Giro d’Italia 2024, favoriti: ci sono alternative a Tadej Pogacar?
Manca poco al via della 107ª edizione della Corsa Rosa e, guardando ai partecipanti al Giro d’Italia 2024 Tadej Pogacar non sembra avere rivali. Vediamo però chi potrebbe tentare il colpo a sorpresa.
Quote Giro d’Italia 2024: Pogacar imprendibile?
L’edizione numero 107 del Giro d’Italia si presenta come una delle più scontate, almeno in apparenza, per quanto riguarda i discorsi sulla vittoria finale. Da mesi, quando è emerso che avrebbe partecipato alla Corsa Rosa per la prima volta in carriera, il nome dello sloveno Tadej Pogacar è stato istantaneamente la risposta più logica alla domanda “chi vincerà il Giro d’Italia 2024?”Il 25enne fuoriclasse della UAE Team Emirates non è un semplice favorito, ma IL favorito per definizione, considerando sia le sue credenziali nelle corse a tappe (due vittorie e due secondi posti negli ultimi quattro Tour de France), sia la forma palesata finora nel 2024 (1° a Strade Bianche e Liegi-Bastogne-Liegi). Infatti, per le scommesse sul Giro d’Italia, le quote SNAI*, danno la sua vittoria finale ad appena 1.30.
Nonostante un favorito così netto, si tratta sempre di una corsa molto complicata, che si dipanerà stavolta su 21 tappe per 3.321 km complessivi. Le sorprese, dunque, non possono essere del tutto escluse. Vediamo allora chi altro, fra i 176 partecipanti delle 22 squadre presenti, può ambire a indossare la Maglia Rosa del Giro d’Italia 2024 a Roma, dove la corsa si concluderà.
Le possibili alternative e le chance italiane
Il secondo favorito è Geraint Thomas a 6.50. Nel 2023 l’inglese venne beffato da Roglic nell’ultima crono e dunque, nonostante i 38 anni, il capitano Ineos è ancora un candidato credibile. Dietro, scalpitano Damiano Caruso e Antonio Tiberi, entrambi della Bahrain Victorious, italiani e a 15: tuttavia il secondo, 22enne reduce dal 3° posto al Giro delle Alpi, è considerato la punta di diamante del team.
Vedere i nomi di due azzurri tra i primi quattro favoriti del Giro è confortante, in un momento in cui fatichiamo terribilmente a produrre campioni e soprattutto ciclisti competitivi per le grandi corse a tappe. L’ultimo nostro rappresentante capace di trionfare nella Corsa Rosa è stato Vincenzo Nibali nel 2016. Ed è stato proprio “lo Squalo”, recentemente, ad avvisare Pogacar sulle insidie di una corsa che non può mai essere data per scontata e in cui niente può essere lasciato al caso.
Tra gli altri possibili guastatori c’è Ben O’Connor, 28enne passista-scalatore australiano, 2° al Giro delle Alpi e dato a 25. Poi non si può escludere un altro veterano come Romain Bardet (quota 20), e inseriamo tra le possibili sorprese anche il giovanissimo Cian Ujtdebroeks. L’infortunio di Wout Van Aert lancerà questo belga classe 2003 come punta del team Visma, e la quota 33 è davvero molto interessante.
*Quote soggette a variazioni