Premier League 2024/25: il punto dopo il girone di andata

Il Liverpool di Slot ha dominato la prima parte di stagione, mentre il Manchester City sembra caduto in una crisi irrisolvibile e l’Arsenal continua a restare un po’ incompiuto. Ecco cosa è successo sinora e cosa aspettarsi da questa Premier League 2024/25.

Premier League 2024/25, incontenibili Reds

Con l’addio di Jurgen Klopp, arrivato dopo nove stagioni ricche di successi e bel calcio, si era pensato che anche il Liverpool potesse cadere nell’oblio già vissuto da Arsenal e Manchester United dopo la chiusura dei cicli tecnici vissuti, rispettivamente, con Arsene Wenger e Alex Ferguson.

La risposta del club del Merseyside è stata invece, in questa prima parte di stagione, roboante: un dominio assoluto in Premier, con una sola sconfitta (contro il Nottingham Forest) e il miglior attacco del campionato. Numeri importanti, che peraltro fanno il paio con quelli della Champions: in Europa i ragazzi di Arne Slot viaggiano a punteggio pieno con sei vittorie su sei partite e un solo gol subito.

Calciatore in azione, logo Premier League

Il punto sulla Premier League 2024/25

Se non si può parlare di sorpresa, dal momento che il Liverpool resta una delle grandi storiche del calcio inglese, è comunque un ruolino di marcia impressionante per un club che la scorsa estate non ha investito molto sul mercato e che sembrava essere quasi a fine ciclo.

Di certo c’è che la squadra di Slot si è sinora avvantaggiata anche del tracollo inatteso del City di Guardiola, che nel momento in cui scriviamo è addirittura fuori dall’Europa (sesto in classifica) e 12 punti, con una partita in più, dalla capolista Liverpool.

Fra i motivi di questa debacle ci sono evidentemente alcune difficoltà tattiche innescate dall’infortunio di Rodri. Senza il talento e la fisicità dello spagnolo i Citizens hanno infatti perso, questa la sensazione, il giocatore guida, l’uomo in grado mettere ordine e sostanza e, soprattutto, di equilibrare le diverse anime, quella creativa e quella tatticamente ieratica, del gruppo.

È così che sono maturate le quattro sconfitte consecutive di novembre 2024, arrivate contro Tottenham, Brighton, Bournemouth e Liverpool e che oggi pesano tremendamente sulla classifica. L’Arsenal sino ad ora sta recitando il solito copione: è lì, sembra pronto a tornare a vincere, ma continua a mancargli qualcosa.

Nello specifico, sembra i Gunners abbiano un disperato bisogno di una punta di primo livello. Sono troppo pochi i 7 gol di Havertz in confronto ai 18 di Salah, ai 16 di Haaland, ai 13 di Isak, del sorprendente Bryan Mbeumo del Brentford, Cole Palmer. Proprio Palmer sembrava poter essere l’uomo della definitiva rinascita Chelsea, che nella primissima parte di stagione avevano tenuto botta egregiamente.

Maresca, sulla panchina del Chelsea, ha vissuto però un dicembre complicato, perdendo punti importanti e scivolando fino al quarto posto della classifica, forse definitivamente fuori contatto ormai per la lotta al titolo. Resta comunque la sensazione, rispetto alle annate precedenti, che i Blues stiano pian piano diventando una squadra “normale”, e non soltanto un album di figurine.

La sorpresa del Forest e la risalita del Newcastle in Premier

C’è una sorpresa assoluta sinora in questa Premier League e si chiama Nottingham Forest. Dal 7 dicembre a metà gennaio, la squadra allenata dal portoghese Nuno Espiritu Santo ha inanellato sei successi consecutivi e soprattutto ha fatto vedere come, dopo la salvezza stentata della passata stagione, oggi sia una squadra incredibilmente solida.

Gli inserimenti di Milenkovic, arrivato dalla Fiorentina per 12 milioni e il cui valore è già sopra quota 30, e del centrocampista centrale Elliott Anderson, pagato 41 milioni al Newcastle, hanno sistemato la spina dorsale della squadra, che sta inoltre beneficiando dell’ottima stagione del trentatreenne neozelandese Chris Wood: già 11 gol in stagione.

Difficile dire se il Nottingham potrà davvero tenere questa media punti fino alla fine e andare in Champions, la sensazione è che un calo fisiologico dovrà inevitabilmente arrivare, ma si può senza dubbio immaginare, in considerazione della solidità difensiva mostrata sinora, che non ci sarà un crollo, quanto, piuttosto, una serena frenata.

Il Nottingham d’altronde non dovrà guardarsi soltanto dal possibile (probabile) rientro del Manchester City, ma anche da un redivivo Newcastle, che dopo una partenza stentata, anche grazie al ritorno di Tonali, ha messo il turbo: quinto posto, un punto dietro al Chelsea, e l’impressione che possa ancora crescere.

Ennesimo disastro, in qualche modo annunciato, per il Manchester United, che dopo un altro mercato a comprare figurine naviga al tredicesimo posto, lontanissimo da una qualificazione europea e a 7 punti dalla zona retrocessione. Male anche il Tottenham, che appena un punto sopra ai Red Devils e non sembra in grado di poter risalire la classifica.

Dietro, oltre a un ultimo, disastroso Southampton (cui la cura Juric non ha fatto alcun effetto), praticamente già retrocesso, battaglieranno per mantenere la categoria l’Ipswich, il Leicester, il Wolverhampton e l’Everton. Potrebbe restare risucchiato anche il Crystal Palace, che però ha dato incoraggianti segni di continuità a dicembre e che per questo, secondo chi scrive, riuscirà a mantenersi a distanza.

Il pronostico secco, dopo la fine del girone d’andata, è Liverpool campione, in Champions con Arsenal, City e Newcastle, Chelsea in Europa League e…buon girone di ritorno.

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