La World Surf League: il campionato dei surfisti
L’annata 2025 è già partita con le prime due tappe ad Hawaii e Abu Dhabi e andrà avanti sino alle finali di inizio settembre. Fra i qualificati c’è anche l’italiano Leonardo Fioravanti. Ecco come funziona questo mondo di nicchia della World Surf League.
World Surf League, tra folli e sognatori
Il surf è da sempre considerato lo sport ribelle e cool, quello che fanno i ragazzi e le ragazze belli e maledetti. Da molti, però, non è davvero classificato come disciplina sportiva vera e propria, ma quasi come un divertissement per ragazzini ricchi: niente di più sbagliato.
Il surf è una vera e propria cultura, con milioni di appassionati in tutto il mondo e una base di praticanti in crescita esponenziale. È anche per questo che la World Surf League sta diventando un evento sempre più seguito, con una rete importante di sponsor e un calendario fittissimo di appuntamenti.
La 2025 World Surf League è partita lo scorso 27 gennaio con la prima tappa del calendario, il Lexus Pipe Pro tenutosi nella Banzai Pipeline di Oahu, alle Hawaii. La competizione, andata avanti fino all’8 febbraio, ha visto il successo dell’hawaiano Barron Mamiya fra gli uomini (ottimo secondo posto dell’italiano Fioravanti) e dell’australiana Tyler Wright fra le donne.Ma prima di addentrarci più in profondità dentro i dettagli di questa stagione, cerchiamo di capire un po’ meglio come funziona questo torneo. La World Surf League è una competizione nella quale si confrontano i migliori surfisti al mondo, invitati attraverso un processo di qualificazione che vede strappare l’accesso ai top 22 del Championship Tour e ai top 10 della Challenger Series, cui si aggiungono poi due wild card per tutta la stagione e due wild card a disposizione degli organizzatori di ogni tappa.
Il punteggio delle competizioni di surf è legato a diversi elementi di valutazione, che includono la qualità della surfata e la tipologia di onda cavalcata ma che soprattutto si fondano sull’analisi della difficoltà delle manovre, della varietà dell’azione in acqua, dell’originalità della performance acrobatica, e della velocità. Insomma, non si tratta solo di tecnica, o solo di forza, ma di una grande combinazione di elementi.
I voti, in scala da 0 a 10, vengono assegnati da una giuria di cinque giudici, con i voti agli estremi, il più alto e il più basso, che vengono eliminati, e i restanti tre voti a fare la media. Nelle World Surf League vengono assegnati punti, che valgono poi per la classifica generale, e che garantiscono al vincitore di ogni tappa 10.000 punti.
Il meglio della WSL, Brasile contro Hawaii
Dal 1964 ad oggi, dunque in una sessantina di edizioni, solo due volte ad aggiudicarsi il titolo è stato un surfista che non provenisse da Stati Uniti, Australia o Brasile: le eccezioni furono negli Sessanta e Settanta, con il peruviano Felipe Pomar e il sudafricano Shaun Thomson ad aggiudicarsi il torneo.
Nell’ultimo decennio la competizione è rimasta appannaggio di Brasile e Hawaii, con l’hawaiano John John Florence a interrompere per tre volte il dominio verdeoro di Gabriel Medina, Adriano de Souza, Filipe Toledo e Italo Ferreira. La stagione, da questo punto di vista, è ricominciata lì dov’era finita, cioè a dire con il successo (inatteso a dire il vero) nella prima gara, di un hawaiano, Barron Mamiya, come detto anche in precedenza, e la risposta, nella seconda tappa Abu Dhabi, del Brasile, con Italo Ferreira che ha battuto il primo colpo fra i contendenti per la vittoria finale.
Un elemento da sottolineare è che John John Florence, campione in carica, ha deciso di non partecipare alla World Surf League di quest’anno per permettere al giovane messicano Alan Cleland di prendere il suo posto.
Le tappe sono in totale undici e si tengono, oltre che nelle già citate Hawaii e Abu Dhabi, in Portogallo, El Salvador, Australia, Stati Uniti, Brasile, Sudafrica e Tahiti. La finale, invece, valida anche come dodicesima tappa, sarà organizzata alle Isole Figi.
Fra le donne, invece, Caitlin Summers, vincitrice della World Surf League 2024, è partita alla grande con un secondo posto nella prima gara, seguito da una vittoria ad Abu Dhabi. La prossima tappa, il MEO Ripcurl Portugal, a Peniche, sarà già importante per cominciare a fare la vera selezione verso la vittoria finale.