Liegi-Bastogne-Liegi: Tadej Pogacar vuole entrare nella storia
Il Trittico delle Ardenne giunge a conclusione con l’edizione numero 109 della Liegi-Bastogne-Liegi. Il detentore Remco Evenepoel e lo scatenato Tadej Pogacar sono i favoriti d’obbligo, ma la corsa è aperta a diverse altre soluzioni.
Liegi-Bastogne-Liegi: duello Pogacar-Evenepoel
Il Trittico delle Ardenne è da sempre fonte di spettacolo, nella primavera del ciclismo, ma raramente è stato atteso come questa volta. La motivazione di tale attesa ha un nome e un cognome: Tadej Pogacar. Il 24enne sloveno ha deciso di fare il fenomeno anche nelle grandi classiche, ma soprattutto sta vivendo un mese di aprile da vero alieno, motivo per cui le quote per le scommesse Liegi-Bastogne-Liegi sono tutte a suo favore.
Prima il Giro delle Fiandre portato a casa il 2 aprile, poi ha iniziato a prendere di mira il Trittico delle Ardenne: il 16 ha vinto la Freccia Vallone, il 19 l’Amstel Gold Race. E ora cerca il tris nella prova più antica del Trittico, la Liegi-Bastogne-Liegi, che esiste addirittura dal 1892 e che Pogacar ha già vinto nel 2021.
Lo sloveno non sarà però favorito unico, visto che al via ci sarà anche il campione in carica, e non è uno qualunque ma Remco Evenepoel. Il belga della Soudal-Quick Step è adattissimo al percorso accidentato della Liegi e arriva abbastanza fresco perché ha saltato le altre classiche primaverili preferendo altre corse a tappe, in preparazione al grande obiettivo che è il Giro d’Italia.
I rivali di Pogacar nella sua caccia alla storia
Evenepoel sarà dunque l’ostacolo principale fra Tadej Pogacar e la storia, ovvero l’essere il terzo corridore a vincere tutte le prove del Trittico delle Ardenne nello stesso anno. Prima di lui solo in due ci sono riusciti, Davide Rebellin nel 2004 e Philippe Gilbert nel 2011. Nessuno, però, aveva vinto anche il Fiandre e la Parigi-Nizza.
Fra i possibili guastafeste impossibile non menzionare l’altro belga Quinten Hermans dell’Alpecin-Deceuninck, secondo lo scorso anno e in possesso dello spunto in velocità che può rivelarsi decisivo in un percorso come quello della Liegi. Poi c’è la Trek-Segafredo che sarà al via con due jolly importanti come Mattias Skjelmose e il nostro Giulio Ciccone, senza dubbio l’italiano con più speranze nella corsa.
Altri nomi da annotare nel taccuino per l’edizione numero 109 della Doyenne (nomignolo della corsa) sono sicuramente Romain Bardet del Team DSM, Aleksandr Vlasov della Bora-Hansgrohe, Matej Mohoric e Mikel Landa della Bahrain-Victorious, Ben Healy e Neilson Powless della EF Education-EasyPost e Thomas Pidcock della Ineos-Grenadiers, sfortunato nell’Amstel ma in possesso delle caratteristiche perfette per arrivare in fondo alla Liegi-Bastogne-Liegi.