Coppa del mondo di sci alpino 2023/2024: si parte!
Lo svizzero Marco Odermatt e la statunitense Mikaela Shriffin ripartono in pista da campioni in carica, entrambi alla ricerca del terzo successo consecutivo. Partono, anche in questa stagione, da grandi favoriti per la vittoria finale.
Mondiali di sci 2023/24: chi fermerà Odermatt e Shriffin?
I tradizionali slalom giganti di Soelden, in Austria, aprono sabato 28 ottobre la cinquattottesima edizione della coppa del mondo di sci alpino. In totale, fra maschile e femminile, si disputeranno ben novanta gare, suddivise in quattro discipline: Slalom, Slalom Gigante, Super Gigante e Discesa Libera. Si chiude il 24 marzo con la finale di Saalbach-Hinterglemm, antipasto dei Campionati del mondo 2025, che si terranno nella medesima location.
Il Circo Bianco gareggerà principalmente in Europa (Italia, Austria, Francia, Slovenia, Germania, Bulgaria e Svizzera) con tre tappe confermate negli Stati Uniti e la new entry di Mont-Tremblant in Canada, che ospiterà due slalom giganti femminile il 2 e il 3 dicembre. Le discese di Zermatt-Cervinia, il 18 e il 19 novembre, aprono invece la stagione della velocità, segnando inoltre la prima tappa nella storia della Coppa del Mondo organizzata da due paesi, Italia e Svizzera in questo caso, in condivisione.
Sul fronte maschile, non sembrano esserci rivali per Marco Odermatt, che nella passata stagione ha messo insieme tredici vittorie e nove podi, assicurandosi, oltre al titolo generale, anche i trofei per Gigante e SuperG e stabilendo un nuovo record di punti in una singola stagione: ben 2042. Da Odermatt, 26 anni, ci si comincia ora ad aspettare un eventuale filotto di successi anche in discesa libera, soprattutto dopo i Campionati del mondo di Courchevel, dove si è aggiudicato l’oro.
Aleksander Aamodt Kilde, secondo nella classifica generale dello scorso anno e vincitore del titolo in discesa libera, dovrebbe drasticamente migliorare le sue performance, se volesse davvero impensierire Odermatt, nel Gigante. Se consideriamo, però, che non è riuscito nemmeno a finire tre delle sette gare a cui ha preso parte la scorsa stagione, appare difficile immaginare un capovolgimento di fronte.
Il novergese Henrik Kristoffersen, argento in gigante alle olimpiadi del 2018 in Corea del Sud, è arrivato sul podio in sette delle ultime otto stagioni, ma non sembra attrezzato per impensierire Odermatt. Diverso il discorso relativo all’austriaco Marco Schwarz, che l’anno scorso ha dimostrato di potersi disimpegnare alla grande in tutte le discipline, conquistando nello slalom gigante un bronzo ai Campionati del mondo e tre podi in Coppa del mondo, oltre a un secondo posto in Super-G e a un quarto posto nella discesa libera (quarto ai Mondiali). Se dovesse trovare solidità nello slalom, potrebbe diventare il vero contender di Odermatt.
Fra le donne, sembra ancora più scontata la leadership di Mikaela Shiffrin, che dopo aver superato, la scorsa stagione, il record di 86 vittorie in Coppa del Mondo, strappato allo svedese Ingemar Stenmark, punta adesso a conquistare il suo sesto titolo assoluto. Se si confermasse campionessa, raggiungerebbe la mitica Annemarie Moser-Proell come sciatrice più titolata di sempre.
Shriffin, cui mancano 12 vittorie per raggiungere quota cento successi, è già adesso considerata da gran parte degli addetti ai lavori la più grande sciatrice di tutti i tempi e non sembra che, fra le colleghe, ce ne sia davvero qualcuna in grado di fermarla. Petra Vlhova e Wendy Holdener nello slalom, Federica Brignone e Lara Gut-Behrami in Gigante e in SuperG, Sofia Goggia nella discesa libera, possono puntare ai trofei di disciplina ma restano ancora distanti dall’americana.
Occhio alla croata Zrinka Ljutic, che l’anno scorso, ad appena 20 anni, è andata sul podio per la prima volta in carriera. Da seguire anche la svedese Hanna Aronsson Elfman, nonostante un infortunio al piede sinistro che ne ha rallentato la preparazione, e la giovane italiana, che gareggia però per l’Albania, Lara Colturi. Sedici anni, figlia della campionessa olimpica Daniela Ceccarelli, di lei si dice un gran bene e sarà interessante vedere come ha recuperato dal brutto infortunio al legamento crociato anteriore patito lo scorso febbraio.
Le speranza italiane
Sul fronte maschile la coperta azzurra è davvero corta. Dominik Paris sembra ormai agli sgoccioli di carriera in libera, così come Mattia Casse che a 34 anni viene però da una stagione, quella 2022/2023, che è stata la sua migliore in carriera. Alex Vinatzer in slalom ha fatto vedere di essere in linea con i top, ma gli manca ancora costanza. Schieder in super-G, Tommaso Sala e Filippo Della Vite in slalom sono da seguire, mentre in gigante vedremo cos’avranno da tirare fuori De Aliprandini e Zingerle. Ultima stagione per Giuliano Razzoli e Stefano Gross.
Fra le donne si parte da Sofia Goggia, stella dello sci azzurro, vincitrice della coppa di discesa libera da tre anni e pronta al quarto successo consecutivo. Sarebbe bello immaginarla a battagliare con Shriffin per il titolo assoluto, ma sinora, nonostante ne abbia le qualità, non ha trovato ritmo. Aspettative alte anche per Federica Brignone, specie in Super-G, mentre Marta Bassino (che deve tornare ai suoi livelli) ed Elena Curtoni (bene la sua stagione 2022/2023) vanno tenute in altissima considerazione.