Sinner n° 1 al mondo ATP, gli altri nella storia del tennis

Jannik Sinner è finalmente arrivato sul tetto del mondo, diventando il ventinovesimo tennista, dal 1973 ad oggi, occupare la prima posizione della classifica ATP. Vediamo insieme con quali tennisti condivide questo storico onore.

Raking ATP, un sistema attivo dal 1973

Jannik Sinner è numero 1 al mondo. Ma che cosa significa? Ecco, il ranking ATP esiste dal 1973 ed è un sistema, in effetti particolarmente affascinante, attraverso cui, di settimana in settimana, l’organizzazione tennistica mondiale elabora una classifica di merito, sulla base dei risultati ottenuti dai tennisti nei vari tornei giocati ovunque nel mondo, risultati in virtù dei quali i giocatori ricevono o perdono dei punti, valevoli poi per stilare il ranking

Il meccanismo di calcolo, dal 1973 a oggi, è cambiato diverse volte. Il sistema oggi in vigore è attivo dal 2019 e prevede il monitoraggio dei punti ottenuti dai giocatori nei migliori diciotto tornei giocati nel corso delle 52 settimane della stagione. I tornei presi in considerazione sono i quattro Slam, gli otto ATP Masters, il Master 1000 di Montecarlo, quattro ATP 500 scelti dal giocatore e i due migliori risultati in tornei ATP 250.

Numeri 1 nel tennis

I numeri 1 nella storia della classifica ATP

Per i giocatori di livello più basso vengono calcolati, sino a raggiungere i diciotto tornei, ATP 500, ATP 250, Challenger and ITF. Grazie a questo sistema Sinner si avvia verso la quarta settimana consecutiva in testa alla classifica ATP, una sequenza che gli ha già permesso di lasciarsi dietro Carlos Moya (una settimana da numero 1) e Patrick Rafter (due settimane) nella rendicontazione che analizza il numero di settimane complessivamente passate dai giocatori sul grandino più alto del ranking.

I prossimi tennisti in vista di Jannik sono Thomas Muster, Marcelo Rios e Yevgeny Kafelnikov, un terzetto di giocatori attivi alla fine degli anni Novanta e che sono rimasti, complessivamente, al numero 1 della classifica per sei settimane. Sinner potrebbe scavalcarli già entro la fine di agosto.

Sia a Wimbledon che nel successivo torneo di Bastad infatti l’altoatesino non avrà molti punti da difendere, mentre i suoi più diretti avversari, Djokovic e Alcaraz, difficilmente riusciranno a raggiungerlo.

La sfida si farà più interessante in autunno, quando Jannik dovrà difendere i punti conquistati con la vittoria dello scorso anno al Masters 1000 di Toronto, e si arriverà poi in dirittura finale della stagione con lo Slam degli US Open.

Di certo, non sarà una sorpresa, per gli appassionati, scoprire che il tennista che ha passato, nella storia, il maggior numero di settimane in testa alla classifica ATP è il serbo Novak Djokovic: ben 428 settimane da numero 1 del mondo.

Dietro, ma a una distanza importante, quello che molto considerano il più grande tennista di tutti i tempi dal punto di vista tecnico, lo svizzero Roger Federer, che al vertice del ranking ATP ci ha passato 310 settimane. Chiude il podio il mitico Pete Sampras, che fra il 1993 e il 2000, dunque nell’arco di sette anni, riuscì a mantenere il primo posto per 286 settimane.

Le curiosità nella storia dei numero 1 del mondo di tennis

Il tennista più giovane di sempre a raggiungere il top della classifica mondiale ATP è stato Carlos Alcaraz, capace di ergersi a top mondiale all’età di 19 anni e 4 mesi. Novak Djokovic, dall’altro lato, è il giocatore più vecchio ad aver mai raggiunto il ranking di numero 1, a 37 anni e 1 mese.

Djokovic è anche il giocatore che ha chiuso più volte l’anno in testa al ranking, ben otto, ed è anche il tennista che è riuscito a raggiungere la posizione di numero 1 in un arco di tempo più ampio, dodici anni: divenne numero 1 per la prima volta nel 2011, per l’ultima nel 2023.

C’è anche un record per Rafael Nadal, che è l’unico giocatore della storia ad aver raggiunto il numero 1 ATP in tre decenni diversi, fra il 2008 e il 2020. Interessanti invece i dati di due giocatori, il ceco Ivan Lendl e il cileno Marcelo Rios, che raggiunsero la testa della classifica prima di essersi aggiudicati un torneo di rilievo. Lendl diventò numero 1 nel febbraio del 1983, ma vince uno Slam solo un anno e mezzo dopo, al Roland Garros del 1984.

In totale, Lendl ha accumulato 270 settimane al numero 1 del ranking, quarto di sempre, in una battaglia con lo statunitensi Connors (268, quinto generale), che contraddistinse tutti il decennio degli anni Ottanta, escluse alcune sporadiche incursioni di McEnroe e Wilander.

Rios, invece, raggiunse il vertice della classifica il 30 marzo del 1998 e si ritirò senza aver mai vinto uno Slam. Sono dati, statistiche, numeri freddi, ma che raccontano la storia del tennis: una storia di cui Jannik Sinner è appena entrato a far parte.

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