Mason Greenwood: che cosa è successo e cosa succede adesso
L’attaccante ventunenne, per molti pietra miliare nel futuro del calcio inglese, ha visto la sua carriera stravolta da accuse di violenza a suo carico che rischiano di averne già stroncato il percorso. Il punto della situazione.
Un esordio precoce con Solskjaer, poi le accuse
A lungo Mason Greenwood è stato considerato uno dei più grandi talenti del calcio mondiale. Ha fatto il suo debutto in Premier League, con la maglia dei Red Devils del Manchester United, nel 2019, ad appena 17 anni, mandato in campo dall’allora tecnico Ole Gunnar Solskjaer in Champions League, contro il Paris Saint Germain, dalla panchina. A ruota l’esordio con la maglia della nazionale maggiore, arrivato il 5 settembre del 2020, e un contratto quadriennale, siglato nel 2021, da novantamila euro a settimana.
Poi però, nel gennaio del 2022, la sua ragazza, Harriet Robson, lo accusa di tentato stupro. Robson pubblica su Instagram registrazioni che inchiodano Greenwood e foto che la vedono con il volto tumefatto. Greenwood viene arrestato e poi rilasciato su cauzione. Scompare dalla circolazione, sospeso dal Manchester United, in attesa del processo. Fino al febbraio 2023, quando, di colpo, Harriet Robson, a poche settimane dall’avvio del procedimento, decide di ritirare le accuse: l’11 luglio del 2023, colpo di scena, è nato il loro primo figlio, lei e Greenwood sono tornati insieme.
Nonostante dal punto di vista legale Greenwood sia stato completamente prosciolto, l’opinione pubblica non ha però dimenticato quelle registrazioni. Il Manchester United avrebbe voluto reintegrare l’attaccante in squadra, ma le cose sono andate diversamente. Dopo la comunicazione da parte dello staff tecnico guidato dall’olandese Ten Hag dell’intenzione di riportare Greenwood nel roster dei Red Devils, i tifosi hanno letteralmente preso d’assalto i social media del club più titolato d’Inghilterra, che ha dovuto affrontare anche la minaccia di sciopero dei suoi dipendenti.
La marcia indietro è stata praticamente inevitabile e lo United ha così messo Greenwood sul mercato. L’Arabia Saudita, prima indiziata per un trasferimento indolore e multimilionario, si è tirata indietro, preoccupata dalle polemiche. C’era stato un sondaggio da parte della Lazio ma subito le proteste dei tifosi hanno bloccato la trattativa.
Greenwood, nelle ultime ore di calciomercato, è andato via, in prestito, al Getafe, che ha accettato di prenderlo gratuitamente, senza opzione di riscatto e con l’ingaggio a totale carico del Manchester United: un prezzo molto alto, quello pagato dai Red Devils, per liberarsi di quello che era diventato un enorme problema di immagine.
La nuova vita al Getafe
Greenwood ha perso il suo contratto di sponsorizzazione multimilionario con la Nike, indossa abbigliamento tecnico non reclamizzato e il Getafe, di concerto con il Manchester United, ha deciso che non sarà a disposizione dei media fino a data da destinarsi. L’intenzione, evidente, è quella di tutelarlo e di tornare a far parlare il campo.
Notizia che potrebbe interessare anche chi vuole puntare scommesse sulla Liga, l’esordio con la maglia del Getafe al Coliseum Alfonso Pérez potrebbe avvenire già il prossimo 17 settembre, quando la squadra allenata da José Bordalas affronterà in casa l’Osasuna. Intanto Harriet Robson, che ha annunciato di voler sposare Greenwood, si è presentata a Getafe insieme al compagno, accompagnato sugli spalti durante la presentazione ufficiale.
Di certo c’è che i tifosi lo hanno accolto a braccia aperte, come dimostrano i video pieni di applausi, diffusi dal Getafe, durante gli allenamenti con la sua nuova squadra: anche la sua maglia, la numero 12, è già una delle più vendute dallo store ufficiale del club spagnolo.
Greenwood, se in forma e libero mentalmente, è un talento fuori scala per una squadra che deve lottare per non retrocedere. Resta, è evidente, la questione morale: è giusto perdonare un comportamento violento a fronte del ripensamento della persona che aveva denunciato quello stesso comportamento? O vanno invece considerati i fatti, le evidenze, e dunque va sanzionato a prescindere, dal punto di vista dell’opinione pubblica, per quello che ha fatto?
È difficile esprimere un’opinione a tuttotondo. Da un lato non si può dimenticare quanto postato online da Harriet Robson, immagini e audio orribili che vanno stigmatizzati e che non possono essere cancellati dal ripensamento della ragazza. Dall’altro è bene evitare la gogna popolare, il tiro a bersaglio, il processo di piazza.
Non perché va protetto Greenwood, che è un adulto e probabilmente (si spera) ha già compreso le conseguenze e la gravità del suo gesto. Ma in quanto è fondamentale che l’opinione pubblica dimostri di essere migliore, più saggia e decente, di un ragazzino ventenne e milionario che picchia la sua fidanzata.