Le cinque sportive italiane più grandi di sempre

Lo sport italiano è pieno di storie epiche e quando si pensa alle sportive più straordinarie di sempre la lista di imprese è davvero lunghissima. Abbiamo provato a selezionarne alcune, le top 5: ecco il nostro verdetto.

Sport italiano femminile, in principio fu Ondina

Il 6 agosto del 1936 è una giornata di sole a Berlino. Sugli spalti dello Stadio Olimpico, gremito in ogni ordine di posti, si accalcano spettatori arrivati da tutta Europa per le prime giornate delle gare di atletica.

Ci sono, nella tribuna autorità, anche Adolph Hitler, Fuehrer della Germania nazista, salito al potere tre anni prima, e il suo ministro per la Propaganda, Joseph Goebbels, che si è speso personalmente per convincere Hitler, sulle prime restio, a organizzare la competizione, che era stata assegnata ai tedeschi dal CIO nel 1931, quando ancora il paese era una democrazia.

Simbolo femminile, bandiera italiana

Le più grandi sportive italiane

Goebbels infatti aveva ben chiaro che un evento di tale portata sarebbe stato uno straordinario strumento di visibilità, come in effetti poi si confermò essere. E in quella mattina dell’estate del 1936, sulla pista d’atletica della capitale tedesca, c’è una ragazza bolognese di 20 anni: si chiama Ondina Valla.

Il giorno prima ha fatto registrare il record del mondo negli 80 metri a ostacoli, chiusi con il tempo di 11 secondi e 6 centesimi, e si è qualificata, da favorita, per la finale. Quella domenica, Ondina ancora non può saperlo, ma sta facendo la storia. Corre infatti fortissimo e alla fine si aggiudica la gara, lasciando anche un buon margine fra se e il resto della atlete e diventando la prima sportiva italiana della storia a vincere una medaglia d’oro olimpica.

Tanto forte è l’eco di questa impresa che Ondina Valla diventa uno dei simboli nell’Italia fascista di Benito Mussolini, che anche a causa della sua straordinaria notorietà fra le ragazze di tutto lo stivale si trova costretto ad ammorbidirsi rispetto alla partecipazione delle donne alle attività sportive, pur mantenendo una posizione di fondo totalmente contraria.

Senza dubbio Ondina Valla è la prima grande sportiva nella storia d’Italia e la sua corsa a Berlino, nel 1936, resterà per sempre scolpita fra i momenti più importanti, in questo caso naturali e non frutto d’impegno politico, della lotta per la parità dei diritti.

Con un salto temporale di cinquant’anni, spostandosi quindi nel decennio degli Ottanta, andiamo a scoprire anche la seconda fra le cinque sportive italiane più grandi di sempre: la mitica Sara Simeoni. Nata in provincia di Verona nel 1953, Simeoni è stata la più grande saltatrice in alto dell’atletica italiana e una delle più grandi specialiste di tutto i tempi, a livello mondiale.

La sua presenza in questa selezione è quasi d’obbligo, sia per gli incredibili risultati sportivi raccolti nella sua carriera (tre medaglie olimpiche, fra cui un oro a Mosca 1980 con record del mondo, tre medaglie agli Europei, ventiquattro titoli italiani, solo per menzionare alcuni dei suoi successi), che per l’enorme impatto che la sua figura di atleta straordinaria e di donna senza paura ebbe sull’immaginario degli italiani dell’epoca.

Deborah, Federica, Valentina

Gli anni Novanta, quando si pensa alle grandi figure dello sport italiano di quel periodo, sono anche un po’ di Deborah Compagnoni. La ragazza di Bormio infatti è stata la prima sciatrice della storia capace di aggiudicarsi una medaglia d’oro in tre edizioni diverse delle Olimpiadi invernali.

Leggenda assoluta dello sci alpino, peraltro nello stesso periodo nel quale imperversava, fra gli uomini, il mitico Alberto Tomba, Compagnoni è rimasta nel cuore degli italiani sia per la sua classe innata con gli sci ai piedi, che la stratosferica determinazione con la quale, più volte in carriera, è riuscita a ricominciare, vincendo, nonostante tanti, troppi, gravi infortuni.

Non può certo mancare in una lista che racconti le più grandi sportive italiane di sempre quella che per molti è la più straordinaria atleta che l’Italia abbia mai avuto: Federica Pellegrini. Esempio di resilienza eccezionale, nuotatrice di classe sublime, la Divina ha riscritto la storia del nuoto, sia con una longevità che raramente si è vista in questa disciplina, che soprattutto, grazie a imprese che la rendono unica e immortale, il suo nome inciso per sempre fra le imperatrici di questo sport.

E se si parla di straordinarietà non si può certo mancare di citare Valentina Vezzali, fiorettista vincitrice di nove medaglie, di cui sei d’oro, conquistate in vent’anni in cinque diverse edizioni delle Olimpiadi: basterebbe questo per comprenderne l’assoluta grandezza.

Per molti la più grande schermitrice di sempre a livello mondiale, di sicuro la più grande in Italia (per quanto di fiorettiste mitiche il nostro paese ne abbia avute, una su tutte la meravigliosa Giovanna Trillini), Vezzali è anche la sportiva italiana con il maggior numero di medaglie d’oro vinte alle Olimpiadi (sei appunto).

Una menzione d’onore la meritano, anche se escluse dalle top 5, la fenomenale Josefa Idem, canoista che con la maglia azzurra ha vinto cinque medaglie olimpiche, Stefania Belmondo, una delle sciatrici di fondo più vincenti nella storia di questo sport, e Tania Cagnotto, unica donna ad aver portato in Italia un successo iridato nei tuffi e detentrice, ancora oggi, del record di podi nella disciplina per un’atleta europea.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati
Articoli più letti
Back to Top