Le Olimpiadi 2024 dell’Italia: bilancio e considerazioni finali

La compagine italiana torna dalla Francia eguagliando il numero di medaglie della precedente edizione, ma con più ori e una maggiore distribuzione fra gli sport. Approfondiamo com’è andata davvero a Parigi 2024.

Italia a Parigi 2024, 2 settimane piene di successi

Dodici ori, tredici argenti, quindici bronzi: quaranta medaglie e il nono posto nel medagliere, tenendo dietro la Germania, come non succedeva da ben sessantaquattro anni, vale a dire dall’edizione dei Giochi Olimpici di Roma 1960. E in questo quadro vale la pena citare il record dei quarti posti, ben venticinque: nessuno ha fatto meglio (peggio) di noi. E poi i quinti posti, ben ventisette.

Si tratta, in ogni caso, di un’Olimpiade che va celebrata come un assoluto successo. Le medaglie sono arrivate da diciannove sport diversi e i dieci ori sono stati conquistati nella vela e nel nuoto due volte e quindi nella canoa slalom, nel ciclismo su pista, nella ginnastica artistica, nella scherma, nel tiro sportivo, nel tennis e nella pallavolo: a Tokyo, invece, cinque ori su dieci li si era vinti con l’atletica.

Logo Parigi 2024

Parigi 2024, per l’Italia Olimpiade positiva

L’Italia, rispetto alla rassegna giapponese di quattro anni fa, ha poi portato in finale addirittura 79 atleti, invece dei 67 della scorsa edizione, e nella classifica a punti di competitività complessiva ha raggiunto il quinto posto.

Si tratta, in pratica, di una speciale graduatoria che calcola, con un sistema di punteggio, tutti gli atleti in grado di raggiungere la finale nella loro disciplina, quindi di essere fra i primi otto atleti del mondo. Da questo punto di vista l’Italia ha fatto benissimo, inchinandosi soltanto a Stati Uniti, Cina, Francia e Gran Bretagna.

Fra i tanti successi azzurri, è rimasto forse poco pubblicizzato, anche perché arrivato in una disciplina di nicchia, un fatto molto importante di questa spedizione olimpica in Francia: l’Italia ha portato a casa anche un record del mondo.

Lo hanno fatto registrare nello skeet misto Diana Bacosi e Gabriele Rossetti, colpendo 149 piattelli su 150 nella fase di qualificazione, in una gara nella quale si sono poi aggiudicati l’oro. Tanti successi significano anche tanti soldi che escono dalle casse del Coni.

Le atlete e gli atleti, infatti, oltre che con le medaglie avevano un accordo economico, in caso di vittoria, con il Comitato Olimpico nazionale. 180.000 euro per l’oro, 90.000 euro per l’argento, 60.000 euro per il bronzo. In totale, così, Malagò dovrà premiare i medagliati azzurri con una cifra che sfiorerà i dieci milioni di euro complessivi.

Olimpiadi 2024: sorprese, imprese e delusioni

Prima di partire per Parigi si era discusso molto, e con toni entusiastici, di quante medaglie sarebbero potute arrivare dal momento d’oro dell’atletica italiana. La realtà, purtroppo, ha però dato un riscontro molto diverso rispetto alle aspettative e così la disciplina più attesa dei Giochi ha regalato all’Italia soltanto due bronzi e un argento.

Proprio da quest’ultima medaglia è opportuno partire, perché il secondo posto di Nadia Battocletti nei 10000 metri femminili entra di diritto nella gallerie delle grandi imprese dello sport italiano. La ragazza trentina, dopo aver corso qualche giorno prima un 5000 metri molto sfortunato, ha emozionato, con la sua gara coraggiosa e un po’ pazza, non solo i tifosi italiani, ma gli appassionati di tutto il mondo.

E parlando di impresa, non si può certo fare a meno di menzionare l’oro della ragazze della pallavolo, che dopo gli anni convulsi della gestione Mazzanti hanno ritrovato serenità con il mitico Julio Velasco in panchina, portando a casa il primo oro olimpico nella storia della pallavolo italiana, in un torneo dominato, nel quale hanno perso un solo set in sei partite.

Bellissimi anche gli ori di Alice D’Amato alla trave nella ginnastica artistica e di Sara Errani e Jasmine Paolini nel doppio femminile, così come merita una menzione la generosa prestazione di Giorgio Malan nel pentathlon, medaglia di bronzo che ci riporta sul podio in questa disciplina dopo 36 anni.

Infine, qualche nota stonata. Ci si aspettava di più senza dubbio, da Fabbri nel lancio del disco, da Simonelli nei 110 ostacoli, da Tortu sia sui 200 che in nella staffetta 4×100, rimasta fuori dal podio anche a causa di una sua frazione poco brillante. E poi ci sono state le delusioni, ma legate a condizioni fisiche incerte, di Tamberi, Stano, Palmisano, tutte medaglie praticamente annunciate prima dei Giochi, ma che non si sono invece concretizzate.

L’appuntamento, adesso, è a Los Angeles 2028, un’edizione dei giochi che si preannuncia altamente spettacolare e per la quale la California pare spenderà una cifra superiore ai 9 miliardi di dollari fra per infrastrutture e logistica.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati
Articoli più letti
Back to Top