Sabalenka, Swiatek, Gauff: il nuovo triumvirato del tennis femminile
Dopo due anni consecutivi in cui la posizione numero 1 del mondo è rimasta inattaccabile, sembra che il tennis femminile si sia risvegliato. Fra rivalità accese e ambizioni ormai evidenti, ecco come potrebbe cambiare il ranking in questo 2024.
Tennis femmiile: Iga Swiatek non è imbattibile
Se c’è una cosa che il finale di stagione di tennis femminile 2023 e l’inizio di questo 2024 ci hanno insegnato è che Iga Swiatek non più inattaccabile. La tennista polacca, classe 2001, aveva dato la sensazione, alla fine del 2022, di non avere rivali e di essere destinata a dominare in lungo e in largo il mondo della racchetta al femminile per tantissimi anni.
D’altronde era difficile immaginare altrimenti, considerato che il numero di punti raggiunto a dicembre 2022 dalla ragazza di Varsavia, ben 11085, era stato il più alto dal 2013, quando Serena Williams aveva fermato la classifica a un irreale 13260. Poi però è arrivato il 2023 e con esso la sensazione definitiva che dietro Swiatek la concorrenza si fa adesso sempre più seria.
A dire il vero la sportiva polacca lo scettro di numero 1 a un certo punto lo ha persino perso, nel 2023. Aryna Sabalenka, infatti, coronando una lunghissima rincorsa, il gradino più alto del podio se lo è preso di forza, tenendolo sino alla fine di ottobre, quando Swiatek, vincendo le WTA Finals di Cancun (e battendo in semifinale proprio la bielorussa), ha rimesso le cose al loro posto.L’inizio della nuova stagione è però ripartito con il leit motiv dell’annata appena conclusa, vale a dire una Sabalenka adamantina, che è andata a vincere il suo secondo Australian Open consecutivo, una Swiatek che sul veloce continua a soffrire e poi la terza incomoda, Coco Gauff.
La diciannovenne statunitense a Melbourne è stata sconfitta, in una bellissima semifinale, proprio dalla Sabalenka, ma con il suo gioco vario e il suo servizio devastante ha ormai messo le tende al terzo posto del ranking WTA e più che guardarsi indietro, sembra molto determinata a puntare decisa verso le prime due posizioni della classifica.
C’è poi un particolare importante: la rivalità fra Sabalenka e Gauff continua anche nel doppio, con la diciannovenne americana e la bielorussa che sono considerate fra le migliori specialiste oggi in circolazione sul circuito.
Sabelenka alla conquista del trono WTA
Il successo di Sabalenka sul cemento australiano, peraltro senza concedere nemmeno un set, è il primo back-to-back registrato a un Australian Open dal 2013, quando fu la connazionale Viktoria Azarenka a bissare il successo del 2012. La tennista venticinquenne, che si contraddistingue per il suo gioco combattivo e una prima di servizio che può superare i 200 chilometri orari, sembra aver definitivamente cambiato marcia.
In attesa di vedere come proseguirà la prima parte di stagione, la curiosità più grande è come Sabalenka affronterà i due prossimi slam, Roland Garros e Wimbledon. Si tratta di due tornei che l’anno scorso l’hanno vista fermarsi in semifinale e dal cui risultato potrebbero dipendere in maniera consistente le chance di poter attaccare in maniera definitiva la prima posizione del ranking WTA.
Vincere un altro Slam in stagione significherebbe infatti mettere a referto ulteriori 2000 punti e consolidarsi in maniera granitica come minimo fra le prime due posizioni della graduatoria. Certo non bisogna sottovalutare Swiatek. È vero che ha dimostrato di essere umana, ma la stagione sulla terra rossa non è lontana ed è quello il suo naturale terreno di battaglia.
Pensare che la polacca possa mollare la battaglia per la vittoria del Roland Garros, il suo torneo prediletto, che ha già vinto tre volte (fra cui le ultime due consecutive), sarebbe ingenuo. Di certo, però, c’è che dovrà sudarsi fino all’ultimo punto se vorrà mantenere la testa della classifica, tenendo dietro, appunto, anche l’avanzante Gauff.
La terribile ragazzina americana a Parigi ha perso per due volte nelle ultime due edizioni proprio contro Swiatek (nei quarti di finale lo scorso anno, in finale nel 2022), ma il suo gioco è salito molto di livello e se, come sembra, il dritto andrà via via sistemandosi, allora diventerà un osso durissimo da fermare.
I presupposti per un 2024 di tennis femminile ad alta intensità ci sono insomma tutti, così come le premesse per una sfida a tre che potrebbe animare per diversi anni il tennis femminile. E non dimentichiamo che ci sono dietro almeno altri tre nomi che potrebbero inserirsi, quelli di Elena Rybakina, Qinwen Zheng e della giovanissima promessa russa Mirra Andreeva. Insomma, per gli appassionati ci sarà da divertirsi e per le tenniste da sudare in campo: mantenere uno status quo che è ormai messo in definitiva discussione non sarà per nulla semplice.