Speciale Euro 2024 – Croazia, l’immortale con nuovi obiettivi

Inseriti nel girone della morte, insieme a Italia, Spagna e Albania, Modric e compagni partono per la campagna tedesca convinti di poter arrivare fino in fondo. Scopriamo quali sono le loro reali possibilità della Croazia in questo Europeo.

Croazia a Euro 2024, l’ultimo ballo di Luka Modric

Sono passati meno di due anni dalla semifinale mondiale raggiunta dalla Croazia a Qatar 2022. Un traguardo straordinario per una squadra che, a dire il vero, ha abituato nel tempo a prestazioni di altissimo livello nelle competizioni internazionali. Merito di un’impostazione tattica molto rodata e del talento di alcuni giocatori al top assoluto nei loro ruoli.

Fra loro, ovviamente, c’è Luka Modric, che a 38 anni condurrà la Croazia, da capitano, durante l’ennesimo torneo e che ci si aspetta potrebbe chiudere la sua carriera con la maglia della nazionale del suo paese proprio con questa competizione.

Euro 2024, logo Croazia

Le aspettative della Croazia a Euro 2024

Nella medesime condizioni c’è un altro dei perni dell’undici croato: Marcelo Brozovic. Passato la scorsa estate dall’Inter all’Al Nassr, Brozovic, a 31 anni, sembra orientato a fare di Germania 2024 l’ultimo grande torneo con la Croazia, non prima però di comporre, con Modric, una delle cerniere mediane più complete e dinamiche di tutto il torneo.

Insomma, c’è aria di smobilitazione per una squadra che però non sembra essere a fine ciclo, ma che è stata capace, nell’ultimo biennio, di rinnovarsi in maniera intelligente. Qualificatasi a Euro 2024 da seconda, dietro la Turchia, in un gruppo non trascendentale, ma mostrando comunque la miglior difesa del girone (solo 4 gol subiti in 8 partite), la Croazia ha infatti inserito in rosa ragazzi molto interessanti.

Fra questi c’è Josip Stanisic, ventiquattrenne terzino ambidestro nell’ultima stagione in prestito al Bayer Leverkusen, ma di proprietà del Bayern Monaco (che ha deciso di puntarci per la prossima stagione) e Luka Ivanušec, venticinquenne del Feyenoord.

L’esordio per il gruppo allenato da Zlatko Dalic, sulla panchina dei croati dal 2017, è da brividi: il 15 giugno, alle ore 18, all’Olympiastadion di Berlino, c’è di fronte la Spagna. Sicuramente sarà l’impegno più difficile per la Croazia, che però è abituata, forse anche più degli iberici se si prendono in considerazione gli ultimi quattro anni, alle partite importanti.

Quattro giorno dopo sarà il momento della sfida più abbordabile, l’incontro con l’Albania, il 19 giugno alle 15, al Volksparkstadion di Amburgo. Questo è un match che i croati affronteranno da favoriti assoluti, sia per l’evidente sbilanciamento in termini di qualità della rosa, che per la tipologia di gioco delle due squadre. L’Albania potrebbe subire in maniera particolare il gioco per ampiezza dei croati.

L’atto finale del gruppo è fissato per il 24 giugno, alle ore 21, a Lipsia. La partita contro l’Italia sarà molto probabilmente decisiva per il passaggio del turno e le Croazia, seppure inferiore agli Azzurri in quanto a blasone, appare invece forse addirittura più forte dell’Italia, se si guarda alla composizione della rosa. Sarà insomma un incontro dal pronostico apertissimo.

Formazione Croazia a Euro 2024, a volte ritornano

Abbiamo già detto di Modric e Brozovic. Ma in realtà non sono gli unici due giocatori che potrebbero lasciare la maglia della nazionale dopo Euro 2024 per sopraggiunti limiti di età e che si ritrovano a giocare per la Croazia per l’ennesima volta.

Perisic, Vida, Kramaric, giocatori nel giro della squadra croata da un decennio, saranno infatti, ancora una volta fra i protagonisti. In porta i giochi sembrano fatti: il titolare è Dominik Livakovic, numero 1 molto esperto, oggi al Fenerbahce dopo che le sue prestazioni al mondiale ne avevano alzato esponenzialmente le quotazioni: per lui allora si era parlato addirittura di Manchester United.

In difesa la cerniera centrale non si discute: giocheranno Josko Gvardiol, rivelazione a Qatar 2022 e protagonista di una buona stagione con il City(seppur con una sbavatura pesantissima nella finale di FA Cup contro lo United), e il veterano Domagoj Vida, all’AEK Atene. Pograncic, del Lecce, dovrebbe essere il primo cambio.

A metà campo, già detto di Modric e Brozovic, a chiudere il terzetto dei miracoli sarà ovviamente l’altra stella croata, Mateo Kovacic, giocatore diventato subito fondamentale per Guardiola al City. Dietro questo terzetto di intoccabili ci si aspetta un po’ di spazio sia per Mario Pasalic dell’Atalanta che per Nikola Vlasic del Torino. Sono infatti due giocatori versatili e che dalla panchina, a partita in corso, possono aggiungere tante variabili offensive.

Davanti la sicurezza si chiama ancora Andrej Kramaric. Con lui non sorprenderebbe se alla fine riuscisse a strappare una maglia da titolare anche l’ennesimo veterano di questa squadra, l’ex Inter e Tottenham Ivan Perisic, oggi tornato all’Hajduk Spalato.

Attenzione anche a due vecchie conoscenze del campionato italiano: Ante Budimir, un passato con Crotone e Sampdoria, ha fatto una stagione da 17 gol con l’Osasuna in Spagna e sarà la prima alternativa a Kramaric. Marko Pjaca invece, dopo un brutto infortunio che ne rovinò ormai otto anni fa l’esperienza juventina, quest’anno ha finalmente trovato continuità al Rijeka ed è pronto per scorrazzare sul fronte sinistro alto del campo.

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