Tennis, i migliori doppisti italiani di sempre

Da sempre specialità minore in uno degli sport più praticati al mondo, il doppio sta vivendo una sorta di rinascita tecnica e di pubblico. Sono tanti i grandi giocatori ad averlo eletto come prima scelta: ecco i più forti.

Una lunga storia di coppie fenomenali

La vittoria della coppia formata da Matteo Berrettini e Jannik Sinner nei quarti di coppa Davis contro l’Argentina ha riacceso la curiosità verso una specialità del tennis, il doppio, che in questo 2024 è stata un po’ riscoperta da appassionati e praticanti italiani.

Spesso (e, va detto, anche a ragione) considerato in maniera molto minore rispetto al singolare, il doppio ha modalità di gioco ben diverse rispetto all’1 contro 1, con un posizionamento in campo che prevede una gestione dello spazio, dei tempi, della presenza a rete, estremamente peculiari.

Tennisti in doppio

I più forti tennisti italiani nel doppio

La coppia più iconica del doppio italiano è sicuramente quella formata da Adriano Panatta e Paolo Bertolucci. Amici dentro e fuori dal campo, vinsero con la maglia della nazionale azzurra la mitica Coppa Davis in Cile del 1976, caratterizzata anche dalla famosa protesta inscenata contro il regime fascista del cileno Pinochet.

All’epoca Panatta e Bertolucci, nel catino dell’Estadio Nacional de Chile di Santiago, scesero in campo indossando, invece delle classiche divise azzurre o bianche, delle magliette rosse, lo stesso colore dei fazzoletti sventolati dalle donne cilene che scendevano in piazza alla ricerca dei loro parenti desaparecidos. Insieme la coppia arrivò poi anche alle finali di Davis del 1977, del 1979 e del 1980, fece i quarti al Roland Garros del 1976 vinse ben dieci tornei, fra cui l’ATP Buenos Aires del 1975 e l’Open di Montecarlo del 1980.

Andando più indietro nel tempo troviamo invece la coppia italiana di doppio maschile più vincente di sempre, quella composta da Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola. Pietrangeli negli ultimi anni è balzato agli onori delle cronache più per i commenti caustici su Sinner e Berrettini che per il suo passato di grandissimo tennista, ma non bisogna per questo dimenticare che si tratta, senza ombra di dubbio, di uno dei più grandi giocatori che il tennis italiano abbia mai prodotto.

In coppia con Sirola vinsero il Roland Garros nel 1959, torneo nel quale erano già arrivati in finale nel 1955. Fecero la finale anche a Wimbledon, nel 1956, e per due volte, raggiunsero la finale di Coppa Davis, nel 1960 e nel 1961, persa in entrambi i casi contro l’Australia del mitico Rod Laver, uno dei più grandi tennisti della storia.

Andando a guardare ancora più lontano, esattamente a cavallo fra gli anni Quaranta e Cinquanta, troviamo un’altra coppia mitica del doppio azzurro, quella composta da Gianni Cucelli e Marcello Del Bello. Nel periodo successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale si imposero fra i doppisti più forti al mondo, raggiungendo per quattro volte i quarti di finale a Wimbledon e Roland Garros, oltre che le semifinali allo US Open del 1949 e a 21 vittorie con l’Italia in Coppa Davis.

Parlando di doppisti italiani non si può poi certo non menzionare Diego Nargiso. A lungo grande speranza, mai realmente confermata, nel singolare (raggiunse il best ranking, numero 67 ATP, nel 1988), il tennista napoletano resta una figura mitica del doppio italiano di Davis, dove in coppia con Omar Camporese e Andrea Gaudenzi contribuì in maniera decisiva sia al raggiungimento delle semifinali del 1996 e del 1997 che alla finale di Milano del 1998, poi persa contro la Svezia.

Più recenti, invece, sono i successi di Simone Bolelli, che dopo aver formato a lungo una coppia vincente con Fognini (vincendo anche l’Australian Open del 2015) ha costituito, nell’ultima annata una squadra di altissimo livello con Andrea Vavassori: finalisti a Melbourne e Parigi, primi italiani di sempre a partecipare nel doppio alle ATP Finals, oggi sono Bolelli e Vavassori oggi sono rispettivamente numero 11 e numero 9 del ranking mondiale.

Da Sandra Cecchini ai successi di Sara Errani

Se il doppio maschile italiano ha regalato grandi protagonisti, anche quello femminile ha un curriculum di tutto rispetto. Guardando agli annali, tutto comincia con Sandra Cecchini, una delle più grandi tenniste italiane degli anni Ottanta, arrivata fino al numero 15 della classifica WTA in singolare, protagonista di undici vittorie nel doppio, con una semifinale al Roland Garros 1993, raggiunta in coppa con l’argentina Patricia Tarabini.

Una coppia di doppio davvero mitica del tennis femminile italiano fu senza dubbio quella composto da Lea Pericoli e Silvana Lazzarino. Cinque volte in finale agli Internazionali di Roma, semifinalista al Roland Garros, quarti di finale a Wimbledon, Pericoli e Lazzarino vinsero anche, per tre volte, il torneo di Montecarlo e restano ancora oggi una delle accoppiate più grandi di sempre del nostro tennis.

E poi ci sono i successi più recenti, che portano il nome di una giocatrice destinata a rimanere a lungo la più grande doppista nella storia del nostro tennis: Sara Errani. La giocatrice bolognese ha vinto 32 titoli di doppio in carriera e la sua coppia con Roberta Vinci è senza dubbio la più forte di sempre del tennis italiano: ventidue vittorie del circuito WTA, tutti gli Slam (due volte gli Australian Open), Errani-Vinci sono quinte per Slam vinti (cinque) nella storia del doppio femminile.

La storia di successo di Errani nel doppio si è ripetuta in questo 2024 anche con Jasmine Paolini. Insieme le tenniste italiane hanno vinto gli internazionali di Roma, raggiunto la finale al Roland Garros e, soprattutto, portato a casa un oro olimpico straordinario ai giochi di Parigi.

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