Entrate erariali gioco: il 50% da apparecchi da intrattenimento
Un recente studio di PWC Italia, pubblicato su Affari e Finanza, analizza in dettaglio la distribuzione erariale del settore giochi. Gli apparecchi da intrattenimento rappresentano la fetta maggiore, ma crescono anche gioco online e scommesse.
Erario e Gioco: 50% dei contributi dagli apparecchi

Il peso erariale degli apparecchi da intrattenimento e del gioco online
11,6 miliardi di euro: a tanto ammonta il contributo portato dall’industria italiana del gioco pubblico legale all’Erario. Uno studio elaborato da PWC Italia e pubblicato su Affari e Finanza ci aiuta a entrare nel dettaglio di questa contribuzione, per capire meglio l’evoluzione di alcune dinamiche interne al settore e, magari, riuscire a prevedere tendenze e possibili scenari futuri.
Il dato più macroscopico di tutti è quello relativo ai cosiddetti apparecchi da intrattenimento. L’insieme di slot, AWP e VLT distribuiti sul territorio è responsabile del 50% delle entrate erariali. Una cifra notevole, seppure in calo, mentre la rimanente metà dei contributi è distribuita tra gli altri segmenti, sia appartenenti al retail – o gioco fisico – che al comparto dei giochi a distanza.
Con il 17% le lotterie rappresentano la seconda voce. Sul terzo gradino del podio si piazza il gioco del Lotto, che ha pesato per l’11%. Più in basso, troviamo gli skill games con il 7%, i giochi numerici a totalizzatore e quello a base sportiva (che hanno contribuito per circa il 6% a testa, quindi Bingo (2%) e infine le scommesse virtuali (1%) a fare da fanalino di coda.
Cresce il gioco online, e con il riordino…
Un altro dato di evidenza clamorosa è la crescita del peso del gioco a distanza sul totale del volume delle giocate. Nel 2024, secondo quanto appare dal report di PWC Italia, il 46% delle giocate è stato generato dal comparto a distanza. Si tratta di un dato in crescita e il riordino del gioco online, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ormai un anno fa, cambierà tutto.
Gli esperti ritengono infatti probabile che da ciò possa derivare un nuovo boom del settore, anche in considerazione della possibile eliminazione del divieto totale di pubblicità e sponsorizzazioni provenienti dal gioco d’azzardo, contenuto nel Decreto Dignità e che grava sul settore dal 2018. Non a caso, gioco online e scommesse sportive hanno confermato i rispettivi trend, con crescite rispettivamente del 10% e del 12,5% su base annua.
Un’ulteriore prova di ciò che stiamo dicendo arriva delle stime di AGIC (Associazione Gioco e Intrattenimento in Concessione), contenute nel rapporto di PWC Italia e che analizzano l’orientamento degli investimenti. La maggior parte di essi è stato ultimamente destinato alla sicurezza, sia infrastrutturale che informatica, per non farsi trovare impreparati. Accanto a ciò ci sarà la sorveglianza dell’ADM nella lotta al gioco illegale, con al momento circa 11mila siti oscurati.