La storia, il talento e le vicissitudini di Amad Diallo
Nel novembre del 2020, quando aveva raggranellato appena quattro presenza in due anni con la maglia dell’Atalanta, il Manchester United spende per lui ben 25 milioni di euro. Ecco la storia tormentata della giovane stella Amad Diallo.
Da Abidjan a Reggio Emilia, la storia di Diallo
Amad Diallo non si è sempre chiamato così. Una volta, prima di diventare famoso, il suo nome era Amad Traorè. Dicevano, diceva, di essere fratello di Hamed Junior Traoré, il ragazzo ivoriano passato da Empoli e Sassuolo e oggi in prestito al Napoli. Però non c’era niente di vero, era una montatura ad arte pensata con l’idea di forzare un ricongiungimento familiare.
La storia di Diallo, si è già capito, non è una storia di semplice calcio, ma racchiude uno degli scandali più clamorosi di sempre, per quanto passato sotto silenzio, mai visto nel mondo del pallone. Un traffico internazionale di giovani calciatori di fronte al quale non ci si è preoccupati di falsificare nomi, documenti, pur di raggiungere l’obiettivo.
È accaduto nell’estate del 2020, quando è venuto fuori che Hamed Mamadou Traore aveva fatto entrare i due ragazzi, Amad Diallo e Hamed Junior Traoré, illegalmente nel Paese. Secondo i giudici, i due ragazzi erano arrivati come clandestini nella provincia di Reggio Emilia, nel nord Italia, Mamadou Traore si era finto loro padre, la moglie Marina invece aveva dichiarato di essere la madre.Un’operazione molto complessa, che includeva anche altri ragazzi, meno conosciuti al grande calcio, con alcuni familiari della signora Marina che, ad esempio, avevano dichiarato di essere i genitori di un fantomatico Diallo finito nella primavera del Lecce e di un altro Traoré che era andato a giocare nel campionato nazionale dilettanti. In totale i ragazzi parte di questo traffico internazionale erano in cinque e il cuore dell’operazione era Damiano Drago, un procuratore sportivo originario di Parma.
L’inizio della storia calcistica di Amad Diallo non rappresenta d’altronde, e purtroppo, un caso isolato. Le stime parlano infatti di quasi ventimila giovani calciatori africani che ogni anno vengono portati illegalmente in Europa, oltre il 90% dei quali termina, letteralmente, in mezzo alla strada, visto che strappare un contratto da professionista, a maggior ragione senza documenti, è estremamente complesso.
Diallo, la cui storia sembra sinora essere stata una favola a lieto fine, era arrivato in Italia tesserandosi per un club di Bibbiano, il Boca Barco, una squadretta giovanile che ha mutuato il nome dal mitico Boca Juniors argentino. Dopo appena un anno fra i ragazzi Diallo attira le attenzioni di un grande club come l’Atalanta, che lo porta a Bergamo. Da lì l’ascesa costante, il ragazzo che va sui taccuini dei più importanti osservatori d’Europa e che nel 2021, nonostante appena quattro presenze fra i professionisti, viene venduto per 25 milioni di euro + 15 milioni di bonus, al Manchester United.
La sentenza FIGC di febbraio 2021, qualche settimana dopo il suo arrivo in Inghilterra, con cui Diallo viene multato di circa 50.000 euro, diventa così una bazzecola per un ragazzo che ha appena firmato un quinquennale da due milioni di euro a stagione con uno dei club più prestigiosi al mondo.
Che fine ha fatto Amad Diallo?
Ma come sta andando la carriera calcistico di questo ragazzo che può svariare su tutto il fronte offensivo del campo, sia partendo dall’esterno che giocando dietro le punte? Il primo impatto con i Red Devils non è stato semplicissimo, appena 9 presenze e 1 gol in due mezze stagioni. La situazione è migliorata con il passaggio, a gennaio 2022, ai Rangers di Glasgow, con in quali è sceso in campo per 13 volte, siglando 3 reti.
È la stagione 2022/2023 quella in cui Diallo ha finalmente potuto trovare continuità. Andato in prestito al Sunderland, in Serie B inglese, il ragazzo ivoriano si è imposto come uno dei talenti più luminosi del campionato, conquistandosi un posto da titolare e mettendo a referto 42 presenze, 14 gol e 12 assist, un bottino di tutto rispetto che gli è valso il rientro alla casa madre.
A Manchester, quest’anno, complice anche l’ennesima annata incostante del gruppo guidato da Ten Hag e alcuni infortuni che ne hanno rallentato l’inserimento, Diallo è tornato a vedere il campo quasi solo dalla panchina. Per lui, in stagione, i gettoni sono appena 3 e anche per questo si immaginava che nel mercato di gennaio sarebbe andato a cercare minuti in prestito.
Ten Hag, dopo aver parlato con il ragazzo, ha però insistito per tenerlo con sé all’Old Trafford, convinto che Diallo possa giocare un ruolo importante nel finale di stagione dello United. Una decisione premiata con il gol vincente che DIallo ha messo a segno contro il Liverpool negli ultimi minuti del quarto di finale di FA Cup contro il Liverpool. Di sicuro Amad continua a risultare molto insofferente, tanto da aver cancellato recentemente dai suoi social ogni riferimento al Manchester: se le cose non cambieranno, non è escluso un divorzio a fine stagione.