Speciale Euro 2024 – Outsider e possibili sorprese
La sorpresa di Grecia 2004 resta il simbolo delle compagini sbucate dal nulla e capaci di vincere un titolo europeo. Le candidate al ruolo di protagonista inattesa quest’anno sono molte: scopriamo le più interessanti outsider per Euro 2024.
Outsider a Euro 2024: le possibili regine per una notte
Gli Europei 2024 cominceranno il 14 giugno con la sfida, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, fra i padroni di casa della Germania e la rediviva Scozia. Oltre alle squadre attese come protagoniste, su tutte Inghilterra, Francia, Portogallo e Spagna, ci sarà spazio anche per diverse nazionali arrivate in terra teutonica dopo percorsi di crescita costante e che hanno la ragionevole ambizione di andare oltre le aspettative.
Fra queste squadre c’è sicuramente proprio la Scozia, che ha fatto un percorso di qualificazione straordinario (seconda dietro la Spagna, che ha anche battuto 2-0, tenendo fuori la Norvegia di Haaland) e scende in campo con un 3-4-3 molto versatile, contraddistinto da grande dinamicità senza palla e alta qualità in transizione.
Scott McTominay, centrocampista del Manchester United, è il giocatore perno di un gruppo che proverà a tenere a bada Ungheria e Svizzera e che può contare, fra gli altri, anche su Andy Robertson e sulle sue scorrazzate sulla fascia sinistra. Anche l’Ungheria, sempre nel girone A del torneo, si propone come underdog.I magiari hanno già fatto vedere cose molto interessanti nel 2021 e il gruppo è lo stesso di allora, così come il tecnico, l’italiano Marco Rossi. Hanno stravinto, da imbattuti, il girone G di qualificazione, scendono in campo con un 3-4-2-1 fluido che ha Dominik Szoboszlai il suo punto di riferimento.
Il trequartista del Liverpool, quest’anno 7 gol con i Reds, ha grande libertà creativa nel sistema ideato da Rossi e la sua qualità sui calci piazzati potrebbe diventare decisiva in una competizione come quella degli Europei 2024. Inoltre, Szoboszlai è fra i giocatori più influenti in circolazione per dribbling completati e duelli offensivi vinti e grazie al suo talento l’Ungheria potrebbe ritagliarsi uno spazio verso gli ottavi.
Occhio, senza dubbio, anche all’Ucraina, una delle possibili outsider più accreditate. Ha messo in difficoltà Italia e Inghilterra nella fase di qualificazione, giocherà in un gruppo, l’E, con Belgio, Slovacchia e Romania che è sicuramente uno dei più equilibrati del torneo e può contare su giocatori come Zinchenko, Mudryk, Lunin e Dovbyk, solo per citare le stelle di primo piano di una rosa di grande talento.
Da non sottovalutare anche l’elemento emotivo, con la squadra che getterà il cuore oltre l’ostacolo per dare una gioia a una nazione ormai costretta da oltre due anni a subire l’offensiva di guerra russa sul suo territorio. Rebrov, l’allenatore ed ex partner d’attacco di Andryi Shevchenko ai tempi della Dinamo Kiev di inizio anni 2000, solitamente schiera la sua squadra con un 4-2-3-1 che ha in Oleksandr Zinchenko il suo cuore pulsante.
Il centrocampista dell’Arsenal, ha una precisione micidiale nei passaggi, con una media oltre il 90% nei match di qualificazione, e può dare alla squadra quell’equilibrio, fra impostazione e contenimento, decisivo per costruire un gruppo tatticamente funzionale.
Underdog sì, ma di primo livello
Se un risultato oltre gli ottavi sarebbe un successo davvero straordinario per le squadre citate nel paragrafo precedente, immaginare, ad esempio, la Serbia ai quarti di questo Europeo non è invece un azzardo così impronosticabile. Il gruppo con Danimarca, Slovenia e Inghilterra è giocabile e il talento a disposizione notevole.
I serbi devono anche, in qualche misura, “vendicare” la Coppa del Mondo 2022 dalla quale ci si aspettava molto di più e che era terminata invece con due sconfitte e un pareggio. Milinkovic-Savic, Vlahovic e Samardzic sono tutti chiamati a prestazioni convincenti e, se finalmente la squadra ingranasse sul fronte della compattezza, diventerebbe un ostacolo durissimo per tutti.
Un’altra sorpresa possibile, che in realtà è ormai un segreto conosciuto benissimo da tutti, è l’Austria di Ralf Rangnick. La fase a gironi, contro Francia, Polonia e Olanda, è sicuramente impegnativa, ma il gioco mostrato dagli austriaci è di alto livello, mentre l’intensità fisica con cui hanno dimostrato di coprire il campo e attaccare le seconde palle sarà fra le più dominanti dell’intero torneo.
Infine, ecco la Turchia di Montella, che può fare strada in un girone nel quale affronterà Portogallo, Georgia e Repubblica Ceca e con un eventuale accoppiamento agli ottavi che potrebbe portare in dote un avversario abbordabile. Arda Guler del Real Madrid, Hakan Calhanoglu dell’Inter e Kenan Yıldız della Juventus sono tre giocatori dal talento cristallino, che qualunque squadra a Germania 2024 vorrebbe avere in rosa. La strada dei turchi, dunque, può diventare lastricata di gioie inattese, se i ragazzi di Montella riusciranno a gestire l’impatto emotivo della competizione.