Supercoppa Italiana, si cambia: come funziona il nuovo format
Sulla scorta di quanto sperimentato in Spagna, anche l’Italia cambia il format della Supercoppa: non più vincitrice dello scudetto contro vincitrice di Coppa Italia, ma torneino a 4 squadre. Ecco come funzione a quando parte.
Supercoppa Italiana, nuovo format dal 2024
Non più la partita secca, ma un mini-torneo a 4 squadre. La Supercoppa Italiana cambia formula dal 2024: lo ha comunicato di recente la Lega Serie A, a margine di una assemblea. Il nuovo sistema prende ispirazione da quanto sperimentato in Spagna, con la Supercoppa disputata in Arabia Saudita nello scorso gennaio tra Real Madrid, Barcellona, Betis Siviglia e Valencia.
Dunque, il format prevede la squadra vincitrice del titolo nazionale, la vincitrice della coppa nazionale, la seconda classificata in campionato e la finalista della coppa nazionale. Nel nostro caso, si affronteranno la squadra vincitrice dello scudetto, quella che ha vinto la Coppa Italia, la seconda classificata in campionato e la finalista di Coppa Italia. Poi ci sono i casi particolari…
Ad esempio, in caso di sovrapposizioni, con la squadra campione d’Italia che vince anche la Coppa, oppure con la seconda in campionato che vince o è finalista di Coppa Italia, si procederà selezionando la terza classificata in Serie A, e così via. La Supercoppa 2024 si giocherà in Arabia Saudita, come nel 2025, 2028 e 2029. Ancora ignote le sedi della prossima edizione.
Supercoppa a 4: i pro e i contro
Se la via da seguire è quella indicata dalla Spagna, con l’edizione 2023 che ha reso quella iberica la Supercoppa più ricca d’Europa con un valore economico pari a circa 40 milioni di euro, allora difficilmente il calcio italiano resisterà alla tentazione. Soprattutto, considerando quanto da tempo l’Italia fatichi a reggere il peso della concorrenza di campionati più attraenti.
Il salto di qualità economico sarà notevole: al momento, il montepremi globale della Supercoppa è di circa 7,5 milioni di euro, mentre con la nuova formula 7 milioni li incasserà solo la squadra vincitrice. C’è un però, e non di poco conto, anzi, è la ragione per cui Luigi De Siervo – AD della Lega Serie A – ha definito il format “non definitivo”: la congestione dei calendari.
Tra campionati, coppe europee e slot nazionali, l’agenda del calcio è fitta con tutto ciò che ne consegue anche in termini di maggiori infortuni. Se ne dovrà ragionare per bene. Intanto, se la formula sarà quella adottata in Spagna, la Supercoppa Italiana vedrà sfidarsi vincitrice scudetto-finalista Coppa Italia e vincitrice Coppa Italia-2ª classificata in Serie A, quindi la finalissima tra le vincenti.