I nuovi calciatori sudamericani sbarcati in Serie A
I club italiani di Serie A hanno sempre guardato con grande attenzione ai calciatori latinoamericani, e anche quest’anno gli investimenti nei paesi compresi fra Colombia e Argentina non sono mancati. Ecco i nuovi arrivi.
Gli investimenti pesanti di Juventus e Napoli
Il campionato di Serie A è sempre stato uno degli approdi più gettonati dai calciatori sudamericani. Negli anni i tifosi italiani hanno così potuto ammirare fenomeni come José Altafini e Omar Sivori, andando indietro agli anni Sessanta, campioni generazionali come Zico e Falcao, protagonisti negli anni Ottanta dietro al più grande di tutti, l’argentino Diego Armando Maradona.
Il definitivo sdoganamento degli stranieri in Serie A, partito subito dopo i mondiali del 1990 giocati in Italia, ha poi riempito i club di giocatori sudamericani di ogni tipo. Dai grandi talenti, come Batistuta alla Fiorentina, Casagrande del Torino, Aguilera del Genoa, Pluto Aldair della Roma, sino alle meteore assolute, come il mitico Edmundo, passato, anche lui, dalla Fiorentina, fra un carnevale di Rio e l’altro.
Storico, ma dalla parte sbagliata della storia, pure il mitico Rambert dell’Inter, arrivato in pompa magna dall’Argentina insieme a Zanetti, che doveva essere quello scarso, e tornatosene a Buenos Aires con la coda fra le gambe dopo pochi mesi.Nell’ultima sessione di calciomercato, quella estiva 2024, il mito dei calciatori sudamericani in serie A si è ovviamente rinnovato, con dieci nuovi arrivi sui quasi novanta giocatori stranieri ingaggiati, in totale, dai club.
Il più costoso di tutti, e senza dubbio anche il più atteso, è Douglas Luiz, arrivato alla Juventus dall’Aston Villa per una cifra superiore ai 50 milioni di euro. Ventisei anni, brasiliano di Rio de Janeiro, Douglas Luiz è un centrocampista totale, un giocatore in grado di giostrare le due fasi di interdizione e costruzione con grande abilità, grazie a doti tecniche e atletiche importanti, unite a un’intelligenza tattica estremamente peculiare.
Nel periodo passato in Premier League, cinque stagioni dal 2019 al 2024, Luiz si è imposto come titolare inamovibile dell’Aston Villa, mettendo insieme 204 presenze e 22 reti, oltre a 18 “caps” con la maglia della nazionale verdeoro.
Nonostante questo, in avvio di stagione sta faticando a trovare spazio nel centrocampo juventino, con Thiago Motta che continua a preferirgli Locatelli, McKennie, Koopmeiners e Thuram. La sensazione, comunque, è che quello di Douglas Luiz sia un talento destinato a imporsi, con pazienza, sulla lunga distanza.
Ha fatto un investimento importante anche il Napoli per portare in Italia un altro calciatore brasiliano, David Neres: ben 28 milioni di euro, più 2 di bonus, andati al Benfica. Neres è un esterno d’attacco elettrico e rapidissimo, voluto da Conte per aumentare il tasso di imprevedibilità della sua batteria di ali nell’ultima porzione di campo.
Ventisette anni, 35 presenze e 5 gol nella scorsa stagione in Portogallo, Neres sembrava destinato a grandissime cose già oltre due anni fa, quando venne ceduto dall’Ajax, che lo aveva portato in Europa, allo Shaktar Donetsk, nel gennaio 2022, per una cifra vicina ai venti milioni di euro. Il suo sembrava un percorso molto simile a quello già intrapreso da diversi talenti brasiliani sbocciati in Ucraina e poi rientrati dalla porta principale in una delle leghe top europee.
Lo scoppio della guerra, con l’invasione russa d’Ucraina, ha però complicato le cose e oggi Neres al Napoli si trova di fatto alla sua prima grande occasione nel calcio d’élite. In questa primissima parte di stagione Antonio Conte ha già dimostrato di tenerlo in grande considerazione.
Sudamericani in Serie A, tra sconosciuti e scommesse futuribili
A stupire, come spesso è accaduto nelle ultime sessioni di mercato, è stato il Verona, che è andato a prendere per 700.000 euro Daniel Mosquera, attaccante colombiano con una carriera non particolarmente esaltante in patria, ma che in queste prime giornate ha già messo a segno tre reti con la maglia degli scaligeri.
Mosquera è il classico centravanti di grinta e strappo, ma in carriera non ha mai superato le dieci segnature stagionali e non ha, parimenti, mai vestito la maglia della nazionale colombiana, né in giovanile, né nella selezione maggiore dei Cafeteros.
Un colpo passato in sordina, ma che potrebbe davvero fare la differenza, è quello di Guillermo Maripan, esperto centrale cileno preso dal Torino e subito messo in campo da titolare da mister Vanoli. 1 metro e 93 centimetri per 85 chilogrammi, 150 presenze e 10 gol in cinque anni con la maglia del Monaco, in Francia, quasi cinquanta apparizioni con la nazionale cilena, Maripan è un corazziere che aumenta in maniera importante la profondità del reparto difensivo granata.
Si stanno facendo notare per tecnica e personalità i due ragazzini argentini presi dal Como di Fabregas. Maximo Perrone, ventunenne centrocampista in prestito dal Manchester City, è entrato di prepotenza nell’undici titolare dei lombardi.
Nicolas Paz, talento del Real Madrid (arrivato a Como a titolo definitivo per una cifra vicina ai 20 milioni di euro, ma con diritto di recompra a favore delle Merengues) di cui da anni si dice un gran bene, si è invece fatto vedere più come subentrante, ma ha già incantato con giocate di grande tecnica.
Una scommessa, una delle tante di una rosa fra le più hipster della Serie A, l’ha invece piazzata il Venezia, che ha preso per 2 milioni e mezzo l’attaccante giramondo John Yeboah Zamora, nato in Germania ma di passaporto ecuadoregno, con la cui nazionale ha giocato la recente Coppa America e messo insieme otto presenze, dopo aver fatto invece tutta la trafile giovanile con le rappresentative tedesche.
Ventiquattro anni, rapidissimo sullo stretto, in carriera ha già giocato, oltre che in Germania, anche in Olanda e in Polonia. Proprio da una squadra polacca, il Raków Częstochowa, lo hanno preso i lagunari, che sperano di poter risvegliare tutto il potenziale che Yeboah aveva fatto vedere nella primissima parte di carriera.
Infine, chiudono la nostra carrellata tre ragazzi che il campo sinora non lo hanno visto per niente, e che sembrano destinati a una stagione interlocutoria di apprendimento. Si tratta di tre argentini: Tomas Palacios, difensore classe 2003 preso dall’Inter per 6 milioni e mezzo di euro dal Talleres; Matias Moreno, anche lui centrale di difesa, anche lui 2003, arrivato alla Fiorentina dal Belgrano; Benja Dominguez, ala sinistra d’attacco sbarcata a Bologna dal Gimnasia per quattro milioni di euro.