Saudi Pro League 2023/24: i favoriti al titolo del campionato più ricco

Fino a pochissimi anni fa, la massima aspirazione dell’Arabia Saudita nel calcio era quella di ospitare a peso d’oro finali di competizioni europee. Oggi, invece, la Saudi Pro League è un torneo emergente e… pericoloso. Vediamo cosa ci attende per la nuova stagione 2023/24.

Saudi Pro League: i favoriti del torneo 2023/24

Calciatore in uno stadio, logo Saudi Pro League

Saudi Pro League 2023/24: i favoriti del ricchissimo campionato

I soldi non possono comprare tutto, si diceva. Nel calcio, però, questo proverbio scricchiola sempre di più. L’Arabia Saudita si propone come nuova realtà calcistica e lo fa grazie a una strategia che non ha letteralmente difese: offrire un sacco di soldi ai migliori giocatori del mondo. L’ingaggio di Cristiano Ronaldo da parte dell’Al-Nassr nel gennaio scorso è stato il “tappo”.

Da CR7 e i suoi 200 milioni annui in avanti, infatti, si sono susseguiti colpi di mercato pazzeschi, o almeno a cifre pazzesche e non pareggiabili da nessun altro campionato al mondo, compresa la ricchissima Premier League. Si pensi che l’Al-Nassr, che oltre a Ronaldo ha ingaggiato anche Brozovic dall’Inter, secondo SNAI* è solo la seconda favorita della Saudi Pro League 2023/24, a 3,65.

In merito alle scommesse sulla Saudi League, i primi favoriti sono i campioni in carica dell’Al-Ittihad, dati a 2,90. La squadra allenata da Nuno Espirito Santo ha preso due stelle come Karim Benzema e N’Golo Kanté a parametro zero, ricoprendoli d’oro. E che dire dell’Al-Hilal? 3° nell’ultima stagione, il club biancoblù ha ingaggiato Sergej Milinkovic-Savic, Kalidou Koulibaly e Ruben Neves, consolidandosi come terza candidata al titolo, a 3,80.

Perché l’Arabia spende così tanti soldi nel calcio

Dunque, non solo grandi campioni al crepuscolo, come si poteva pensare nel caso di Cristiano Ronaldo. La Saudi Pro League punta ormai anche atleti nel pieno della loro maturazione, convincendoli a giocare un campionato che fino a qualche anno fa quasi nessuno conosceva, nonostante esista dal 1976. Quella saudita dell’attirare campioni è solo parte di una strategia globale.

Una strategia che punta a un branding con lo sport come rompighiaccio, ma con obiettivi importanti in termini di legittimazione politica ed economica. Il primo effetto è stato quello di far schizzare la Saudi Pro League al 1° posto tra i campionati nazionali asiatici più seguiti. Impossibile dire cosa accadrà in Europa, le cui difficoltà economiche possono facilitare l’ascesa araba.

Nell’immediato, i colpi sembrano ancora lontani dall’essere finiti. Uno dei prossimi potrebbe essere Marco Verratti, corteggiato dall’Al-Hilal e che potrebbe cedere per circa 50-60 milioni all’anno. E si pensi che anche una neopromossa come l’Al-Ettifaq può permettersi di ingaggiare un allenatore top come Steven Gerrard. La quota dell’eventuale impresa per l’ex capitano del Liverpool è interessante: l’Al-Ettifaq campione d’Arabia paga 20.

*Quote soggette a variazioni

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