Copa Libertadores 2024, la finale è tutta brasiliana
Sabato 30 novembre si fermerà tutta l’America Latina per sintonizzarsi con l’Estadio Monumental, in Argentina, dove si sfidano, in una finale inedita, due compagini brasiliane mitiche. Ecco tutti i dettagli dell’evento conclusivo della Copa Libertadores 2024.
Atletico Mineiro vs Botafogo: la finale è brasiliana
Sarà la sessantacinquesima finale nella storia della Copa Libertadores quella che si terrà all’Estadio Monumental di Buenos Aires nell’ultimo giorno di novembre, alle 17 ora locale. Un orario particolare per la partita più importante del trofeo più prestigioso per club dell’America Latina, ma che è stato scelto per permettere anche agli appassionati europei di potersi godere lo spettacolo (in Italia saranno le 20).
Si gioca nel tempio del River Plate, una delle grandi d’Argentina, paese che ormai non riesce ad aggiudicarsi una finale dal 2018. All’epoca a sfidarsi furono proprio il River Plate e il Boca Juniors, peraltro nell’ultima finale giocata con partite di andata e ritorno: dal 2019 in avanti si è passati alla gara in sede unica, decisa all’inizio della competizione. E da quel momento in poi, la Libertadores è andata sempre a club brasiliani.
Le due squadre che si incontreranno il prossimo 30 novembre per contendersi la coppa più ambita del Sudamerica non appartengono però al gotha del calcio latino. Il Botafogo, infatti, questa coppa non l’ha mai vinta e si presenta in finale per la prima volta nella sua storia. L’Atletico Mineiro, invece, vanta un successo, datato 2013, contro l’Olimpia paraguaiano, battuto all’epoca per 4 a 3 ai rigori.Entrambi sono club storici, fondati rispettivamente nel 1904 e nel 1908, ma non appartengono alla nobiltà del calcio brasiliano, e hanno in bacheca un numero di titoli tutto sommato ridotto, rispetto a squadre come Palmeiras, Flamengo, Santos, Corinthians.
Il Botafogo arriva a questa finale dopo il sontuoso restyling operato dal magnate statunitense John Textor (che però ha diversi problemi a Lione), che dopo aver acquistato il club nel 2022 ha investito in maniera ingente sul mercato, portando la rosa del “O Glorioso” a un valore, secondo Transfermarkt, di 140 milioni di dollari, inferiore, in Brasile, solo a quelle di Flamengo e Palmeiras.
Giocatori come l’argentino Thiago Almada (che molto probabilmente si muoverà in direzione Premier League a gennaio), il venezuelano savarino, la coppia d’attacco Igor Jesus – Luiz Enrique, farebbero gola a qualsiasi club in Sudamerica e vengono da una stagione di altissimo livello.
Il Botafogo, infatti, un po’ a sorpresa, ha dominato sia nel Brasileirao, dove si sta giocando il titolo con il Palmeiras, che in coppa, nonostante un inizio in sordina. Arrivati secondi nel girone, hanno poi eliminato il favoritissimo Palmeiras agli ottavi, quindi il San Paolo ai quarti e infine gli uruguaiani del Peñarol, che questa coppa l’hanno portata a casa per ben sei volte, in semifinale.
Attenzione però, perché anche se la stagione scintillante dei ragazzi allenati da Artur Jorge propone il Botafogo come favorito d’ufficio per la vittoria della Libertadores, va registrata una flessione preoccupante nelle ultime settimane.
Nel Brasileirao, infatti, il Botafogo ha bruciato un vantaggio di 13 punti dal Palmeiras e adesso, a tre partite dalla fine, le due squadre si trovano appaiate a 70 punti, con la pressione tutta addosso alla squadra bianconera.
La storia sembra molto simile a quella del 2023, quando il Botafogo buttò via un enorme vantaggio maturato a inizio campionato smettendo di vincere nelle ultime dieci giornate e subendo l’inesorabile rimonta proprio del Palmeiras: i fantasmi del 2023 non aiutano certo la squadra di Rio de Janeiro dal punto di vista psicologico.
Finale Copa Libertadores ’24, pronostico aperto
Dall’altra parte si presenta invece a Buenos Aires un Atletico Mineiro che nel campionato brasiliano sta andando molto male (decimo posto e senza vittorie da sette partite), ma che ha dominato in lungo e in largo in una Coppa Libertadores giocata in maniera davvero sorprendente.
Dopo aver dominato il girone, chiuso al primo posto con una sola sconfitta e tenendo dietro Peñarol, Rosario Centrale e Caracas, il “Galo” si è liberato del San Lorenzo agli ottavi di finale, dei campioni uscenti del Fluminense (capitanato da Thiago Silva) ai quarti, e del River Plate in semifinale: un ruolino di marcia incredibile che, al di là di una stagione piena di alti e bassi li rende inevitabilmente, nonostante una condizione di partenza da leggeri sfavoriti, capaci di qualsiasi cosa.
Davanti, poi, possono contare su un terzetto davvero esplosivo: Hulk, Paulinho, Deyverson. Hulk è il capitano, l’idolo incontrastato della tifoseria dell’Atletico Mineiro, e arriva da una stagione solida, in cui ha messo a segno venti gol e inanellato prestazioni da trascinatore assoluto.
Paulinho, 23 anni, 19 gol in stagione, è tornato in patria dopo un’esperienza in chiaroscuro al Leverkusen, in Germania, ed è subito riesploso: grazie al suo talento elettrico, rientrando dalla fascia, assicura enorme imprevedibilità all’attacco dell’Atletico MG.
E poi c’è Deyverson, l’attaccante buffone arrivato quest’estate e subito protagonista con i suoi gol in Libertadores, un giocatore atipico, che a volte ruba l’occhio più per i suoi comportamenti che per la sua tecnica, ma che questa coppa l’ha già vinta nel 2021 e che sulla partita secca può stravolgere gli equilibri.