La finale di Billie Jean King Cup, la Coppa Davis femminile
Si gioca a Malaga dal 13 al 20 novembre, una settimana di fuoco con dodici squadre partecipanti e un grande equilibrio nei pronostici per la vittoria finale. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Billie Jean King Cup 2024.
BJK Cup, l’Italia arriva con grandi speranze
La Billie Jean King Cup 2024 chiude di fatto la stagione tennistica internazionale e l’Italia si presenta ai nastri di partenza con chance di poter ripetere l’ottimo torneo del 2023. Allora le ragazze si arresero in finale contro il Canada di Marina Stakusic e Leylah Fernandez, non esattamente due atlete trascendentali.
Quest’anno il torneo si presenta molto più interessante, sulla carta, visto che diversamente dalla passata stagione, quando diverse big diedero forfait, in Spagna si vedranno Iga Swiatek, Paula Badosa, Karolina Muchova, Emma Raducanu, tutte tenniste importanti.
L’Italia capitanata da Tathiana Garbin si presenta alla fase finale della Billie Jean King Cup 2024 con Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto, Lucia Bronzetti, Sara Errani e Martina Trevisan. È una bella squadra, e c’è il ritorno di Sara Errani, che darà una grandissima iniezione di fiducia ed esperienza al gruppo.La bolognese questa coppa, quando ancora si chiamava Federation Cup, l’ha vinta per tre volte: nel 2009, nel 2010 e nel 2013. Mancava dal 2019, ma è stata riportata nel team delle Azzurre del tennis in virtù della sua meravigliosa annata come doppista, una specialità nella quale, a 37 anni, Errani sta tirando fuori grandi risultati, grazie ai quali sta allungando la carriera.
L’intenzione di Garbin, soprattutto, è quella di assicurarsi una delle migliori coppie di doppio viste in questa stagione sul circuito, quella composta, appunto, da Errani e Paolini e che si è aggiudicata, oltre a una straordinaria medaglia d’oro ai Giochi Olimpici, anche i WTA 1000 di Roma e Pechino, arrivando in finale al Roland Garros.
Guardando poi al confronto con il 2023, c’è curiosità per vedere come si comporterà in campo Elisabetta Cocciaretto. La ventitreenne di Ancona è leggermente calata, in quanto a ranking, in quest’annata, ma ha raggiunto gli ottavi al Roland Garros e si è aggiudicata il titolo al WTA 125 di Charleston, il terzo in carriera.
La sensazione è che sarà lei ad affiancare la fantastica Jasmine Paolini come singolarista, prendendo il posto, rispetto alla finale dell’anno passato, di Martina Trevisan, che arriva invece da una stagione molto difficile e nella quale è pian piano scivolata fuori dalla top 100. Lei e Lucia Bronzetti restano comunque due risorse molto importanti e vedremo se verranno chiamate in causa.
Si parte il 16 novembre, sfidando ai quarti la vincente della sfida, sulla carta molto equilibrata fra Giappone e Romania. Da lì, in caso di eventuale successo, si andrà a giocare la semifinale il 19 novembre, con la finalissima prevista per il 20.
Numeri alla mano, si può ipotizzare che Paolini e compagne abbiano le carte in regola per raggiungere almeno la semifinale. Da lì in poi bisognerà capire lo stato di forma individuale delle giocatrici e anche gli incroci che potrebbero mettere davanti l’Italia alla Polonia di Iga Swiatek.
Un torneo aperto a tante possibili sorprese
ll formato di questa competizione lascia aperte numerose opzioni e non si può limitare, nell’analisi della possibile squadre vincitrice, a meri calcoli di classifica. Se è vero infatti che la Polonia, guidata dalla numero 2 del ranking WTA Iga Swiatek, è considerata fra le favorite, bisogna però tenere d’occhio anche squadre che potenzialmente potrebbero sembrare fuori dai giochi.
Gli Stati Uniti, ad esempio, sono una candidata da tenere in grande considerazione. La mitica capitana Lindsay Davenport (giocatrice sublime, ex numero 1 al mondo e vincitrice di tre Slam ma un po’ dimenticata perché schiacciata fra Martina Hingis, Steffi Graf e i primi successi delle sorelle Williams) non ha potuto convocare la fresca vincitrice delle Finals WTA e numero 3 al mondo Coco Gauff, svuotata da una stagione lunghissima, né la numero 7 Jessica Pegula, che ha dei problemi al ginocchio.
Fanno però parte della spedizione Danielle Collins, numero 10 al mondo, fra le giocatrici più esperte in circolazione, vincitrice di un WTA 1000 e di un 500 quest’anno, e poi Peyton Stearns, ventitreenne ormai stabilmente in top 50 e che anche in questa stagione ha dimostrato di essere in un percorso di crescita costante.
Ashlyn Krueger, 20 anni, numero 65 del ranking, dovrebbe essere la prima riserva in singolare, mentre nel doppio Team USA può schierare Taylor Townsend, che ha vinto il doppio a Wimbledon quest’anno, e Caroline Dolehide, che a Londra si è fermata in semifinale, così come aveva fatto qualche mese prima al Roland Garros di Parigi.
Occhio anche alla Repubblica Ceca, che ha vinto questa competizione per sei volte dal 2011 al 2018 (ma prima che il torneo cambiasse formato) e che porta a Malaga una squadra in grande forma. Karolína Muchova è 22esima nel ranking, Linda Noskova 26esima, Marie Bouzkova è 45esima e Kateřina Siniaková la segue subito dietro al quarantaseiesimo posto.
Siniaková, inoltre, è numero 1 al mondo nel ranking di doppio, ha vinto Wimbledon in coppia con la statunitense Townsend e ha conquistato la medaglia d’oro nel doppio misto alle Olimpiadi di Parigi. Insomma, questa è una squadra che ha tutto per arrivare fino in fondo.