Speciale Euro 2024 – Italia, l’ennesima ricostruzione
Il demiurgo Spalletti ha un compito difficile, quello di restituire credibilità a una squadra che, dopo il successo di tre anni fa, si è persa fra risultati deludenti e una cronica mancanza di talento. Vediamo come l’Italia arriva a Euro 2024.
Italia a Euro 2024, ripartire dalla fondamenta
11 luglio 2021. È la data nella quale Giorgio Chiellini, allo stadio Wembley di Londra, alzava il trofeo di campioni d’Europa dopo la vittoria, ai rigori, dell’Italia contro l’Inghilterra. Sembra passata una vita da allora, eppure sono appena tre gli anni di distanza.
In mezzo, traumatica e ormai tristemente abituale, c’è stata la mancata qualificazione ai mondiali in Qatar, che ha resettato tutto quello di buono fatto da Mancini, andato via ormai quasi un anno fa, forse anche perché schiacciato da un fallimento davvero, stavolta, inatteso.
Gli è subentrato, dopo il bello scudetto conquistato con il Napoli, l’allenatore toscano Luciano Spalletti, che sembra essere riuscito, nei circa nove mesi di lavoro sin qui portato avanti con gli Azzurri, a ricreare entusiasmo sia dentro che fuori dal campo.L’Italia si è qualificata a Germania 2024 da seconda classificata nel girone C, dietro l’Inghilterra imbattuta, dovendo però sudarsi il passaggio sino all’ultima partita, uno 0 a 0 con l’Ucraina che è valso da vero e proprio spareggio, dentro o fuori, con le squadre appaiate a 13 punti: gli Azzurri sono andati avanti grazie alla miglior differenza reti.
Da allora l’Italia ha giocato due amichevoli, bruttine, a marzo, contro Ecuador e Venezuela, due partite vinte, ma senza sussulti, e che hanno lasciato incertezze, invece di dirimere dubbi. Sulla strada verso l’Europeo ci saranno due test, uno contro la Turchia e l’altro contro la Bosnia, che permetteranno a Spalletti di effettuare le ultime valutazioni sulla rosa a disposizione.
L’esordio nella competizione avverrà il 15 giugno, alle ore 21, contro l’Albania, al Westfalenstadion di Dortmund. Sulla carta dovrebbe essere un match a senso unico, con l’Italia nettamente favorita, ma sia la tigna mostrata dagli albanesi durante le qualificazioni (vittoria del girone E, tenendo dietro Polonia e Repubblica Ceca), che lo scarso rodaggio degli Azzurri potrebbero giocare brutti scherzi.
Si prosegue il 20, alla Veltins-Arena di Gelsenkirchen, con la sfida alla Spagna di De la Fuente. Anche le Furie Rosse sono, come l’Italia, in una fase di restaurazione, ma la base tecnica della squadra appare più solida di quella italiana, con la presenza di talenti che, a oggi, sembrano più pronti. Per questo, la sensazione è che gli spagnoli partano con l’assoluto favore del pronostico.
Infine, il 24 giugno, alle ore 21, ecco la partita da dentro o fuori, il match contro la Croazia alla Red Bull Arena di Lipsia. Spalletti teme questa sfida, soprattutto per le caratteristiche di fisicità e contrattacco veloce dei croati, che potrebbero mandare in difficoltà una squadra corta ma poco abituata a giocare insieme come quella italiana. Insomma, è una partita aperta a qualsiasi risultato, con l’Italia, fosse anche solo per la sua storia, favorita naturale, ma la Croazia decisamente in grado di portare a casa i tre punti.
Formazione Italia a Euro 2024, scelte controcorrente
Il nome di Fagioli nella lista dei convocati ha fatto storcere il naso a più di un appassionato. Chiamare infatti un ragazzo squalificato per scommesse, che non ha praticamente mai giocato in stagione e che non ha alcuna dimestichezza con la maglia azzurra è sembrato un azzardo forse un po’ esagerato. Allo stesso modo, la chiamata di Acerbi (poi messo fuori causa da un infortunio) non era piaciuta a quanti non perdonano ancora il centrale interista per il brutto caso di razzismo con Juan Jesus.
In porta, ad ogni modo, ci sarà sicuramente Gigio Donnarumma, confermato anche nel ruolo di capitano nonostante una stagione di alti e bassi. Dietro di lui (e molti lo vorrebbero titolare) Vicario, che a Londra, in maglia Tottenham, ha fatto una splendida annata.
In difesa Spalletti, a meno di esperimenti dell’ultimo momento, dovrebbe giocare a 4 e se gli esterni sono ormai definiti, con Di Lorenzo e Dimarco, al centro, dopo gli infortuni di Acerbi e Scalvini, è lotta serrata fra Buongiorno, Calafiori, Bastoni e Mancini: la sensazione è che potrebbero spuntarla Buongiorno e Bastoni (che è però più abituato alla difendere a 3).
Diversa la situazione qualora il tecnico di Certaldo dovesse optare per un 3-4-1-2: in quel caso Bastoni, Mancini e Darmian potrebbero comporre il terzetto difensivo. A centrocampo, al momento, l’unico sicuro del posto è Barella, mentre per il resto molto dipenderà dalle attitudini tattiche richiesta da Spalletti alla squadra, con Jorginho, Cristante, Pellegrini e Frattesi tutti in lotta per una maglia.
Anche davanti mancano certezze, l’attacco, non è un mistero, è infatti, già da tempo, il punto debole di questa squadra. Federico Chiesa è la certezza, il giocatore che con le sue accelerazioni può fare la differenza in qualsiasi momento. Per il resto, Retegui, Raspadori e Scamacca battagliano per il ruolo di numero 9, con l’ariete italo-argentino del Genoa favorito.
La curiosità di vedere in campo quest’Italia completamente inedita è molta, così come il timore che la cronica mancanza di talento offensivo possa portare all’ennesima delusione internazionale. Di certo, le aspettative sono molto basse: basterà passare il girone e almeno si sarà salvata la faccia. Da lì in avanti, tutto è possibile: l’Italia, a questi tornei, le partite se le gioca sempre, anche in annate contraddistinte da poco talento.