Speciale Euro 2024 – Francia alla ricerca della rivalsa post Mondiali

C’è chiaramente Kylian Mbappè, da molti considerato oggi il più forte calciatore al mondo. Ma insieme a lui c’è una squadra completa, che può sulla rosa più versatile fra quelle agli Europei. Vediamo i punti di forza e le incertezze di questa Francia per Euro 2024.

Francia a Euro 2024: una squadra con pochi punti deboli

Un girone di qualificazione sulla carta insidioso, ma che è stato letteralmente dominato. Una finale di Coppa del Mondo persa nel dicembre del 2022 soltanto ai calci di rigore. Il giocatore, Kylian Mbappè, che oggi come oggi è forse quello che influisce di più sulle sorti della propria squadra. Una varietà infinita di soluzioni tecniche e tattiche, grazie a un serbatoio di giocatori sul quale nessun altra squadra al mondo può contare.

La Francia guidata da Didier Deschamps, sulla panchina dei transalpini ormai da quasi dodici anni, è considerata da tutti gli addetti ai lavori una delle favoritissime alla vittoria finale degli Europei 2024 e lo stesso allenatore ex Monaco e Juve non si nasconde, ammettendo che la sua squadra è effettivamente una serie a candidata ad alzare il trofeo.

Logo Euro 2024, logo nazionale francese

Euro 2024: il percorso della Francia

Il percorso di qualificazione, nel girone B, è stato implacabile: 7 vittorie e 1 pareggio, squadra imbattuta e un solo punto lasciato per strada, contro la Grecia. Gli Europei di Germania 2024 la vedono invece inserita in uno dei gruppi più tosti della competizione, insieme a Polonia, Austria, Olanda, tre squadre che possono dare fastidio a tutti e che possono contare su individualità importanti.

I Bleus faranno il loro esordio lunedì 17 giugno alle 21, sfidando l’Austria alla Merkur-Spiel Arena di Dusseldorf. Questa partita non va assolutamente sottovalutata e potrebbe regalare grandi sorprese. Se è vero che la Francia è sulla carta molto superiore, bisogna però considerare che, dall’arrivo di Ralf Rangnick sulla loro panchina, gli austriaci hanno fatto grandi miglioramenti e sono accreditati come una delle possibile sorprese a Germania 2024.

La Francia ha perso in casa contro la Germania nell’ultima amichevole giocata alla fine di marzo, mostrando alcuni limiti per quanto riguarda la costanza nelle ricerca del risultato. L’Austria invece ha rifilato un pesante 6 a 1 alla Turchia e sta proponendo il modello del Red Bull Salzburg, vale a dire quello dei ragazzini assatanati che corrono da ogni parte del campo per novanta minuti, anche in nazionale. Se in teoria non ci dovrebbe essere partita, in realtà questa potrebbe essere la sfida più complessa da giocare per la Francia, che quando è messa alle corde sull’intensità va un po’ in difficoltà.

La seconda sfida, quella all’Olanda, il 21 giugno all’Arena di Lipsia, non sembra invece poter riservare grandi colpi di scena. È vero che per blasone quella Orange è una squadra importante, ma i ragazzi di Koeman hanno dimostrato di soffrire tremendamente le accelerazioni francesi, che hanno vinto due volte, e comodamente, nel girone di qualificazione, rifilando peraltro agli olandesi anche un 4 a 0.

Il gruppo dei francesi si chiude contro la Polonia, il 25 giugno al mitico Westfalenstadion di Dortmund. La Polonia si è qualificata con fatica, ma è una squadra scorbutica, con individualità importanti e che agli ultimi mondiali, incontrata dalla Francia agli ottavi, nonostante il 3 a 1 finale aveva dato parecchio filo da torcere. Dei tre match che Mbappè e compagni dovranno affrontare nel girone, resta comunque, sicuramente, quello dal risultato più scontato.

Prima Mbappè, poi tutti gli altri

Sembra quasi banale sottolinearlo, ma la squadra francese ha un solo giocatore davvero imprescindibile: Kylian Mbappè. Ad appena venticinque anni il ragazzo nato a nei sobborghi di Parigi è già il capitano della squadra, con la quale ha messo a segno 46 gol in 77 partite. Per il gioco destrutturato ed elettrico della squadra di Deschamps il suo talento eclettico è decisivo, soprattutto nei contropiedi fulminanti con i quali la Francia ha dimostrato di poter destabilizzare le partite.

Per il resto, non sembrano esserci dubbi sulla titolarità in porta, che dovrebbe essere affidata al Mike Maignan, portiere del Milan, la stessa squadra da cui arriva l’unico sicuro del posto da titolare nel quartetto difensivo: Theo Hernandez. Per il resto, Deschamps ha mischiato molto le carte e se Koundé sembra favorito sulla fascia destra, sarà grande battaglia al centro fra Konatè, Lucas Hernandez, Saliba, Upamecano e Pavard.

A centrocampo c’è aria di rifondazione, con il diciottenne del Paris Saint Germain Zaire-Emery che sta velocemente scalando le gerarchie: non sarebbe una sorpresa vederlo non solo convocato, ma anche nelle rotazioni in campo a Germania 2024. Scontate le chiamate di Rabiot, Tchouameni, Dembelè e Camavinga, vedremo se nella lista che verrà diramata il 16 maggio ci sarà anche qualche sorpresa, come quella di Kephren Thuram.

Sicuro del posto davanti dovrebbe essere l’altro Thuram, l’interista Marcos, che con Kolo Muani, l’inossidabile Giroud, il fondamentale Griezmann e il già citato Mbappè dovrebbe comporre il reparto di attacco. Qualche possibile nome imprevisto potrebbe arrivare dalla difesa, dove Malo Gusto, che sta facendo una stagione di personalità nella disastrosa annata del Chelsea, potrebbe strappare la chiamata all’ultimo respiro.

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