Alessia Maurelli, la storia della ginnasta scrittrice

In Italia sono ormai famose con il nome di “Farfalle”, le straordinarie atlete della ginnastica azzurra che sono diventate un brand di eleganza e leggerezza. E questa ragazza di Rivoli, che s’inventa sempre nuove sfide, è la loro capitana.

La Farfalla che vola alto, la storia di Alessia Maurelli

Alessia Maurelli ha debuttato fra le “ragazze grandi” della ginnastica ritmica nel 2014, quando aveva appena diciassette anni. Oggi di anni ne ha 27 e nel frattempo la sua bacheca si è riempita di successi straordinari, una collezione di medaglie e podi che supera di gran lunga quota cento e che include, fra le altre cose, ventinove piazzamenti in uno dei primi tre posti nelle competizioni più prestigiose, vale a dire le Olimpiadi, i Mondiali e i Campionati Europei.

Il grande valore sportivo di questa ragazza piemontese non si conta però soltanto a partire dai grandi successi che è riuscita a conquistare sia come ginnasta individuale che come capitana delle Farfalle. Quello che davvero fa la differenza, quando si pensa ad Alessia Maurelli, è l’eccezionale capacità che ha avuto nel far crescere in maniera esponenziale l’universo della ginnastica ritmica azzurra.

Storia Alessia Maurelli

La storia di Alessia Maurelli

Dal suo arrivo ad alti livelli infatti, Maurelli ha contribuito in maniera importante per quella che è possibile categorizzare come una vera e propria esplosione nella ginnastica in Italia, che grazie alla sua affermazione sta trovando, per la prima volta nella sua storia sportiva, continuità di risultati nel tempo.

Alessia Maurelli, che è parte del gruppo dell’Aeronautica Militare, è stata nominata capitana delle Farfalle subito dopo il quarto posto di Rio 2016, dove le ragazze mancarono il podio, conquistato dalla Bielorussia, per una manciata di centesimi. Da subito, per quanto cosciente della difficoltà del ruolo, il primo aviere scelto ha guidato la squadra con un carisma del tutto naturale, anche grazie alla fiducia assoluta che Emanuela Maccarani, commissario tecnico delle Farfalle dal 1996, le ha da subito riconosciuto.

Per Alessia essere un Farfalla è così diventato molto di più di un fatto sportivo. Oggi, in Italia, tutti associano i movimenti ritmati della ginnaste azzurre al nome di uno degli esseri viventi più delicati in natura, e tutto nasce da una coordinazione dei movimenti delle cinque ragazze italiane che fa a volte quasi sembrare che, più di un esercizio, stiano proprio volando.

Adesso per Alessia l’obiettivo sportivo è chiaro: le Olimpiadi di Parigi 2024. Qualificatesi attraverso i risultati conseguiti ai Mondiali 2023 di Siviglia, Maurelli e compagne si sono dovute sudare, con un quarto posto, il pass per i giochi, dove andranno a difendere il bronzo di Tokyo 2020. E magari arriverà, in caso di medaglia in terra francese, anche un nuovo tatuaggio. Maurelli, infatti, è appassionata di tatuaggi, spesso legati alle sue imprese sportive. Dietro il collo ha i cinque cerchi olimpici e sul braccio destro una farfalla e la parola “guerriere”.

Maurelli, dalla ginnastica alla scrittura

Una delle caratteristiche che ha fatto emergere Alessia Maurelli come un personaggio a tuttotondo, che si distingue anche fuori dal momento sportivo, è la scrittura. La capitana azzurra ha dichiarato più volte la sua passione per il giornalismo e anche per questo studia Comunicazione d’Impresa all’università, con l’obiettivo di continuare a sviluppare la sua voce unica nel racconto personale e sportivo.

Proprio questa passione per la scrittura l’ha portata a scrivere, fra un allenamento e l’altro, due libri.“Vola come una farfalla”, scritto con la collaborazione di Giovanni Seltralia e uscita nella Collana Il battello a vapore dell’editore Piemme è un romanzo che ha avuto un grande successo e nel quale si racconta la ginnastica ritmica con gli occhi di una ragazzina, Vittoria.

Il libro, in parte autobiografico, è importante in quanto da un lato è un racconto generazionale di una ragazza e della sua vita di adolescente, dall’altra perché introduce con delicatezza il tema di quanto sia duro praticare sport di alto livello quando si è ancora molto giovani, mettendo in risalto sacrifici e e incertezze di questo percorso.

Il grande successo di vendite ha portato a un secondo capitolo della saga di Vittoria e della sua vita di adolescente dentro la ginnastica ritmica, Graffia come una tigre, sempre edito da Piemme e di nuovo scritto insieme a Giovanni Seltralia. E nelle pagine, forte, viene fuori tutta la determinazione di Alessia Maurelli.

Fra le righe, la ginnasta, non nasconde la sua ammirazione per una delle sportive italiane più vincenti di sempre, quella Federica Pellegrini che è un po’ un modello per tutte le ragazze che con dedizione si dedicano allo sport di alto livello con l’Italia e la nazionale italiana.

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