Chi è Caitlin Clark, la nuova stella della pallacanestro mondiale
L’ex guardia del college di Iowa, Caitlin Clark, ha spinto il basket in un nuovo spazio, diventando un’icona della pallacanestro durante gli anni NCAA e lasciando un’impronta enorme nella cultura americana ad appena 22 anni. Eccone la storia.
L’effetto Caitlin Clark nel basket femminile
Caitlin Clark è nata a West Des Moines, nell’Iowa, il cuore del Midwest statunitense, terra di enormi pianure che producono grano, soia e da cui arriva gran parte della carne che si consuma negli USA. Fra queste lande, appunto, è cresciuta Clark, che ha fatto il suo debutto al college, con gli Iowa Hawkeyes, nel 2020 e che è stata selezionata nel draft 2024 WNBA dalle Indiana Fever, ovviamente al numero 1.
Clark, in NCAA, ha messo a segno quasi quattromila punti in quattro stagioni, polverizzando il precedente record del basket universitario, che resisteva dal 1970, di Pete Maravich: 3667 punti messi a segno con Louisiana State University.
Quello che significa Caitlin Clark per il basket femminile va però molto oltre le sue straordinarie qualità di giocatrice. I commentatori internazionali infatti hanno denominato il suo impatto commerciale sul gioco come “Caitlin Clark effect”, un fenomeno in grado di far registrare per la finale (poi persa) giocata da Iowa contro Carolina del Sud una media di 18,9 milioni di spettatori, con picchi di 24 milioni di utenti davanti allo schermo: la partita di basket universitario, maschile e femminile più vista di sempre.Per capire meglio di cosa stiamo parlando, le finali 2023 della WNBA, il massimo livello della pallacanestro femminile americana, hanno registrato picchi massimi di visualizzazioni ben inferiori al milione. E l’effetto Clark si vede anche sulle Indiana Fever, con cui ha appena firmato: i prezzi dei biglietti sono cresciuti di oltre il 100% e le partite di Indiana di regular season che verranno trasmesse in streaming o in televisione saranno ben 36 delle 40 in calendario. nella scorsa stagione una sola volta le Fever erano andate in TV.
L’effetto Clark ha fatto esplodere anche la cerimonia del draft dello scorso marzo: per vederla scelta al numero 1, si sono sintonizzate quasi due milioni e mezzo di persone. Il draft 2023 aveva toccato punte massime di mezzo milioni di spettatori e spettatrici.
Insomma, Caitlin Clark è un fenomeno devastante, tanto è vero che la sua maglietta numero 22 è la più venduta di sempre per qualsiasi atleta di qualsiasi sport americano, maschile e femminile, di tutti i tempi, scelto al draft da numero 1.
Già prima di sbarcare in WNBA la ragazza di Des Moines ha firmato enormi accordi di sponsorizzazione con brand riconosciuti a livello planetario, come Nike e Gatorade. Nike l’avrebbe messa sotto contratto per otto anni a 28 milioni di dollari, mettendo in commercio un modello di scarpa firmato direttamente da Clark.
Ma come gioca la ragazza che sta rivoluzionando la pallacanestro mondiale e addirittura le scommesse sul basket femminile che stanno acquistando sempre più quota? Spesso il suo stile di gioco è stato paragonato a quello della star NBA Stephen Curry, soprattutto per la sua capacità di tirare da praticamente qualsiasi parte del perimetro e un fisico che, a prima vista, non sembra particolarmente prestante.
Clark è famosa anche per il suo atteggiamento, che è spesso di sfida versa gli avversari e che fomenta in maniera spettacolare i tifosi sugli spalti. Parliamo insomma di una giocatrice non solo forte, ma anche di grande personalità, che molti, più che a Curry, paragonano a Michael Jordan e Kobe Bryant in termini di intensità e completezza.
Clark, il suo impatto su WNBA e basket professionistico
Indiana Fever paga a Caitlin Clark uno stipendio di poco superiore ai 75.000 dollari stagionali per il suo primo anno da rookie. Nel prossimo campionato, invece, la cifra salirà a 338.000 dollari, per quattro stagioni.
Sono numeri importanti, ma comunque troppo inferiori rispetto ai colleghi uomini: Victor Wembanyama, numero 1 al draft NBA 2023, ha firmato un contratto quadriennale da 55 milioni di dollari con i San Antonio Spurs.
Clark, a conti fatti, guadagnerà nel suo primo anno da giocatrice WNBA poco più dello 0,5% di quanto incasserà invece Wembanyama, una circostanza ridicola, che la ragazza dell’Iowa potrebbe però contribuire a cambiare, in maniera positiva.
Dal punto di vista tecnico, le sue prime partite nella NBA femminile stanno dimostrando tutto il suo talento, ma anche come ci sia bisogno di un naturale periodo di assestamento prima di poter fare la differenza anche a questo livello.
Da una parte Clark ha già fatto vedere di che pasta è fatta, diventando la prima rookie nella storia WNBA a mettere a segno una tripla doppia (e che tripla doppia: 19 punti, 13 assist e 12 rimbalzi). Dall’altra ha ancora un problema con i turnover, le palle perse, che sono oltre 5 a partita e che, a questo ritmo, potrebbero segnare un record negativo storico: sono già 127 i turnover in stagione.
Ma attenzione: questo altissimo tasso di palle perse è legato alle enormi responsabilità di attacco che le Indiana Fever le hanno affidato. Caitlin Clark è undicesima in WNBA per palloni giocati (24,6 a partita): di gran lunga il più alto della lega per una rookie e superiore persino a quello di giocatrici navigate come Breanna Stewart e Brittney Griner.
Per il resto, le statistiche dicono 16,7 punti, 7,6 assist e 5,9 rimbalzi a partita: numeri importanti in termini generali e importantissimi per un’esordiente. Restano, poi, i dati commerciali. Clark è stata votata per l’All Star Game da oltre 700.000 appassionati, altro record demolito: nel 2023 nessuna giocatrice aveva superato le 100.00 preferenze.
Infine, un ultimo dato. Clark ha giocato in stadi riempiti da, in media, oltre 15.000 spettatori e spettatrici a partita, mentre la media WNBA dice che i biglietti staccati, di solito, sono poco più di 7.000. Caitlin Clark, insomma, porta un sacco di gente nelle arene della pallacanestro femminile, un altro degli “effetti Clark” che stanno rivoluzionando il basket americano.