopriamone i segreti.

Una squadra finalmente bilanciata

18 giugno 2024: è la data in cui, alle ore 18, al Westafalenstadion di Dortmund, la Turchia allenata da Vincenzo Montella esordirà a Euro 2024 sfidando la Georgia. La rosa dei turchi sta prendendo forma per un torneo nel quale la squadra dei “Sultanlar” dovrà provare ad andare oltre gli obiettivi minimi, anche grazie al supporto di tifosi che le permetteranno di giocare quasi in casa: in Germania, infatti, vivono più di 3 milioni di turchi.

L’intenzione è inoltre quella di cancellare la fallimentare campagna di EURO 2020, che vide i turchi a casa dopo appena tre partite e altrettante sconfitte, 8 reti incassate e una sola segnata. Un’onta che la spedizione del 2024 ha l’obiettivo dichiarato di cancellare e, come scopriremo, i mezzi necessari per farlo.

EURO 2024 e logo della Turchia

La Turchia vuole sorprendere a EURO 2024

Di sicuro si parte con una rosa profondamente rinnovata, tanti giocatori che rispetto al 2021 hanno accumulato esperienza e diversi giovani che nel frattempo sono balzati in prima pagina, rinforzando il gruppo con talento e creatività. Il capitano Hakan Calhanoglu, ad esempio, è cresciuto esponenzialmente nelle sue tre stagioni all’Inter e oggi, a 30 anni, è chiaramente il giocatore di punta della squadra, nonché uno dei migliori centrocampisti al mondo.

Al suo fianco, pronti a condividere con lui la scena, ci sono giocatori come Cengiz Under, l’ex Roma e Marsiglia che è ormai alla terza stagione consecutiva di alto livello, Salih Özcan, che farà la finale di Champions League con il Borussia Dortmund, e Cenk Ozkacar, 23enne che si candida a una maglia da titolare sulla fascia destra in difesa dopo un’annata molto solida al Valencia.

Ulteriori vibrazioni positive sono arrivate dal sorteggio: la Turchia potrebbe fare bene anche perché il destino le ha riservato un posto nel gruppo F, decisamente non irresistibile e che la vedrà sfidare Portogallo, Repubblica Ceca e la Georgia qualificata per la prima volta a una competizione internazionale. Esclusi i lusitani, che hanno una delle rose migliori nella loro storia, le altre due gare possono essere vinte: con un po’ di fortuna la banda di Montella potrebbe andare addirittura oltre gli ottavi di finale.

Da questo punto di vista serve ricordare che la Turchia era in un girone di qualificazione non semplicissimo ma che ha comunque superato più che agevolmente da prima classificata, tenendosi alle spalle solide realtà come Croazia e Galles. Montella è arrivato sulla panchina turca nel settembre del 2023, dopo l’esonero del tedesco Kuntz, che a dire il vero non stava facendo male ma era comunque inviso alla tifoseria, rinomata per essere una delle più calde d’Europa.

L’ex Aeroplanino ha raccolto 3 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte in 6 gare, dando alla squadra un’impostazione tattica molto chiara e in linea con il suo stile di gioco da allenatore. Parliamo di un 4-2-3-1 che in fase di non possesso può diventare un 4-4-1-1, molto fluido e che fa grande affidamento sulle doti creative e geometriche dei suoi giocatori più inventivi.

La formazione titolare

Montella ha sperimentato molto in questi mesi e solo tre giocatori hanno sempre fatto parte dei suoi 11 di partenza: Ismaiol Yuksek, Kerem Akturkoglu e Baris Alper Yilmaz. In realtà, con tutte la rosa a disposizione, solo Akturkoglu si gioca, in vista degli Europei, delle vere chance di cominciare dal primo minuto.

Per il resto il portiere del Trabzonspor Ugurcan Cakir dovrebbe partire titolare, anche se non arriva da una stagione strepitosa. Dietro di lui, considerate l’annata non eccezionale di Altay Bayindir al Manchester United, chiuso da Onana, occhio al 35enne Gunok che ha fatto benissimo quest’anno al Besiktas.

In difesa ci sono grandi novità, con l’ex Sassuolo, Atalanta e Juventus Demiral che rischia il posto e Soyuncu addirittura forse fuori dalle convocazioni. Di sicuro ci saranno Kabak, titolare e oggi all’Hoffenheim in Germania, Celik della Roma e il già citato Ozkacar del Valencia.

Il centrocampo può contare invece su numerose certezze. Insieme ad Hakan Calhanoglu dovremmo vedere Kokcu del Benfica e Ozcan del Dortmund, con Arda Guler, esploso nel Real Madrid di Carlo Ancelotti, pronto a entrare a partita in corso e a muoversi su tutto il fronte avanzato della trequarti.

Davanti Montella punta molto sul 19enne juventino Kenan Yildiz, schierato molto spesso da quanto è arrivato in panchina. Kerem Akturkoglu sembra essere un’altra pedina chiave dei titolari: non è un vero e proprio bomber, ma è comunque capace di garantire un lavoro importante e costante per la squadra.

Dopo la Georgia, contro cui, come si scriveva sopra, i turchi partiranno il 16 giugno, ci saranno le sfide al Portogallo, il 22 giugno, sempre a Dortmund, e poi alla Repubblica Ceca, il 26 giugno, ad Amburgo. È proprio in quest’ultima sfida che, probabilmente, si decideranno le sorti della qualfiicazione turca al tabellone finale.

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