I più grandi allenatori di tennis al mondo
La figura del coach nel tennis sta assumendo un’influenza sempre più importante, soprattutto con la complicità della tecnologia e a causa di impegni sempre più probanti. Ecco quali sono i migliori tecnici in circolazione.
I nomi dei grandissimi coach di tennis
Nel mondo ci sono 1814 tennisti professionisti e poco più di 1000 tenniste professioniste. Di questi, si valuta che solo i primi e le prime 200 delle due classifiche ATP e WTA possano effettivamente vivere, dal punto vista finanziario, grazie al loro impegno come giocatori del circuito, mentre tutti gli altri sbarcano di fatto il lunario.
Si tratta, a ben vedere, di una proporzione molto sbilanciata, se si pensa che i tennisti praticanti nel mondo, secondo l’ITF, sono più di 80 milioni, e che, facendo un paragone ancora più semplice, è credibile immaginare che almeno i primi 5000 calciatori professionisti del pianeta, tenendoci bassi, possono vivere del loro lavoro.
Per emergere, allora, non basta più il talento. Serve invece una concentrazione specifica su aspetti del gioco che hanno bisogno di allenamenti intensi, sia sul fronte mentale che su quello tecnico. E allora servono anche grandi allenatori, coach in grado di produrre concretamente una differenza.Fra i migliori allenatori di tennis al mondo oggi, probabilmente di sempre, c’è Toni Nadal. Quando pensi a Toni Nadal il collegamento immediato è con il nipote Rafa, di cui è stato coach a partire dall’età di tre anni. Sotto la guida dello zio Toni, il tennista spagnolo ha vinto 16 titoli del Grande Slam e un oro olimpico.
La sua è stata una guida straordinaria, cominciata nel 1990 e proseguito, a parte uno stop fra il 2015 e il 2016, fino al 2017, quando si è preso una pausa di quattro anni. Un episodio che racconta, meglio di qualsiasi altro, cosa abbia significato avere Toni Nadal come coach per Rafa Nadal è legata al braccio, alla mano, con la quale il talento di Manacor gioca a tennis.
Destrorso in ogni altra cosa, a parte che nel tennis, è stato lo zio Toni a costringendolo a giocare con la mano sinistra, per dare più imprevedibilità al suo gioco. Più volte lo stesso Rafa Nadal ha confermato che moltissimo merito del suo successo va al sistema di allenamenti, durissimo, dello zio Toni, senza il quale non avrebbe mai raggiunto i risultati ottenuti nel tennis. Toni Nadal ha allenato, dal 2021 al maggio 2024, il talentino canadese Felix Auger-Aliassime.
Subito dietro Toni Nadal va sicuramente messo il mitico Marián Vajda. Tennista cecoslovacco, poi slovacco, di medio calibro, Vajda è entrato nella storia di questo sport da allenatore, trasformando un giocatore molto talentuoso, ma poco costante, in una macchina da guerra: quel giocatore si chiama Novak Djokovic.
Sotto la guida di Vajda il tennista serbo ha messo in palmares ben 18 vittorie del Grande Slam, soprattutto, Vajda riuscì a portare Djokovic nel 2006, nel giro di appena una stagione, dal numero 40 alla top 5 del ranking ATP. E non è probabilmente un caso se il periodo di maggiore flessione di uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi coincide proprio con il momento nel quale fra il 2016 e il 2017, Vajda e Djokovic avevano separato le loro strade.
Oggi Vajda è responsabile dell’area tecnica dedicata ai giocatori fra i 10 e i 15 anni nella Mouratoglou Tennis Academy, una delle più importanti scuole di tennis al mondo. Proprio il francese Patrick Mouratoglou è un altro tecnico che bisogna citare quando si parla di top mondiali.
La migliore accademia e gli italiani
Nella sua carriera come allenatore Patrick Mouratoglou ha guidato una sequela lunghissima di tennisti a grandi successi. Il primo della serie fu un giovane Marcos Baghdatis, che con lui raggiunse la finale agli Australian Open quando sembrava ancora potesse diventare un top mondiale di primissimo livello.
Fra gli atleti seguiti da Mouratoglu, che oggi, come detto prima, dirige una delle più grandi Tennis Academy al mondo, ci sono poi stati Grigor Dimitrov, Serena Williams, Stefano Tsitsipas, Coco Gauff, Simona Halep, Holger Rune: tutti lanciati nell’olimpo del tennis mondiale di alta categoria. Oggi, inoltre, il francese è l’allenatore di Naomi Osaka, la tennista giapponese di grande talento che dopo un periodo difficile cerca il rilancio.
Infine, giusto chiudere con due allenatori italiani che negli ultimi anni hanno dimostrato il loro grandissimo valore. Prima di tutto Riccardo Piatti, da cui sono passati gran parte dei migliori tennisti italiani degli ultimi trent’anni: da Furlan a Camporese, passando per Caratti e Nargiso, fino a Jannik Sinner, forgiato con una base tecnica che lo ha portato a raggiungere il numero 1 della classifica mondiale.
Ma da Piatti sono passati, nel tempo, anche Wawrinka, Djokovic, Gasquet, Muguruza, Seppi, Cecchinato: davvero un grande maestro di tennis. In chiusura, menzione inevitabile anche per Simone Vagnozzi, che insieme a Darren Cahill ha fatto compiere il definitivo salto di qualità a Jannik Sinner.