WTA Finals 2024: pronostici e tutto quello che c’è da sapere
Atto di chiusura della stagione in Arabia Saudita, con le grandi favorite Sabalenka e Swiatek e la nostra Jasmine Paolini, in compagnia di Coco Gauff, fra le possibili outsider. Ecco un quadro dettagliato delle WTA Finals 2024.
Finals WTA 2024, fra sport e politica
Tutto è cominciato senza particolari sorprese, con le vittorie, nella prima turno dei due gironi dall’italiana, delle tenniste arrivate a Riad con la migliore posizione di classifica. Aryna Sabalenka, in formissima e tornata al numero 1 del ranking a undici mesi di distanza dall’ultima volta, si è sbarazzata con un perentorio 6-3, 6-4, della cinese Zheng, numero 7 del ranking e campionessa olimpica a Parigi.
Più combattuto, 7-6, 6-4, il successo di Jasmine Paolini, numero 4, su Elena Rybakina, numero 5. Grazie a questa vittoria la ragazza toscana fa un passo importante verso la semifinale, che si giocherà nel confronto finale del gruppo, con la cinese Zheng.
Iga Swiatek, che ha vissuto un 2024 di alti e bassi, durante i quali ha comunque portato a casa il Roland Garros, un bronzo olimpico e quattro WTA 1000 (Qatar, Indian Wells, Madrid e Roma), ha avuto bisogno di tre set per sbarazzarsi di Barbora Krejcikova, numero 13 del ranking ma qualificata alle Finals anche grazie alla vittoria di Wimbledon quest’anno.
6-3, 6-2, in scioltezza, infine, per Coco Gauff, numero 3 del mondo che regolato senza patemi la connazionale Pegula, settima nel ranking. Insomma è un torneo che, come previsto, dovrebbe seguire un percorso molto lineare, ricalcando in maniera abbastanza fedele classifica e forma stagionale.
La King Saud University Arena di Riad ospita la prima edizione del torneo mai giocata in Arabia Saudita dopo un accordo, peraltro molto contestato, che ha assicurato agli sceicchi l’organizzazione anche per il prossimo biennio. Si torna così a una sede triennale dopo che, fra il 2019 e il 2023, si era cambiata location ogni anno, passando da Shenzen in Cina, Guadalajara in Messico, Forth Worth negli Stati Uniti e poi Cancun, ancora in Messico.
Restano certo numerosi dubbi di opportunità rispetto alla decisione dei vertici WTA di far giocare l’atto conclusivo della stagione femminile in un paese, l’Arabia Saudita, che non è esattamente il massimo quando si parla di diritti delle donne.
Ne avevano parlato, d’altronde, anche Martina Navratilova e Chris Evert, due delle più grandi tenniste di sempre, già qualche mese fa, indirizzando alla WTA una lettera aperta molto dura ma che, pur sollevando un rilevante polverone mediatico, non ha scoraggiato l’accordo.
Fra le cose più importanti sottolineate nella lettera, Navratilova ed Evert hanno posto l’accento su come “la WTA è stata fondata sull’equità e sull’uguaglianza per dare potere alle donne in un mondo dominato dagli uomini e dovrebbe rappresentare valori in netto contrasto con quelli del Regno dell’Arabia Saudita. Non solo questo è un paese in cui le donne non sono viste come uguali, ma inoltre è un paese che criminalizza la comunità LGBTQ, i cui diritti umani e libertà fondamentali sono da decenni motivo di preoccupazione a livello internazionale”. Motivazioni a partire dalle quali le due ex tenniste hanno chiesto alla WTA, senza successo, di prendere in considerazione un ripensamento.
Chi vince il torneo: favorite e possibili sorprese
Rompiamo gli indugi: Sabalenka è la migliore giocatrice al mondo in questo momento, viene da un annata pazzesca, nella quale ha portato a casa due Slam, (Australian e US Open) e due WTA 1000 (Cincinnati e Wuhan), cui si sommano le finali di Roma e Madrid. Sembra in una fase crescente e per questo la sensazione è che possa puntare in maniera determinata a vincere queste Finals e chiudere l’anno in testa alla classifica.
La sua prima, credibilissima, contendente, è Iga Swiatek, che questo torneo lo ha vinto lo scorso anno (devastante 6-1, 6-0 in finale a Jessica Pegula) e la quale arriva in Arabia Saudita dopo essersi presa un momento di pausa seguito all’uscita ai quarti allo US Open.
Fresca, riposata, pronta a cogliere un eventuale scivolone di Sabalenka per riprendersi il numero 1 (che deve conquistare la finale per essere sicura di chiudere al primo posto), la polacca non va sottovaluta e resta, senza dubbio, in condizioni di parità di forma, la tennista più forte del circuito.
Insomma, tutto sembra andare nella direzione di una finale Sabalenka – Swiatek. Possibili sorprese potrebbero arrivare da Coco Gauff, che ha vinto il China Open poco più di un mese fa e che in questo 2024, a 20 anni, ha alzato ancora di più il livello del suo tennis.
Qualcosa potrebbe arrivare anche da Elena Rybakina, che fino allo scorso aprile sembrava essere nella miglior forma di sempre e addirittura pareva potesse puntare ad entrare in top 3. L’infortunio l’ha limitata ma chissà che non possa tirare fuori dal cilindro qualcuno dei numeri che quest’anno l’ha portata alle semifinali di Wimbledon e a vincere i tre WTA 500 di Brisbane, Abu Dhabi e Stoccarda.
Infine, una parola su Jasmine Paolini, che ha fatto una stagione meravigliosa, con le finali a Roland Garros e Wimbledon, la vittoria al 1000 di Dubai, l’oro olimpico nel doppio insieme a Sara Errani, la scalata in classifica che l’ha portata stabilmente in top 5: lei può essere la vera mina vagante di queste WTA Finals.